AUGUSTA/ CONTINUA LA BATTAGLIA DI P. PRISUTTO. RESTA VUOTA LA SEDIA RISERVATA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Padre Palmiro Prisutto resta in attesa della visita del Presidente. Napolitano, ma il prefetto di Siracusa, Gradone, ha assicurato la sua presenza il 28 ottobre. 

Sedia Napolitano vuotaAUGUSTA. Chiesa  madre strapiena domenica sera, 28 settembre, giorno dedicato alla conta dei morti accertati per cancro ad Augusta, secondo il progetto di padre Palmiro Prisutto, parroco della stessa chiesa, di cui si stanno occupando i media locali e nazionali,  anche perché Prisutto  ha invitato ripetutamente il presidente Napolitano, a cui ha riservato una sedia con tanto di cartello. Il  28 di ogni mese  è diventato  ormai simbolo di una città in cui si muore di tumore, in cui l’inquinamento ambientale può  essere  considerato determinante per sedia napolitanol’abbattimento della longevità cittadina.  Nonostante  fosse  domenica, Prisutto ha deciso di dedicare la  Messa al ricordo dei morti di cancro della cittadina in cui insistono gli impianti petroliferi, e la lista delle vittime sembra sempre allungarsi, ogni mese, costantemente. Siamo arrivati a quota 7oo circa. La cittadinanza sta accogliendo di buon  grado l’iniziativa di don Palmiro , solo qualche voce fuori dal coro ha avuto lo spirito di inviare al prete il messaggio, via facebook, scrivendo “Padre si faccia il Prete come fanno tanti altri e la smetta di parlare sempre di disastri” a questo messaggio non ha fatto attendere la sua risposta l’Arciprete che risponde dicendo che “occuparsi della vita del pianeta fa parte del ruolo di un buon cristiano”. Il Presidente della Repubblica, invitato più volte da Padre Prisutto non si è fatto vedere, ma il prefetto Gradone ha assicurato che sarà presente il prossimo 28 . Don Palmiro ci confida che resta in attesa e non mollerà finché Giorgio Napolitano non prenderà realmente coscienza della catastrofica situazione ambientale che vive Augusta e i suoi Cittadini, provando ciò con la sua presenza alla  Messa.  Fino a oggi quella sedia resta vuota.

C.C.

AUGUSTA/ AREE A RISCHIO DROGA E ALTRO

Una madre ci ha indirizzato la lettera che segue, un documento che deve fare riflettere:

PIAZZAAUGUSTA –  “Voglio denunciare la mia forte delusione e amarezza di fronte alla mancanza d’ una adeguata tutela del territorio in cui viviamo, nello specifico, Piazza Unità d’Italia e fine tratto via Bruno Buozzi. Questa è diventata terra di ragazzi senza controllo dove consumare alcol sembra diventato una prassi consolidata. La zona indicata è quella piazza che una volta era parte integrante di una bellissima e preziosa salina dove nidificavano specie di uccelli di notevole pregio naturalistico. Qui ogni sera, ogni notte, i cittadini che abitano nella zona chiudono porte e finestre ben protette per cercare di evitare scontri con giovani che vivono un loro mondo particolare e senza prospettive. Chi scrive è una mamma, un papà, una figlia, una sorella, un fratello, una cittadina con dei diritti che da troppo tempo vede la propria zona abitativa, un quartiere ormai da tempo terra di nessuno, le prove delle scelleratezze non mancano, basta fare un giro e ci si ritrova in mezzo a bottiglie e altri oggetti strani. Il quartiere soffre di una situazione che è diventata pesante col trascorrere dei giorni e delle settimane. E’ una vicenda che da troppo tempo ormai si prolunga. Poi l’interrogativo : Condurre una vita normale, in questa zona, è chiedere troppo? Ogni notte si cerca di evitare gli schiamazzi abbassando le tapparelle e barricandosi ermeticamente dentro casa, il tutto ripeto a dire, nel totale abbandono degli organi preposti al controllo e alla sicurezza dei cittadini. Nonostante varie telefonate e segnalazioni agli organi di competenza, il tutto sembra essere lasciato impunito, dove la sera e notte, uscire di casa ormai è diventato un gesto eroico. Non si chiedono parchi, lavoro, ma solo un’attenzione alla nostra sicurezza. Questa sta diventando davvero una situazione esplosiva che rappresenta la cartina tornasole di una situazione giovanile augustana adusa ad alcol ed altro che vede coinvolti giovani e giovanissimi in aumento. Politici, genitori, istituzioni tutte, cittadini, è ora di svegliarsi.”

Lettera firmata

MARINA MILITARE: PORTAEREI CAVOUR E OPERATION SMILE DONANO ANCORA SORRISI

CAVOURsDa venerdì 26 a domenica 28 settembre,  a bordo della Portaerei Cavour, si è svolto un Weekend Clinic del progetto “Un Mare di Sorrisi” nell’ ambito del quale i medici volontari della Fondazione Operation Smile Italia Onlus, con il supporto del personale sanitario della Marina Militare in servizio presso il centro ospedaliero di Taranto, il centro di selezione di Ancona, l’infermeria di Brindisi e di Nave Cavour hanno operato 6 pazienti provenienti da Italia, Russia, India, Angola ed Ucraina.  La portaerei Cavour, Nave Ammiraglia della flotta della Marina Militare, dispone di una moderna struttura ospedaliera in grado di garantire alla Fondazione la possibilità di condurre interventi chirurgici anche complessi. Dall’inizio del 2013 ad oggi, nave Cavour ha ospitato cinque sessioni del progetto “Un Mare di Sorrisi” con una media di cinque interventi per ogni weekend di attività.  Il sodalizio tra la Marina Militare e Operation Smile, iniziato nel 2010 con la missione “White Crane” in supporto  alla popolazione di Haiti colpita dal terremoto, si è rafforzato tra il novembre 2013 e l’aprile 2014 in occasione della circumnavigazione dell’Africa,  con il 30° Gruppo navale (porterei Cavour, rifornitrice Etna, fregata Bergamini, pattugliatore classe comandanti Borsini). Durante il periplo del continente africano a bordo della portaerei Cavour sono stati eseguiti 114 interventi maxillofacciali e di chirurgia estetica/ricostruttiva a giovani pazienti. I giorni dedicati alla cura dei piccoli pazienti si sono conclusi con una serata di beneficenza svolta a bordo del Cavour sabato 27 settembre.  L’evento e la grande generosità del personale intervenuto, hanno consentito la raccolta di più di 23.000 euro, devoluti alla Fondazione Operations Smile Italia Onlus.

A CITTA’ DELLA NOTTE CORSO INTERNAZIONALE PER ARBITRI DI PUGILATO E MEDICI DI BORDO RING

pugilatoAUGUSTA/VILLASMUNDO – Nei locali del complesso di Città della Notte abbiamo visto ospiti provenienti da ogni parte del globo, trecento circa, per seguire un corso di cinque giorni destinato a qualificare i futuri arbitri,  uomini e donne, per le prossime olimpiadi e i medici di bordo ring. E’ stato uno sforzo organizzativo non indifferente, che ha procurato una boccata d’ossigeno all’asfittica economia cittadina e ha rilanciato Città della Notte, nel cui teatro Cannata, alla fine del corso, è stato installato un vero e proprio ring, dove giovani pugili, maschi e femmine, hanno disputato vari incontri.  Il corso è stato tenuto contemporaneamente a quello di Foligno, gli unici in Italia, grazie all’intervento dell’augustano Giancarlo Ranno, consigliere di federazione dell’AIBA,  il quale ci ha informato della possibilità di ospitare a Città della notte un grande evento pubblicistico.

G.C.

AUGUSTA/ DUODENOSCOPIO DONATO MAI ENTRATO IN FUNZIONE

salaAUGUSTA – A distanza di oltre due anni dalla donazione del duodenoscopio, donato dallo stabilimento Esso di Augusta, si registra la mancata attivazione di tale strumento che permetterebbe di procedere a una maggiore offerta di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. La donazione risale al febbraio del 2012, su richiesta del chirurgo Biagio Ternullo,per accelerare diagnosi e interventi endoscopici,facendo risparmiare all’asp siracusana una cifra stimabile in  circa 650 mila euro annui. In una risposta dell’ASP affidata a Giuseppe Daidone, Direttore Dipartimento Area Medica,nel maggio del 2012, l’ASP assicurava che, espletato l’iter di assegnazione,la donazione del duodenoscopio  avrebbe permesso di procedere a una riorganizzazione dell’offerta di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva con le seguenti azioni: 1) definire la dotazione organica dei dirigenti medici dell’Unità organizzativa (completata); 2) attivare una Unità operativa semplice dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva che permetterà una migliore organizzazione dei processi clinici (richiesta già inviata in Assessorato per l’approvazione); 3) valutare la idoneità del presidio ospedaliero Muscatello all’effettuazione della ERCP (giudizio positivo); 4) verificare la disponibilità del direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina interna dello stesso presidio ospedaliero a ricoverare i pazienti provenienti dagli altri ospedali che hanno la necessità di essere controllati dopo la manovra diagnostico/terapeutica (raccolto parere positivo); 5) avviare la stipula di una convenzione per un anno con il direttore dell’Unità operativa complessa Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’ASP 3 presidio ospedaliero di Acireale, uno dei maggiori esperti nel campo, al fine di eseguire l’ERCP presso il presidio ospedaliero Muscatello e formare il personale medico ed infermieristico (in coming); 6) acquisire un altro duodenoscopio ed accessori (gara pubblica già avviata). “Si vorrebbe capire” – domanda pubblicamente Mimmo Di Franco, vicepresidente del circolo “Umberto I”, “quali di questi 6 punti menzionati , sono andati in porto e quali non hanno trovato soluzione. Sarebbe opportuno che si dessero  risposte concrete ai cittadini che pagano con la vita l’esistenza in una zona ad alto rischio ambientale. Non abbiamo un reparto di oncologia,come promesso, ma solo un DH e altrettanto vale per la neurologia. Si attendono gli organigrammi dei reparti completi di primari,l’eliporto incompleto per le operazioni notturne e la copertura della galleria che collega i due padiglioni. Di primaria importanza è il reparto di pediatria,siamo in attesa del decreto che fissi 6 posti al Muscatello.Per adesso solo promesse su tutti i fronti anche sulle liste di attesa.

D. F.

CASTELLO ARAGONESE DI BRUCOLI: “E’ POSSIBILE AFFIDARLO ALLE ASSOCIAZIONI”

Antonino Di Silvestro lancia un appello perché le Associazioni del territorio facciano proposte da inviare alla Soprintendenza SIRACUSA.

downloadAUGUSTA/BRUCOLI – La mattina di martedì 30 settembre, una delegazione del movimento “Il Popolo della Rete”, guidata da Antonino Di Silvestro, è stata ricevuta, su richiesta dello stesso Di Silvestro, dal nuovo Soprintendente ai Beni Culturali, Rizzuto, cui la delegazione, anche a nome di alcune associazioni culturali presenti nel territorio, ha chiesto la concessione del Castello aragonese di Brucoli, chiuso per secoli e aperto solo negli ultimi anni in sporadiche occasioni. Di Silvestro si è fatto promotore delle richieste di varie associazioni che vorrebbero disporre del maniero restaurato per iniziative atte a far visitare il castello stesso. Sono pochissimi coloro che hanno potuto visitare dall’interno il castello risalente agli anni della regina Giovanna La Pazza e “che potrebbe rappresentare lo scenario di manifestazioni di livello, che possono attirare anche i turisti”. Il nuovo Soprintendente si è dimostrato disponibile a valutare la proposta, di concerto con il Dipartimento regionale dei Beni Culturali, e ha informato che già sul tavolo della Soprintendenza sono al vaglio alcune richieste di altrettante associazioni. Antonino Di Silvestro ha affermato: “A noi interessa il raggiungimento dello scopo, che è quello di far fruire il castello dai cittadini.” e continua lanciando un invito “Non è la bandiera che importa ma il risultato, quindi invito tutte le Associazioni presenti nel territorio ad inviare alla Soprintendenza di Siracusa il proprio progetto per l’apertura del Castello di Brucoli, con annessi Statuti delle Associazioni che svolgeranno funzione di biglietto da visita, da visionare dal soprintendente, così da scegliere quali siano le proposte e i gruppi più adeguati a svolgere tale mansione” e conclude “per noi sarebbe ottimale accogliere le proposte che vengono dalle tante Associazioni interessate, in modo da presentare un progetto unico, ma valido e articolato, per rappresentare le esigenze di tutti.”

  A.D.S.