SI STANNO MOLTIPLICANDO LE INIZIATIVE PER IL BAMBINO DA OPERARE A NEW YORK

AUGUSTA/ALUNNI DEL MÈGARA E ALLIEVI YAP PRO FEDERICO

Federico InsiemeAUGUSTA.  Si stanno moltiplicando in città le  iniziative per manifestazioni o “eventi”, come si dice oggi, per raggranellare fondi a favore del piccolo Federico, adottato da tutta la città, tanto che, con il solo passaparola, senza contare, cioè, gli eventi, sono stati raccolti circa 40 mila euro. Ne servono, però, come già precisato 125 mila per operare il bambino a New York. La  mattina dell’ultimo giorno di carnevale, martedì 17, i liceali del Mègara  hanno deciso di organizzare la loro mensile assemblea di Istituto  a pro federicofavore, appunto di Federico e sabato 21, alle ore 10.00 al Palajonio, lo spettacolo sui Pupi Siciliani organizzato dalla Yap (Accademia musicale Marcello Giordani). L’evento totalmente gratuito è rivolto alla cittadinanza tutta con particolare attenzione agli allievi degli istituti comprensivi di Augusta (docenti, dirigenti scolastici e genitori). Lo scopo è duplice: fare riscoprire alle nuove generazioni questa illustre ed antichissima forma di drammatizzazione attraverso la visione di uno spettacolo (La disfatta di Roncisvalle) a cura della più antica famiglia di pupari siciliani i Puglisi di Sortino. Occorre ricordare che i Pupi sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità. Durante lo spettacolo verrà chiesto ai presenti di donare un euro per Federico, bimbo augustano affetto da midollo ancorato occulto che necessita di sottoporsi ad una costosa operazione negli Stati Uniti. “Gli augustani hanno dimostrato un grande cuore nei confronti del piccolo Federico – afferma Guagliardo fondatore della YAP – sono orgoglioso della mia città, ben vengano iniziative di solidarietà che riescano a dimostrare come Augusta sia capace di dare amore incondizionatamente.” Le iniziative pro Federico non sono concluse, anche perché la cifra da raggiungere è ancora lontana. E’ in programma un concerto pro Federico al teatro Cannata di “Città della Notte”.

P.F.

Il sindaco di Siracusa, Garozzo: “Ad Augusta si facciano le primarie di coalizione nel PD”

GarozzoAUGUSTA. Mentre fervono in loco le iniziative per sostenere questa o quella candidatura  per occupare la poltrona di primo cittadino, nel PD, partito che risulta dalla fusione del  DS, evoluzione del vecchio PCI, e delle sinistre democristiane, si registrano contrasti interni a livello nazionale, tanto da far ricordare le correnti della Democrazia Cristiana, essendo proibite nel PCI, dove vigeva il principio del rigido centralismo democratico. Principio che Renzi applica ottimamente, essendo, tuttavia, un uomo proveniente dalla DC- I contrasti non  mancano anche all’interno del PD locale, tanto che il sindaco di Siracusa, Garozzo,  rappresentante provinciale della forte corrente renziana e dirigente regionale del PD, ha ritenuto di far pesare la sua posizione riguardo alle scelte interne circa la candidatura per il sindaco di Augusta. Dice Garozzo:  “Le primarie oltre a essere un grande strumento di partecipazione popolare sono anche un modo per confrontarsi su idee e programmi. Ad Augusta sono fortemente convinto che non bastino le primarie di partito ma si debbano organizzare quelle di coalizione sulla scia dell’esperienza che nel 2013 ha visto il Centrosinistra conquistare un’esaltante vittoria tornando ad amministrare la città di Siracusa dopo 15 anni di Centrodestra”. “La strada è dunque segnata e ritengo che anche ad Augusta, se si vogliono vincere le elezioni, il Centrosinistra sulla base di un programma chiaro e sottoscritto dai candidati debba partire proprio dalle primarie di coalizione”– ha aggiunto Garozzo -. “Ho avuto modo in più occasioni di confronto con il segretario regionale del Partito Fausto Raciti che ha ribadito ancora una volta come nei comuni dove non ci sono sindaci uscenti la scelta del candidato debba passare dalle primarie. E sotto questo punto di vista il Partito democratico deve aprirsi al contributo di chi, come Marcello Guagliardo, vuole lavorare per portare avanti un progetto di rilancio di Augusta. Spiace invece dover constatare che qualcuno sembra non aver imparato la lezione e che in alcune zone della provincia si continui a preferire un partito chiuso e con la sindrome del “meglio perdere ma comandiamo noi”. Questo non è solo autolesionismo ma anche il modo migliore per consegnare la città di Augusta ai nostri avversari politici”.

D. C.

I partiti e il sistema delle “quote rosa” – di Cecilia Càsole

CeciliaIl sistema delle quote è uno strumento volto a garantire una distribuzione equa delle cariche politiche tra donne e uomini ed è espressione della trasformazione tra “uguaglianza di opportunità” a quello di “ eguaglianza di risultati.” Nel primo caso dovevano essere rimossi gli ostacoli che impedivano il raggiungimento di alcune posizioni come il diritto di voto e il diritto di poter candidarsi. L’eguaglianza di risultati esprime un concetto più vasto, che comporta non solo la rimozione di alcuni ostacoli, ma, soprattutto, l’introduzione di misure che garantiscano di fatto la possibilità di canditura e di elezione delle donne, in modo che possano davvero far parte della rappresentanza politica. Coloro che si occupano di promuovere azioni a favore di una maggiore presenza delle donne negli organi elettivi sono movimenti e organizzazioni delle donne che attivano circuiti di supporto nella società civile e tra le organizzazioni internazionali. C’è, tuttavia, chi sostiene che l’introduzione delle quote non produce automaticamente più rappresentanza  perché ci sarebbe comunque la resistenza del mondo politico e la persistenza di stereotipi sociali che considerano ancora la donna come femme du foyer. Infatti, come abbiamo avuto modo di sottolineare, la semplice rimozione dei modelli discriminatorie non appare sufficiente, perché spesso, pur eliminando tutte quelle forme di discriminazioni di discriminazioni palesi continuano a permanere dei pregiudizi a volte avallati dagli stessi soggetti vittime di tali discriminazioni in presa a un delirio di disistima. L’introduzione delle quote rosa è sorta in virtù dell’imposizione istituzionale delle c.d. azioni positive.

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