Archivi giornalieri: 29 novembre 2013
AUGUSTA/INIZIA “L’ERA” PRISUTTO IN CHIESA MADRE
AUGUSTA. Dalle ore 21°° di giovedì 28 novembre l’augustano Palmiro Prisutto, dopo circa vent’anni di servizio a Brùcoli, quale parroco dell’unica parrocchia dedicata a San Nicola di Bari, è ufficialmente il nuovo parroco della Chiesa Madre di Augusta e, di conseguenza, arciprete. Succede al 74enne Gaetano Incardona, originario di Buccheri, attualmente sub iudice. Poco dopo gli arresti di Incardona, ai domiciliari per via dell’età, l’arcivescovo Pappalardo aveva nominato un amministratore straordinario e solo dopo qualche mese ha scelto Prisutto quale nuovo parroco. Incardona era succeduto a don Matteo Pino, nativo di Francofonte, parroco della Chiesa Madre per un trentennio, mentre Incardona lo è stato per sei anni. Don Matteo era presente alla cerimonia solenne del 28 novembre. Incardona non poteva esserlo perché dalla magistratura aretusea è stato colpito dal divieto di mettere piede sul territorio del Comune di Augusta. Palmiro Prisutto è ufficialmente parroco dalle 21 del 28 perché a quell’ora ha firmato il decreto di accettazione dell’incarico, letto solennemente e coram populo, poco dopo l’inizio della lunga cerimonia d’insediamento, avviatasi puntualmente alle 19°°, com’era previsto, anche se tutte le confraternite cittadine sono state invitate a presentarsi alle 18,30. La cerimonia è durata due ore, con canti diretti da Anna Saia. Alla fine il nuovo parroco ha ringraziato il vescovo Pappalardo affermando: “I titoli sono una cosa, la realtà un’altra. Non mi metterò certo a controllare l’operato dei miei confratelli, con cui cercherò di condividere le responsabilità”.
Giorgio Càsole
FLASH CRONACA
34ENNE ARRESTATO PERCHE’ MINACCIAVA I GENITORI
AUGUSTA. Il trentaquattrenne Santo Ruma, augustano residente a Villasmundo, è stato tratto in arresto dai carabinieri di Villasmundo per una serie di atti persecutori nei confronti dei suoi genitori. Secondo i militari, alla base ci sarebbero gravi e ripetute minacce per ottenere in cambio denaro e autovettura. Nei primi giorni del mese di novembre, il padre stanco di subire, aveva denunciato ai militari l’insopportabile situazione venutasi a creare con le pretese minacciose del figlio. In quell’occasione il giovane venne arrestato. La tranquillità familiare è durata poco tanto che, ritornato in libertà, Ruma è tornato ancora una volta a minacciare i genitori. Denunciato dagli stessi, i carabinieri, lo hanno ammesso agli arresti domiciliari.
C. C
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TOPO D’APPARTAMENTO TORNA SUBITO LIBERO
AUGUSTA. Rimesso in libertà a tempi di primato il 28enne catanese S. Salvatore, considerato “topo” d’appartamento, sorpreso la mattina di martedì 26,na in un’abitazione di via Marina Levante, in Augusta-isola, centro storico. Salvatore S. è già noto alle forze di polizia per precedenti reati. Il giudice del tribunale di Siracusa ha convalidato l’accusa per il reato di furt e il processo sarà celebrato successivamente. Gli agenti del Commissariato della polizia di Stato sono intervenuti su segnalazione di residenti nella via e hanno sorpreso il ladro in flagranza di reato. L’uomo si era introdotto, da una finestra che aveva forzato, in un’abitazione a piano terra. L’arrivo della volante della polizia l’ha colto di sorpresa e ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato, come in un film poliziesco. Da qualche tempo i cittadini lamentano una serie di furti in abitazioni del centro storico e nelle zone residenziali del quartiere MonteTauto. Tra i furti anche numerose denunce riguardano la sparizione di scooter e di biciclette.
C. C.
SAI 8 FALLITA! LO HA CONFERMATO IL TRIBUNALE DI SIRACUSA
La sezione fallimentare del tribunale di Siracusa ha depositato la sentenza di accoglimento della tesi avanzata dai pubblici ministeri Marco Bisogni e Delia Boschetto, che avevano avanzato istanza di fallimento della SAI 8, la società che gestisce il servizio idrico e continua a inviare bollette per il consumo dell’acqua, senz’averne più titolo, come più volte sostenuto dalle nostre interviste dai nostri video.. I pubblici ministeri hanno sostenuto che la SAI 8 non aveva più i requisiti necessari per proseguire la gestione del servizio. La Procura della Repubblica aveva riscontrato e stigmatizzato alcune inadempienze economiche e gestionali, evidenziando la difficile situazione finanziaria di una società non ritenuta in grado di gestire il servizio. Continua a leggere