ALL’ AUGUSTANO DAVIDE ORTISI RICONOSCIMENTO AL “BELLINI” DI CATANIA PER I SUOI AFORISMI

E’ l’autore del libro “Filosofia in pillole” pubblicato da Armando Armando di Roma

Davude Ortisi premiato con BuzzancaAUGUSTA. Il 4 ottobre, sabato sera, si è svolta al teatro Bellini di Catania una serata di alta moda all’insegna della beneficenza Pro – Telethon, organizzata dalla G.A.R. Eventi di Gianna Azzaro, presentata da Nino Graziano Luca con Diletta Leotta e Alessia Belluomo. Un parterre di grandi ospiti che  hanno ricevuto il premio Bellini G.A.R.: il popolare attore siciliano  Lando Buzzanca,  lo stilista Renato Balestra, il prof. Giuseppe Vita, direttore scientifico centro Nemo Sud Messina e il direttore generale fondazione Telethon, Francesca Passinelli. Sono stati assegnati significativi riconoscimenti a altre personalità,  tra cui al giornalista Salvo La Rosa, che ha esportato la tv locale catanese in giro per il mondo, a varie figure dell’ imprenditoria catanese, e allo scrittore augustano Davide C.M.Ortisi per la sua grande creatività, dimostrata attraverso il libro Filosofia in pillole, edito dall’ editore Armando Armando di Roma, una ricca silloge di aforismi per ogni occasione della vita: uno di questi aforismi, quello del cannolo, è stato dedicato da Ortisi a Lando Buzzanca, con lui nella foto. dove ha dedicato l’aforisma del cannolo siciliano a Lando Buzzanca, La serata è stata allietata  dall’ Haffner Orchestra e dai sono acuti  del tenore Massimiliano Drapello.

C. M.

L’Italcementi condannata a pagare 2 mln di euro ai familiari di un operaio morto di tumore

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FOGGIA – Condanna e risarcimento milionario per la Italcementi Spa. Proprio nella terra dell’Ilva di Taranto, dell’eterna contesa tra il diritto alla salute e quello al lavoro, a soccombere è un colosso dell’industria italiana, il quinto produttore mondiale di cemento. È una sentenza storica quella del Tribunale di Foggia (sezione lavoro), pronunciata dal giudice Andrea Basta, che ha riconosciuto il nesso di casualità tra il lavoro svolto e il tumore che ha stroncato la vita di un lavoratore foggiano 17 anni fa. Per i legali della società, il decesso sarebbe stato determinato dal fatto che “il lavoratore fosse un forte fumatore. Ma le perizie hanno dimostrato ben altro, a cominciare dalle sostanze inquinanti presenti negli stabilimenti. A rendere giustizia ai familiari, lo studio del dottor Gerardo Cela, medico legale specialista in medicina del lavoro, il quale ha accertato che “il lavoratore versava in buone condizioni di salute sino al 1984; iniziava a presentare delle obiettive alterazioni relative all’apparato respiratorio, riscontrate nelle visite effettuate nel 1984, nel 1990 e nel 1991 all’ l’istituto di Medicina del lavoro dell’Università di Bari; ‘decedeva per neoplasia polmonare maligna (microcitoma) con metastasi ai linfonodi peripancreatici”. Per il consulente giudiziale, dunque, “l’esposizione alla inalazione di sostanze nocive per l’apparato respiratorio nell’ambiente di lavoro, durata circa 25 anni, provocava prima l’insorgenza di una affezione cronica broncopolmonare e poi l’evoluzione di detta broncopatia verso la neoplasia”. Rapporto di causa-effetto e condanna, con relativo risarcimento per oltre 2 milioni di euro ai familiari.

C. C. 

AUGUSTA, BOMBA D’ACQUA COME A CATANIA

Augusta nubifragio 4 ottobreAUGUSTA. Mattina di sabato 4 ottobre: un violentissimo nubifragio  ha colpito Augusta,. Pioggia torrenziale, grandine, tuoni e fulmini hanno imperversato senza sosta tanto che sono stati  segnalati numerosi allagamenti con danni e disagi agli automobilisti e ai pedoni. L’ingresso ordinario alla cittadina è stato chiuso per il fenomeno dell’acqua alta e gli automobilisti he avevano la necessità di uscire hanno dovuto compiere un lungo  giro, rischiando comunque di rimanere  bloccati a causa dell’acqua  che scorreva come quella di un fiume straripante Addirittura qualcuno ha visto una motovedetta della Guardia Costiera “navigare” sul fiume d’acqua per andare a soccorrere chi era rimasto in panne. La “bomba” d’acqua ha colpito anche  Catania provocando danni maggiori.

Giulia Càsole