LE PRECISAZIONI RELATIVE AL RICONOSCIMENTO DEL “VALOR CIVILE” ALLA CITTA’ DI AUGUSTA, DA PARTE DI CHI LA GUERRA L’ HA VISSUTA VERAMENTE

CONTEROSSOAUGUSTA – Ho letto con molta attenzione l’articolo pubblicato nel quotidiano La Sicilia del 31 luglio scorso, relativo al riconoscimento del “valor civile” alla città di Augusta. Ritengo precisare, lungi dal recare offesa a chi non c’è più che, già da tempi remoti, il sottoscritto s’è battuto per quella “sensibilizzazione mirata ad attenzionare l’argomento”.

Premetto che se di “precise informazioni” si deve parlare, allora è corretto e doveroso che “tali precisazioni” debbano essere complete. Intanto, i fatti riportati nell’articolo sono manchevoli dell’episodio dell’affondamento dell’ Esploratore Pancaldo, verso i cui naufraghi la generosità del popolo augustano non fu minore di quella profusa ai superstiti del Conte Rosso. Poi, relativamente e specificatamente all’evento più saliente, quello del 13 maggio 1943, già nel lontano 1999, il sottoscritto esordiva pubblicamente, suscitando la “memoria” di quel giorno, ingiustamente tradita per decenni. E la pubblicazione del mio libro Augusta, 13 maggio 1943 – l’ inferno scese dal cielo, certo non ignoto agli interessati lettori della storia augustana, seguiva il lavoro silenziosamente svolto, laddove per la prima volta si parlava del titolo di “Giornata della Memoria”, poi recepito dall’ Amministrazione comunale del 2011. Sarebbe ultroneo, vale sottolineare, e vistosamente, che del detto avvenimento principale, cioè del 13 maggio, nessuno può ammantarsi di ciò che non gli è dovuto per nulla aver fatto o perché, sino a oggi, ha scarsamente fatto. Il sottoscritto va fiero dell’impeto e della convinzione con cui ha portato avanti il problema che, da solo, ne legittima i presupposti per il dibattuto riconoscimento, e quando, ancora, gli odierni menestrelli, di qualsiasi fascia essi siano ammantati, non erano neanche nati, ignari, quindi, di distinguere il fischio di una locomotiva da quello terrificante di una bomba d’aereo. Non ho cercato e non cerco medaglie o citazioni più o meno banali, ma dico che vado soddisfatto perché dell’argomento si parla, anche se qualcuno, falsamente paludato, ne parla solo per parlare, riferendo “espressioni” già espresse.

Mi auguro, infine, che siano conseguiti risultati concreti, attraverso il costante impegno di tutti coloro, deputati per competenza, preparazione e titolo, a trattare l’argomento, lungi dagli sterili interventi.

Con l’ augurio che vogliate rendere pubbliche queste mie precisazioni, per amore di verità.

Avv. Francesco Migneco