PRESENTATO PRESSO L’ ISTITUTO SCOLASTICO A. RUIZ DI AUGUSTA, IL NUOVO LIBRO DELL UNITRE, DAL TITOLO “CARISSIMI NONNO DI DOMANI, NOI, RAGAZZI DI IERI”

copertina libro x inviare mailAUGUSTA – Grande partecipazione di pubblico, oggi pomeriggio, allo spettacolo tenutosi per la presentazione del libro “CARISSIMI NONNO DI DOMANI, NOI, RAGAZZI DI IERI” presso l’aula magna dell’ istituto scolastico Angelo Ruiz di Augusta, alla presenza dell’ Emerito Arcivescovo Metropolita di Siracusa, S.E. Giuseppe Costanzo e del Rettore del Santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa, Rev.  Luca Saraceno.  L’autrice, Franca Morana Caramagno, moglie del dott. Giuseppe Caramagno, presidente dell’Associazione UNITRE Augusta, la stessa Associazione che ha ideato e raccolto le “esperienze” che vengono narrate nelle 280 pagine del testo, tiene a precisare:  l’idea del progetto non è nata dalla sola fantasia, bensì dal cuore, intorno al quale bussano tanti colpi, entrano tanti segni, invadono i sentimenti e spesso ci lasciano impotenti ed … amareggiati. Oggi tutti assistiamo e viviamo in una società che pare abbia dimenticato, quasi calpestate, tante priorità. In verità ci è facile lamentarci perché, noi di quella generazione, avvertiamo le differenze e sentiamo la mancanza di quelle certezze che ci facevano compagnia, ci incoraggiavano, ci ammonivano e ci facevano  sperare.  L’idea di guardare la nostra Unitre come una grande famiglia che abita in una grande casa, mi è sembrata idonea perché rispecchia la realtà. Infatti da anni, presso la nostra Associazione, transitano docenti, ospiti, amici, soci e giovani, da poterci definire una Foto0230famiglia allargata.  Il cuore del progetto, non è tanto l’accoglienza di queste realtà sociali, quanto il voler lanciare dei ponticelli che uniscano le due sponde opposte ma parallele: noi vecchia generazione “ragazzi di ieri” e i giovani nuova vita “nonni di domani”. Ed è così nata l’impostazione del libro dal titolo: “Carissimi nonni di domani, noi, ragazzi di ieri …”. Ad una prima impressione questo titolo potrebbe sembrare una lettera indirizzata ad alcuni, invece è ben altro. L’immagine del progetto è quella di una grande abitazione in cui alloggia una grande famiglia: l’Unitre di Augusta.  In essa abitano: i soci Unitre che sono i padroni di casa e stanno nella stanza da pranzo con cucina cioè nel cuore della casa; all’ingresso stanno i nostri docenti che sono i parenti più vicini e i benvenuti; nella stanza degli ospiti stanno gli amici esterni; nel salotto degli amici sono accolti i club service; nel salottino privato, c’è una sorpresa; nel pianerottolo accanto ci sono i  giovani, i nostri nonni di domani, che bussano; fuori c’è il terrazzino fiorito che contiene poesie inedite dei nostri soci che profumano come fiori a primavera.

Foto0235Ogni pagina, è non solo un affresco di vita, bensì un quadro di una società forse ormai lontana che pur con tante carenze, ancora oggi la si custodisce come bene prezioso perché i frutti sono maturati nel tempo, ci hanno aiutato, sorretto ed anche sfamati. Un “ragazzo di ieri” ti scrive: “ non avevamo niente, ma possedevo tanto … “I nostri desideri nascevano nella nostra fantasia e ci bastavano in attesa di qualche nuovo giorno …. “nella mia famiglia si mangiava la carne una volta a settimana, la domenica…. “era la solidarietà che ci spingeva a guardarci intorno per aiutare chi stava un passo indietro .. Ed ancora … “la domenica era sacra anche con un semplice bicchiere di orzata fresca e quella bella coscia di pollo anche se voleva 4 ore di cottura, consacrava la festa tanto attesa … “ non ricordo di avere avuto giocattoli, né alcuna libertà di andare o di fare, ma sicuramente ero serena, felice nel mio niente perché ero circondata da tanto amore nella mia famiglia … Credo che nella stanza da pranzo, la Foto0232più affollata, tutti noi ci possiamo rimirare, e confermare quei vissuti come se ci appartenessero da vicino, e se affiora un denominatore comune, significa che quella era la società che ci ha visti nascere, crescere e … correre. La ricerca degli ospiti accolti nella stanza apposita, il salotto degli amici con i club service, è stata voluta per tracciare, volti nuovi e riportare una umanità variegata con i propri vissuti che pur nelle differenze confluiscono in una sola direzione: vivere per amare e amare per vivere. In queste stanze – capitolo, si susseguono alcune testimonianze insolite e particolari per i contenuti e per la sincerità con cui si presentano e si firmano. Nel salottino privato sono racchiuse alcune perle preziose da scoprire … Un discorso diverso merita il capitolo dei giovani: “Il pianerottolo: i nonni di domani bussano”. Credo sia stata buona cosa coinvolgerli nel nostro progetto perché i giovani, contrariamente ai luoghi comuni, sono meravigliosi. Essi possiedono una carica interiore mascherata ma ricca, densa ma da stupore, per cui questa esperienza  è  edificante. Questi giovani, entrati a casa nostra, hanno portato una ventata di freschezza, di aria nuova, pur con le acute provocazioni che tradiscono le loro paure, incertezze, dubbi, e tante, tante delusioni. Le loro pagine sono lezioni di vita per noi adulti, che ci riteniamo educatori ma poco testimoni, e quando scivoliamo nella critica gratuita è bene ricordare il famoso detto: “ non si finisce mai di imparare” e “scagli la prima pietra chi non ha sbagliato”.  Noi, “ragazzi di ieri” a chi aspettiamo per rimboccarci le maniche, sporcarci le mani e lavorare accanto a questi nostri giovani a cui abbiamo rubato il sole del domani. Solo la cordata fa scalare la montagna, mentre i singoli, forse perdono l’orientamento, si scoraggiano e rischiano di non essere visti e sentiti. Dalle loro testimonianze emergono tante grida di allarme, tanti SOS, perché essi sono i primi ad avvertire un certo sfacelo sociale, una ipocrisia diffusa e ci chiedono di interessarci  non solo ad una certa moda  o a certe regole superficiali, bensì di essere ascoltati nelle loro esperienze, scoperte, emozioni, delusioni, vittorie, sconfitte; vorrebbero essere aiutati a spazzare tanto fango, e ripulire quegli ambienti che dirigono il nostro quotidiano e il futuro di ogni generazione.  Nella nostra Casa – Unitre anche i docenti ci hanno aperto il loro cassetto dei ricordi e si sono raccontati traendo da fatti e circostanze con il senno del poi, quei messaggi positivi validi per tutti. Restiamo grati a tutti per la collaborazione affettuosa e familiare e ci auguriamo di averli sempre accanto per regalarci parte del loro tempo e del loro sapere. E per abbellire la nostra “casa”, tre nostri amici, dotati di talento artistico, ci hanno tratteggiato dei disegni inediti inerenti ad alcuni racconti. Essi sono: il nostro socio Pippo Agrillo, la nostra docente Tania Ghirlanda e un’amica, Guendalina Sciascia. Un altro valido e insostituibile aiuto, mi è stato regalato da una persona speciale: il primo correttore delle bozze: il nostro socio Ugo Passanisi che con certosina pazienza e padronanza linguistica, ha corretto nella forma ogni racconto. Sappiamo che ogni generazione ha bisogno di quella precedente e noi adulti oggi e ragazzi di ieri, siamo debitori nei confronti di chi verrà dopo. Infatti per legge di natura, noi proseguiamo il lavoro di altri che hanno già fatto la loro parte, e guai quando si distrugge il “meglio di prima”. Questa catena non dovrebbe interrompersi, per non creare certi spaccati di società negativi che non concorrono alla costruzione lenta ma continua di quel famoso mondo migliore a cui tutti auspichiamo. Coraggio, “noi ragazzi di ieri”, siamo qui bisognosi come voi “nonni di domani”, di continuare a sognare un mondo nuovo in cui abolire la corruzione, le violenze, i soprusi, i latrocini, i senza scrupoli… ecc, ecc. ognuno sa quanto è lunga questa lista. Vorrei augurarmi che questa pubblicazione non manchi nelle nostre case per poterla sfogliare ogni tanto, rivederne qualche pagina e lasciarla leggere anche ai bambini delle elementari per consegnare loro un quadro di ieri di tanti colori,  ma sempre valido e ben composto”.

Franca Morana Caramagno

PRESENTATO PRESSO L’ ISTITUTO SCOLASTICO A. RUIZ DI AUGUSTA, IL NUOVO LIBRO DELL UNITRE, DAL TITOLO “CARISSIMI NONNO DI DOMANI, NOI, RAGAZZI DI IERI”ultima modifica: 2014-03-15T22:09:53+01:00da leodar1
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