ALTRI SEI ARRESTI NELL’ INCHIESTA MAFIA-CAPITALE, DI CUI TRE MILITARI

PLAYUn presunto commercio nero di carburante avrebbe rifornito le pompe di benzina legate al clan di roma capitale. La Guardia di Finanza ha effettuato 6 ordinanze, delle quali tre dei destinatari sono appartenenti alla Marina Militare. L’associazione criminale aveva organizzato, solo sulla carta, la consegna di 11 milioni di litri di prodotto petrolifero presso il deposito della Marina Militare ad Augusta, attraverso la nave cisterna “Victory 1”, mai attraccata in porto, in quanto naufragata nell’Oceano Atlantico nel settembre del 2013.

AUGUSTA/ PROFETICO IL “VINCERÒ” DI MARCELLO GIORDANI AL CONCERTO DI NATALE?

Il tenore augustano ha chiuso il concerto con la celebre aria dalla Turandot di Puccini

20100909223530_marcellogiordani10AUGUSTA. Devo confessarvi che domenica 14, al teatro Cannata di Città della notte, ho provato una certa emozione. E’ stato un transfert psicologico. Sono andato indietro di 48 anni, quando ne avevo appena 18. Correva l’anno 1966 ed eravamo alla fine di dicembre. Con i miei coetanei del liceo  Mègara, avevo organizzato uno spettacolo miscellaneo in due tempi al Kursaal augusteo per gli alluvionati del Polesine. Prima dell’apertura delle porte,  una folla immensa premeva per entrare. Poi il teatro si riempì come per magia. Aperto il pesante sipario rosso,  uscii  per presentare davanti a tutti quegli occhi che mi fissavano, con kursal augusteoun’emozione fortissima, “pischello” com’ero, non aduso né a quella platea. Fui sùbito affiancato da mie due compagne di corso, Cettina Gianino e Mariella Puzzo e poi tutto filò liscio. Quel giorno fu funestato da un tragico incidente stradale sulla strada per Catania, nei pressi dell’allora deposito della spazzatura: morirono due giovani fratelli, maschio e femmina, universitari. La femmina era prossima alle nozze. L’allora preside del Mègara, poco prima dello spettacolo, venne a trovarci per comunicarci la notizia e per chiederci  d’annullare lo spettacolo. Come si poteva accontentarlo? Tutti i posti erano già prenotati. La folla era incontenibile. The show must go on, dicono gli americani, lo spettacolo deve andare avanti. Noi non avevamo nemmeno incominciato. Finimmo fra gli applausi scroscianti del foltissimo pubblico, come domenica si è concluso, appunto a Città della notte, il concerto di Natale organizzato dal tenore cittadino Marcello Guagliardo, in arte Marcello Giordani, che si è già candidato per occupare nel 2015 la poltrona di sindaco di Augusta. Guagliardo Giordani ha concluso lo spettacolo con l’aria “Vincerò” dalla Turandot di Puccini, cavallo di battaglia di big Luciano Pavarotti. Potrebbe essere un inno profetico?

Giorgio Càsole

SIRACUSA/CRONACA DALL’IPPODROMO DEL MEDITERRANEO

ippodromo MeditrreneoSIRACUSA. Si è adattato al doppio chiilometro della pista sabbia, Preston. Cancella le ultime spente performance e torna a conquistare il podio siracusano. Cerca e trova un ottimo varco Giuseppe Cannarella e, ai 300 metri dal traguardo, si inserisce nella contesa tra London River e Super Refuse. Dal largo, intanto, si registra un’ ottima progressione di Difenditi, favorito e dalla monta di Federico Bossa e dalla perizia. Per lui è posto d’onore. Fuori dalla terna il “London” di Vincenzo Caruso, si deve accontentare della medaglia di bronzo Super Refuse, che cede lo scettro da reginetta del dirt.  Questa la cronaca del Premio Ludovico Il Moro, condizionata riservata agli anziani e prova centrale del palinsesto ippico all’ Ippodromo del Mediterraneo. Due interessanti prove di contorno hanno, poi, arricchito il pomeriggio al galoppo. Il Premio Silver Horizon, riservata ai giovanissimi, ha visto l’affermazione di Isola d’Arcadia, che ha regalato il tris di vittorie a un ispiratissimo Federico Bossa, protagonista già con Red Jo e Golden Flame. A chiusura, infine, nel discendente per anziani, abbinata al Premio Maribelle, trova il successo l’atteso Whip Storm.

Alla sala Verga dal 16 al 21 dicembre un altro appuntamento del cartellone dello Stabile di Catania

Finis Terrae – Lampedusa: il dramma dei naufraghi e la difficile speranza

stabileCATANIA- La povertà materiale e quella spirituale, di valori, di umanità. La dignità e la discriminazione. La guerra e l’’accoglienza. Il bisogno profondo, imperioso di speranza… È in questi temi il nucleo palpitante di “Finis Terrae- Lampedusa”, in scena alla sala Verga dal 16 al 21 dicembre: uno spettacolo sulla terribile storia dei migranti del Terzo Millennio, che si rivela un apologo sulla povertà e una riflessione sulla nostra realtà, corrotta dalla superficialità e dalla cultura del benessere e del consumismo. Continuano così gli appuntamenti in cartellone del Teatro Stabile di Catania, impaginato dal direttore Giuseppe Dipasquale, che ha voluto dare spazio, questa volta, a una drammaturgia contemporanea, basata sulla preziosa scrittura di Gianni Clementi e nata da un’’idea di un veterano di razza come Antonio Calenda, che firma una sapiente regia, con la coproduzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Fondazione istituto Dramma Popolare di San Miniato, cittadina nella quale il dramma ha debuttato nel luglio scorso.  Sul palco tre attori d’’eccezione, come gli inseparabili Paolo Triestino e Nicola Pistoia- due interpreti di comprovato talento e in profonda sintonia- scelti per affrontare, con un dialogo scabro e intimo, a metà fra onirismo e lancinante verità, un tema di scottante e sconcertante attualità. Accanto a loro il bravo Francesco Benedetto.  «Quello messo in scena è l’’assurdo del nostro quotidiano- spiega il regista – “quello dei fatti di cronaca sempre più cruenti sciorinati da telegiornali che non smettono di enumerare le vittime del mare, partite su instabili barconi carichi di “merce” umana, mentre attorno la vita continua a scorrere, senza un sussulto».  È, infatti, la notte di Natale e il dramma si apre su una spiaggia battuta da una burrasca: Carbieli e Peppe sono due personaggi gretti e piccoli, delinquenti di bassa lega che contrabbandano sigarette.

Continua a leggere

LA RAPPRESENTANZA DELLE DONNE NEGLI ORGANISMI ISTITUZIONALI – di Cecilia Càsole

sIl 2014 è stato segnato da un’importante  legge regionale che potrebbe essere d’esempio per le altre regioni. L’assemblea regionale dell’Emilia Romagna ha approvato, con la sola eccezione di Forza Italia (che già in precedenza si era espressa contro l’introduzione delle “ quote rosa”) la legge quadro n. 6/2014 per la parità e contro le discriminazioni di genere. Sono ben 45 articoli che investono diverse tematiche per contrastare le disparità di trattamento basate sul sesso nell’ambito lavorativo e favorire l’accesso alle politiche.  In Emilia Romagna, dunque, le prossime elezioni si svolgeranno con l’obbligo di garantire una rappresentanza egualitaria tra uomini e donne . “ Verrà elaborata un’apposita sezione di genere nell’albo regionale delle nomine, dovranno essere varati bandi pubblici fatti per premiare i soggetti che applicano principi egualitari e antidiscriminatori “. Per quanto riguarda, invece,  il settore lavoro verrà istituito un credito ad hoc per le imprese al femminile, sarà promosso un giro di vite contro il fenomeno delle dimissioni in bianco, e tutte le procedure a evidenza pubblica dovranno individuare criteri di selezione e/o punteggi premiali a favore delle aziende che adottano azioni per la parità di genere”. L’esperienza dell’Emilia Romagna dimostra quanto può essere rilevante l’apporto regionale nell’incentivare le aziende ad aumentare l’assunzione delle donne. Per quanto riguarda il ruolo della formazione locale, l’art 117 c. 2 lett.p Cost. assegna la “legislazione elettorale” di comuni e province alla competenza statale,  ma ammette che l’ente locale possa agire autonomamente nell’ambito di quello che la legge ha lasciato come “spazio libero”. L’art. 6 del d.lgs. 267 del 2000 (Testo Unico degli Enti Locali) invita gli enti locali a “ promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende e istituzioni da essa dipendenti”.

Continua a leggere