AUGUSTA/ “MATRIX”, TOCCATA E FUGA: PARLA PIETRO FORESTIERE

mnAUGUSTA. Da 1:20:15 a 1:30:48: tanto è durato il collegamento con Augusta dallo studio centrale della trasmissione Matrix di Mediaset, portata anni fa al successo da Enrico Mentana,  direttore, allora, del TG5. Alcuni minuti di collegamento, pochi, troppo pochi per evidenziare il fallimento della dispendiosa operazione “Mare Nostrum” e far emergere la molteplicità dei drammi che insistono su Augusta. Ma i numeri denunciati forse hanno reso ai telespettatori non siciliani la portata dell’invasione. E finalmente  abbiamo assistito  a un servizio su una rete nazionale in cui emerso chiaramente che il “NO ai centri di accoglienza” è subordinato alla tipicità negativa del Comune di Augusta, mica alla carenza di solidarietà.”, ha affermato Pietro Forestiere, portavoce augustano di “Fratelli d’Italia”, che, con altri, ha promosso una petizione di firme per  modificare almeno l’operazione “Mare Nostrum”. “Viviamo”,  riprende Forestiere “in un Comune come rileva il giornalista David Parenzo, “commissariato per infiltrazione mafiosa un anno fa e con un debito da 60 milioni di euro, che si trova ora a fare i conti pure con questa emergenza”, a cui si aggiungano i già noti livelli di inquinamento e disoccupazione devastanti. Noi Augustani, come la maggioranza degli Italiani, siamo i veri disperati di questa fase storica. Nonostante i facili buonisti e i cinici  speculatori privati, noi non ci arrenderemo. Sempre a difesa della nostra terra.”

C. C.

COM’E’ NATO IL VIDEO “HAPPY “AUGUSTA

Secondo la testimonianza della regista Mariangela Scuderi, presidente dell’Associazione “Rina Gulino”

v happyAUGUSTA. Il video Happy è nato da un’ idea di mio fratello Massimiliano Scuderi  di realizzarlo ad Augusta e io mi sono imbattuta in questa che poi è  stata un’avventura. Da soli era molto difficile realizzare il tutto; quindi abbiamo unito le forze con il gruppo di FB “Sei  di Augusta se”. Il primo giorno di riprese abbiamo iniziato da Piazza unità d’Italia per
poi proseguire in località Faro santa croce, Castello di Brucoli, Porta spagnola…il tutto è stato molto spontaneo in quanto molte persone non avevano ancora sentito parlare di questo tormentone e comunque sorridevano davanti alla telecamera. Il secondo giorno abbiamo intrapreso molte strade dal centro storico fino alla darsena, poi Piazza San Domenico per poi arrivare al Milite Ignoto e al Castello svevo. Ho fatto i km e sono tornata a casa con le papule ai piedi ma è valsa davvero la pena intraprendere questa esperienza, aver conosciuto nuove persone e aver ammirato posti incantevoli che questa nostra citta ci regala.

Mariangela Scuderi   –  presidente ass. culturale Rina Gulino.

AUGUSTA/ELIO CANNAVO’ REGALA LA STATUA DEL CRISTO RISORTO

E’ un augustano che ha fatto fortuna in Venezuela

cristo risortoAUGUSTA. Domenica di Pasqua: dopo la messa centrale, quella delle 11,30, dalla chiesa madre di Augusta esce la statua del Cristo risorto, preceduta dalla banda cittadina e seguita dal parroco Palmiro Prisutto. In processione i fedeli, in Piazza Duomo i curiosi, molti dei quali scattano fotografie. L’evento è di quelli da immortalare, giacché da tempo immemorabile, ormai, ad Augusta non si vedeva la statua del Cristo risorto. Di norma, le processioni della settimana santa cessavano il venerdì sera, dopo il rientro, nella chiesa della Madonna delle Grazie, della statua del Cristo morto, la seconda processione del Cristo morto nel venerdì santo; la prima parte, all’alba, dalla chiesa di San Giuseppe. Una caratteristica tutta augustana questa della duplicità della processione del Cristo morto,  che, comunque, richiama moltissimi fedeli, tanto da rappresentare il momento culminante dei riti precedenti la Pasqua. C’è da precisare che le processioni rituali, dal lunedì al venerdì santo, si svolgono  lungo le strade dell’isola-centro storico, mentre la processione del Cristo risorto è stata breve: soltanto tutt’attorno alla piazza.  Qualcuno ha voluto vedere nel nuovo rito un momento altamente simbolico in una duplice valenza: “resurrezione” della chiesa madre dopo lo scandalo che lo scorso anno travolse l’allora parroco, Gaetano Incardona, e la “resurrezione” politica di Augusta, dove, da quasi venti mesi, si vive in regime di democrazia sospesa, essendo la città amministrata da una triade prefettizia, poiché  il consiglio comunale è stato sciolto per timore di infiltrazioni mafiose. La statua del Cristo risorto è stata donata alla chiesa madre da Elio Cannavò, il più giovane dei fratelli Cannavò, augustani di nascita, emigrati con le loro famiglie in Venezuela dove hanno fatto fortuna con  il commercio del pesce. Oggi Elio  Cannavò vive a Panama, ma vi risiede per sei mesi all’anno; per gli altri sei mesi risiede a  Augusta.

G. C. 

AUGUSTA/ DALLA PIAZZA VIRTUALE A QUELLA REALE : LA FESTA DEL 27 APRILE IN PIAZZA DUOMO – di Giorgio Càsole

salAUGUSTA. C’è un giovane di Augusta, Francesco Amara, emigrato a Modena, nel  2000 , con tutta la famiglia. Soffre di nostalgia e ama tanto la sua città d’origine che vorrebbe rivederla come un tempo, quando ci si incontrava con gli amici sulla strada principale o in Piazza Duomo. Non c’era alcuna necessità di dare un appuntamento preciso. La sera precedente, ci si salutava  con la certezza che l’indomani l’incontro sarebbe avvenuto  in  uno di quei due luoghi canonici, i quali, infatti, ogni sera erano pieni di gente, di giovani e giovanissimi soprattutto. Spesso, molti giovani stazionavano nei pressi di un certo bar, in piedi,  e facevano capannelli che, a volte, disturbavano, tanto erano folti, fino a una certa ora. Già all’epoca del giovane Amara erano ormai lontani i tempi in cui anche i viali dei giardini pubblici erano pieni di gente: ci si andava anche per vedere facce nuove, per  farsi colpire dalle frecce di Cupido, tanto che quello principale era chiamato il viale dei matrimoni. Oggi non solo i giardini pubblici sono deserti e degradati, ma , anche la via ”mastra”, nel tratto fa Colombo e Via Roma, il tratto del passeggio, ormai sembra una via da coprifuoco. In Piazza Duomo  pochi “resistenti” rimangono  a perpetuare un ricordo. Il ricordo è stata la molla che ha spinto Francesco Amara  ad attivare un gruppo in una  delle reti informatiche  oggi più diffuse, Facebook, dove ognuno può dialogare con gli altri a distanza, stando seduti comodamente a casa propria, condividendo foto, video  e riflessioni.

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NASCE L’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA “ZERO WASTE SICILIA”

DSCN5444rifBAGHERIA – A Bagheria, presso Villa Cattolica, Il 26 Aprile 2014 è stata costituita la nuova associazione ambientalista Zero Waste Sicilia. L’associazione si ispira ai principi della Strategia Rifiuti Zero 2020 di Paul Connett. Fra le principali finalità statutarie vi sono: promuovere il recupero delle materie prime da tutte le tipologie di rifiuti; la riduzione ed il risparmio dei consumi, sia delle materie prime, che dell’energia a favore del riuso, del riciclo e del recupero; il progressivo abbandono dell’utilizzo delle discariche e dell’incenerimento; la disincentivazione della produzione dei materiali non riciclabili a favore di quelli riciclabili e l’abbandono della produzione di energia elettrica e/o termica attraverso la combustione a favore delle vere fonti rinnovabili.  I soci singoli e le associazioni costituenti, fra cui esponenti di tantissimi movimenti (Forum siciliano dell’Acqua e dei Beni Comuni, No MUOS, No TRIV, No PONTE, CEPES, Rete Rifiuti Zero Sicilia, ecc.) hanno già fattivamente collaborato alla raccolta di 87000 firme per la legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero: verso una vera società sostenibile” – attualmente in commissione ambiente alla camera – in collaborazione col Movimento Legge Rifiuti Zero. In accordo con questo, nelle prossime attività si prevede il lancio anche in Sicilia delle quattro campagne nazionali seguenti: Compostiamoci Bene, per rilanciare il compostaggio domestico, di comunità ed impiantistico, della frazione organica, per restituire alla terra risorse che le preleviamo e combattere la desertificazione;

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