AUGUSTA. La neonata Associazione Disoccupati Augusta, coordinata da Pier Antonio Mantinei, si è riunita per discutere sugli scopi e i programmi prefissati. Si tratta di un’associazione, senza scopo di lucro, apartitica e aconfessionale e opera con l’azione diretta, personale, spontanea e gratuita degli associati, rivendica l’ indipendenza dai sindacati, dai condizionamenti ideologici e ispirata ai principi di lealtà, legalità e solidarietà. Costituitasi per dare voce ai disoccupati e precari, è anche aperta all’adesione di lavoratori e pensionati purché s’impegnino ad aderire alle attività previste nello statuto. I membri dell’associazione intendono essere il canale di comunicazione con le istituzioni di riferimento affinché siano adottate misure idonee a garantire una maggiore tutela nei confronti dei lavoratori e perhé, attraverso politiche meritocratiche, vengano realizzati nuovi posti di lavoro, in una città gravata da alti tassi di disoccupazione, in particolare quella giovanile. Il Comune ha recentemente approvato il protocollo d’intesa con le forze sindacali per chiedere alle ditte che si sono aggiudicate appalti pubblici di assumere una percentuale obbligatoria di lavoratori residenti ad Augusta. Per far sì che questi auspici non rimangano sulla carta Pier Antonio Mantinei in qualità di coordinatore dell’Associazione ha alla Commissione Straordinaria del Comune di Augusta una “richiesta di udienza urgente” per chiedere un incontro con il Commissario Maria Carmela Librizzi al fine di promuovere l’inserimento delle forze lavorative nel settore edilizio, chimico e metalmeccanico, nell’area portuale e nell’ambito paesaggistico-culturale, che rappresentano i comparti produttivi del territorio. Per l’attuazione delle attività previste, spiega Francesco Ruggero socio fondatore dell’A.D.A, è necessaria “ una rielaborazione del piano regolatore generale, strumento di programmazione urbanistico ed economico, indispensabile alla città per morte mettere a fuoco le peculiarità del settore lavorativo”. I sostenitori dell’ A.D.A. hanno deciso di non piegarsi alle condizioni precarie su cui versa il paese da ormai troppo tempo; hanno intenzione di lottare per i loro diritti costituzionalmente garantiti; e sono dell’idea che grazie all’unione tra lavoratori, territorio, istituzioni e rappresentanze degli industriali si possa riuscire a ottenere risultati soddisfacenti in modo da far riapparire la luce nella città di Augusta.
Cecilia Càsole