DOPO L’INCENDIO DEL 4 AGOSTO SCORSO, RICOSTRUITA LA NUOVA SEDE SCOUT “AUGUSTA 4” E IL CONTAINER CHE OSPITA I DETENUTI IN PERMESSO DI SOGGIORNO

DSCN0074Foto0356AUGUSTA – La parrocchia Santa Lucia dell’omonimo quartiere di Augusta ce l’ha fatta. Dopo il rogo che distrusse il 4 agosto scorso due prefabbricati, un primo che ospitava la sede degli scout, e un secondo, attrezzato per l’accoglienza di detenuti in permesso di soggiorno, la comunità di padre Angelo Saraceno non ha perso tempo e, grazie soprattutto al contributo economico e fisico della comunità parrocchiale, stasera sono stati ufficialmente inaugurati e benedetti i nuovi locali, realizzati nella stessa area di quelli andati precedentemente in fumo, in un quartiere di borgata particolarmente difficile, nello stesso dove furono sistemati per più di un decennio migliaia di famiglie rimaste senza tetto dopo il terremoto del 13 dicembre del ’90. Durante la festa di Santa Lucia, che ad ottobre coincide con l’anniversario della parrocchia, si ricorderà, nello stesso luogo furono piantati due alberelli “falsi pepe”, in segno di speranza, quella volta in sostituzione dei pini incendiatisi durante il drammatico evento e dai quali, si dice, partirono le fiamme, appiccate inconsciamente e per gioco da tre ragazzini, ignari probabilmente del grave danno che avrebbero arrecato. Nel corso della commovente serata, iniziata alle 19,30 con la proiezione di una “slideshow” lampo, della durata di una decina di minuti (con foto, interviste e filmati sugli episodi, a partire dalla prima benedizione dei vecchi prefabbricati), padre Angelo ha voluto rimarcare l’impegno e la solidarietà della comunità ecclesiale in questo progetto, non ancora ultimato e senza il minimo contributo da parte delle istituzioni. Tra gli intervenuti, Salvo, un detenuto della casa circondariale di Augusta, che ha voluto recitare una poesia,  il responsabile scout Gian Paolo Sillato e  l’ing. Roberto Milone, progettista della chiesa Santa Lucia. A fine serata, in prima fila,  tra il folto pubblico si è notato un gruppetto di ragazze scout  visibilmente commosse, con gli occhi arrossati da un pianto di gioia che, con ogni probabilità, è scaturito dall’ emozione per la realizzazione della loro nuova sede.

  Giuseppe Tringali

SIRACUSA A RISCHIO L’AMBIENTE / VERTENZA LAVORATORI A SIRACUSA E IN PROVINCIA

ambienteLa recente normativa nazionale impone dei controlli sempre più stringenti per gli impianti termici, ma in provincia di Siracusa tutto è fermo. Questo perché alla ex-Provincia Regionale di Siracusa c’è scarsa volontà di passare dalle parole ai fatti. Soprattutto in considerazione del fatto che ci sono sei persone che attendono di conoscere quale sarà il loro avvenire lavorativo. Eppure tutti gli atti propedeutici a rendere nuovamente operativo il servizio sono stati debitamente compiuti. Ci riferiamo in particolar modo a: a. Delibera del Commissario Straordinario nella funzione di Giunta Provinciale n. 65 del 30/06/2014 che affida alla società in house “Siracusa Risorse” il servizio di verifica degli impianti termici; – b. Delibera del Commissario Straordinario nella funzione di Giunta Provinciale n. 15 del 09/10/2014 che approva il regolamento del servizio di verifica degli impianti termici. Quindi cosa si aspetta a riattivare un servizio operativo dal lontano 2002 e che ha dato eccellenti risultati? Certo non ha aiutato l’abolizione delle province disposto dalla Regione Siciliana e l’alternarsi a partire dal 2009 di varie società che si sono occupate del delicato servizio. Tuttavia, una circolare della Regione Siciliana del 2013 indica espressamente che sono i neo costituiti Liberi Consorzi di Comuni a subentrare alle ex Province Regionali nella somministrazione di questo specifico servizio. Con il passo successivo, ossia l’affidamento a “Siracusa Risorse”, crediamo siano cessate le cause ostative alla ripresa di un servizio dalle importanti ricadute sociali. Prima di tutto, un controllo programmato degli impianti termici rende le nostre abitazioni più sicure. Spesso la cronaca ci informa di esplosioni mortali di caldaie. Inoltre le verifiche impediscono il pericoloso quanto scriteriato fenomeno delle auto-riparazioni. In secondo luogo, impianti termici efficienti contribuiscono a ridurre l’emissione in atmosfera di gas fortemente inquinanti. Gas, fra l’altro, che nocciono alla salute. Per non dimenticare il fatto che viviamo in una provincia che soffre di gravi problemi di inquinamento. E’ davvero venuto il momento di dare risposte certe a noi lavoratori in attesa da fin troppo tempo. Lavoratori – crediamo opportuno rammentarlo – in possesso di appropriata formazione e documentata esperienza.

CULTURA/ L’uguaglianza dei cittadini nella Costituzione italiana

La normativa contro la discriminazione di genere – di Cecilia Càsole

sGli enti locali dispongono di un’ampia potestà normativa e regolamentare nei limiti dei dettami costituzionali riscontrabili negli artt. 114 e 117, quest’ultimo al comma 1, aggiunge il rispetto dei “ vincoli derivanti dall’ ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”. Per ciò che concerne la legislazione elettorale di comuni l’articolo 117 c. 2 stabilisce che  è rimessa alla legislazione statale salva l’ipotesi in cui l’ente locale possa intervenire e disciplinare la materia nei casi in cui non sia già intervenuta la legge. Inoltre, il d.lgs. 267  del 2000 (Testo Unico degli Enti Locali) all’interno dell’articolo 6 prescrive la statuizione locale in materia di “ promozione della presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e delle province, nonché degli enti, aziende e istituzioni da essa dipendenti”. La riforma del 1999 ha dato luogo alla modifica dell’articolo 122 che stabilisce quanto segue: “il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonché dei consiglieri regionali”. Le Regioni, in base al principio della potestà concorrente, possono disciplinare, la materia dell’articolo 122, nei limiti dei princìpi fondamentali, sia quando questi siano espressamente enunciati dalla legge sia quando questi debbano essere desunti dall’insieme delle normative in materia. Quello che a noi interessa è capire  come le regioni siano intervenute sul tema dell’accesso alle cariche elettive delle donne.

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AUGUSTA/ Fiorire di iniziative per i detenuti del carcere. Giorgio Càsole ne fu il pioniere

downloadAUGUSTA. Negli ultimi due anni  varie e interessanti iniziative sono state intraprese da associazioni  o volontari per offrire ai detenuti del carcere un diversivo alla loro quotidianità di reclusi, ma, soprattutto, come ha sottolineato il direttore Gelardi, un modo per tentare di reinserirsi nella società a fine pena. Pioniere è stato ancora una volta Giorgio Càsole nella sua veste di uomo di teatro. Pioniere perché nel lontano 1990 Càsole animò e diresse un corso di recitazione che si concluse con una godibile  rappresentazione dei “Civitoti in pretura”, un classico del teatro siciliano, del catanese Nino Martoglio, con tutti i detenuti catanesi. Nel 2012, Giorgio Càsole “osò” proporre una Lectura Dantis, che, dopo un’iniziale interpretazione del canto V dell’Inferno, si trasformò in un happening canoro-musicale con i detenuti protagonisti. – Da quel momento abbiamo registrato un vero fiorire di iniziative con e per i detenuti che, galvanizzati dalla loro esibizione sul palco con Càsole, hanno costituito un coro diretto dall’augustana Maria Grazia Morello; il coro si  è esibito all’interno della casa di reclusione, presenti anche numerosi spettatori esterni e anche all’esterno come, a luglio dell’estate scorsa, nell’area del castello svevo, adibito a carcere dalla fine degli anni Novanta del XIX secolo fino al 1978. Qualche giorno fa l’Inner Wheel ha organizzato una “cena galeotta” all’interno del carcere, il 10 Marcello Guagliardo Giordani ha offerto un concerto natalizio con la partecipazione di  Mariella Arghiracopulos, Sarah Marturana, Aldo Platania, Joe Ravalli e Marco Zarbano, diretti dai maestri Cicero e Rosy Messina. Il 19 e il 2°, sempre all’interno, i detenuti si esibiranno in coro per i loro compagni e per il pubblico esterno che potrà accedere, sotto la guida di Maria Grazia Morello, con la collaborazione dell’Inner Wheel.

Lina Solarino

La nuova produzione del Teatro Stabile di Catania porta la regia di Gianni Scuto

“La Centona”: il poliedrico universo di Martoglio rivive nella rielaborazione di Nellina Laganà

martoglio2CATANIA- «Nino Martoglio è tutta la sua Sicilia, che ama e che odia, che ride e giuoca e piange e si dispera, con gli accenti e coi modi che qui in Centona sono espressi per sempre, incomparabilmente» scriveva Pirandello. L’affresco martogliano  ha avuto perciò tanta fortuna. A farlo rivivere sarà adesso una produzione nuova di zecca voluta dal Teatro Stabile di Catania, diretto da Giuseppe Dipasquale, per rendere omaggio al poliedrico autore, nato a Belpasso nel 1870. Dal 12 al 18 dicembre, il sipario della sala Musco si aprirà dunque su uno dei classici per eccellenza della narrativa dialettale siciliana, nella riduzione teatrale nata dalla sapiente rielaborazione di Nellina Laganà e dalla graffiante regia di Gianni Scuto. “La Centona”- ovvero “confusione di voci di più persone”- è una densa e ricca galleria di “maschere” nate da vizi e virtù dei personaggi che popolavano liriche appassionate e giocose, tanti sonetti, le commedie e la pungente satira politica in versi del versatile scrittore e drammaturgo. Questo esteso campionario di grotteschi eroi del riso, che prende vita dalla miscellanea pubblicata per la prima volta nel 1899, sarà restituito al pubblico catanese dalla stessa Laganà in scena con Vitalba Andrea, affiancate da Fulvio D’Angelo, Riccardo Maria Tarci, Raniela Ragonese, insieme a Carlo Ferreri e Giovanni Santangelo. Scene e costumi sono di Giovanna Giorgianni, le musiche di Alfonso Garrubba.

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