TOUR CASTELLI FEDERICIANI

DSCN0903AUGUSTA – Dal  14 al 25 novembre, dello scorso anno, fu effettuato un tour federiciano con destinazioni leggermente diverse dal tour che si effetuerà quest’anno, dal 7 al 17 maggio. La volta precedente, le cronache dei giornali davano notizia di un finanziamento di circa 2 milioni di euro, quale costo dell’operazione. A distanza di 6 mesi, si ripropone un tour, leggermente diverso nelle tappe, sperando perlomeno che vi sia stata una riduzione di costi. Oggi, una ventina di  persone in tutto abbiamo atteso circa un’ora prima di varcare il cancello del castello-rudere, poiché l’ingresso è avvenuto alle ore 9.50, e la pericolosità e l’instabilità non ci ha consentito di visitarlo neppure interamente. Che senso può avere questo tour culturale, finanziato coi soldi pubblici, se poi non viene pubblicizzato? Perché viene definita “visita guidata”, un percorso di appena  50 mt, vista la pericolosità della struttura? Quanto costerà quest’anno ai contribuenti siciliani il tour federiciano? Dal novembre 2013, settimana della visita guidata, con la presenza dell’allora assessore ai BB.CC. della Regione Sicilia, Sig.ra Maria Rita Sgarlata, ad oggi nulla è cambiato, nè all’interno del Castello Svevo di Augusta, dove non si è effettuata neanche un pò di pulizia, né all’esterno,  dove i rovi hanno addirittura invaso la stradina che dal Palco della musica conduce alla Porta Spagnola, nascondendola. Tutto in stato di assoluto abbandono. La prossima volta, se possibile, evitate la tappa ad Augusta, perché noi cittadini ci vergogniamo!

  Mimmo Di Franco

AL “PICCOLO”, SERATA MUSICALE CON IL TENORE ALDO PLATANIA

DSC01013AUGUSTA – Sabato 3 maggio al Teatro Stabile “Piccolo” di Augusta, grande successo ha riscosso il tenore Aldo Platania ritornato, dopo una prolungata assenza per soggiorno all’estero, nella sua amata Augusta. Platania si è esibito in un repertorio classico con una buona performance che è stata più che apprezzata dal  pubblico, ridotto per l’occasione, considerato che i posti della saletta erano soltanto una trentina ed erano stati prenotati già da tempo. Pubblico che, pur se variegato, si è rivelato abbastanza attento e competente.  La professionalità del presentatore, conduttore della serata, prof. Giorgio Casole, che ha avuto modo di intrattenere i presenti anche con la recita di proprie  vecchie poesie in dialetto e non, l’accompagnamento alla tastiera del M° Salvo Passanisi e la compartecipazione improvvisata del baritono Marco Zarbano, culminata nell’interpretazione, in duetto con il tenore, del più conosciuto dei pezzi italiani, “O sole mio”, hanno   creato un’atmosfera magica, degna della gloriosa tradizione augustana. Nel dignitoso scenario, che pur nel “Piccolo”, riproduceva con il palchetto, con il panorama di fondo rappresentato da nobili edifici augustani e con tendaggi vari gli elementi essenziali del teatro, le dolci ed armoniose  note di “Memory” del M° Passanisi hanno riportato alla memoria degli astanti le immagini, i suoni e canti dei tempi aurei di Augusta, del famoso cineteatro “Kursaal” con l’avvicendarsi delle migliori compagnie teatrali e voci italiane del tempo; la ristrettezza dell’ambiente ha ricreato quel calore, senso di socialità e di comunità che contraddistingueva  l’affollatissima sala del Cine “Impero”….. Alla fine della serata tutti soddisfatti e arricchiti per aver assaporato briciole di arte, cultura, ma.. quanta nostalgia, quanti bei ricordi di un glorioso passato,  forse sconosciuto alle nuove generazioni augustane. Occorre creare un ponte fra quest’ultime e le vecchie generazioni per assicurare la continuità delle tradizioni con  i contenuti storici e culturali, e va rivolto un sincero “grazie” ai gestori del “Piccolo” che, in tal senso, credo stiano impiegando il massimo impegno.

     Gaetano Gulino

36 ANNI DALLA MORTE DI ALDO MORO

moro 1Moro 2Ricade oggi l’anniversario della morte di Aldo Moro. Giurista e uomo politico, nasce a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916. Dopo avere ricoperto l’incarico di professore di diritto penale all’università di Bari (1948), presidente (1939-42) della FUCI e del Movimento Laureati Cattolici nel 1945-46, deputato per la Democrazia Cristiana alla Costituente, deputato nella 1^ legislatura repubblicana e nelle successive, sottosegretario per gli Affari Esteri nel ministero De Gasperi (1947-48), ministro di Grazia e Giustizia (1955-57), ministro della Pubblica Istruzione (1957-59), nel 1959 Aldo Moro viene eletto segretario della D. C.. Il suo incarico di segretario del partito fu caratterizzato da un distacco dalle destre estreme, verso l’autonomia dal comunismo. Moro fu rapito a Roma, in via Fani, da un commando delle Brigate rosse (BR) e, di fronte al drammatico evento, cui seguì da parte delle BR la richiesta di rilascio di brigatisti prigionieri e di un riconoscimento politico, organi di stampa e mondo politico si divisero tra fautori e avversari della trattativa, mentre caddero nel vuoto autorevoli appelli alla clemenza, tra le quali quelli del papa e del segretario generale del­l’ONU. Il 9 maggio 1978, fu fatto rinvenire dalle BR il cadavere dello statista nel portabagagli di un’auto in via Caetani a Roma.

 In alto, nelle foto del 6 giugno 1967, l’uomo politico in visita ad Augusta.