IL MEDICO AUGUSTANO SEBASTIANO LAUDANI TROVATO SENZA VITA A BORDO DEL PATTUGLIATORE VEGA DELLA MARINA MILITARE

LAUDANI.jpg“Martedì 22 scorso, a bordo del pattugliatore Vega della Marina Militare, impegnato nel Canale di Sicilia nell’ Operazione Mare Nostrum, è stato rinvenuto nel proprio alloggio il corpo senza vita del medico di bordo, tenente di vascello Sebastiano Laudani, 49 anni, di Augusta, a bordo per un periodo  di ferma provvisoria.  Sono in corso accertamenti per determinare le cause del decesso, riconducibili a un probabile malore. Il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, esprime il più sentito cordoglio a nome di tutta la Marina Militare.” Fino a qui lo scarno comunicato dell’Ufficio pubbliche relazioni della Marina Militare, diffuso in campo nazionale. Anche il ministro della Difesa, Mauro, ha espresso il proprio cordoglio con queste parole: un “dolorosissimo momento. A nome delle Forze Armate e mio personale – scrive nel messaggio – partecipo con profonda commozione al grave lutto che ha colpito la vostra famiglia negli affetti piu’ cari. Vogliate accogliere l’espressione delle mie piu’ sentite condoglianze”. Ha suscitato immediata commozione la notizia della morte repentina del medico, molto conosciuto in città per aver prestato servizio al Pronto Soccorso dell’ospedale Muscatello. I solenni funerali sono stati celebrati, davanti a una gran folla,  stamani,  24 ottobre, nella chiesa di Cristo Re, dei padri cappuccini, presenti  i rappresentanti del comando di Marisicilia.  La messa funebre è stata officiata dal cappellano militare Nicola Minervini. E’ stato intonato il silenzio d’ordinanza, davanti a una folla commossa, mentre presentava le armi  il picchetto  d’onore, composto dagli uomini di Comforpat (le forze di pattugliamento, di cui ha fatto temporaneamente parte lo scomparso Laudani).

Diletta Càsole

ALL’OPERAZIONE MARE NOSTRUM DELLA MARINA MILITARE, SI AGGIUNGONO I TEAM SPECIALISTICI DELL’IMMIGRAZIOENE E DELLA POLIZIA DI STATO

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LAMPEDUSA – 22 ottobre mattina: in prossimità dell’isola di Lampedusa sono imbarcati a bordo della nave anfibia San Marco, sede del comando del dispositivo umanitario “Mare Nostrum”, 30 rappresentanti del Dipartimento Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere e 6 mediatori culturali.  Sempre nella stessa giornata, è avvenuto il trasbordo di parte dei team specialisti del Dipartimento Pubblica Sicurezza sulle altre navi della Marina Militare del gruppo navale “Mare Nostrum”.  L’attività, nello spirito di collaborazione tra i diversi Dicasteri, permetterà al dispositivo navale della Marina Militare di potenziare le proprie capacità e svolgere in maniera più agevole le procedure di identificazione dei migranti eventualmente soccorsi. 

L’AUGUSTANO ANDREA BRUNO IN INDONESIA: “BASTA UN NULLA E TI MASSACRANO DI BOTTE”

bruno.jpgGIACARTA/INDONESIA Quello che ho visto a Giacarta mi ha raccapricciato. Nella vita ho dormito nelle favelas latino americane, viaggiato in Giorgia durante la guerra a Gori con i profughi, viaggiato nella giungla.. ma non ero mai stato impressionato come in questa città. Alloggio in un hotel nei pressi della stazione principale (Kota), e mi viene comodo usare il treno, salgo sul vagone e vengo subito intimato di uscire.. Non  sapevo che vi fossero vagoni riservati per le sole donne, ok, lo trovo giustissimo.. Ora alcune donne emancipate che mi seguono storceranno il naso, ma io dopo aver viaggiato una vita sono tra quelli fermamente convinti che l’uomo e donna nella società devono avere ruoli differenti e trattamenti differenti, ok ma non è di questo che voglio discutere, ora sono in una camera di hotel, con il condizionatore.. un lusso, oserei dire qui in Indonesia “uno maledettamente fortunato”.. ok, ritengo che ci siano tra uomo e donna differenze sociali, ma fermamente non ritengo plausibile che vi siano differenze tra il ricco e il povero, questo no, e vi introdurrò in questa brutta storia incominciando a descrivere lo scenario: lo scenario, siamo in campagna, recintati da un reticolato e mura che ci proteggono, mangiamo e facciamo finta di nulla, intanto il reticolato è curato a vista da uomini che con fucili a pompa e bombe a mano tengono distanti gli zombi che stanno fuori e a tutti i costi cercano di entrare. Questo, con una metafora è esattamente Giacarta con le sue piccole zone di benessere e fuori milioni di individui senza nulla, nemmeno un vestito, ragazzine di 12 anni sporche come il catrame con uno e due fogli in braccio.. 

La polizia usa metodi brutali per tenere a freno la massa, se hai un bell’aspetto, allora sei un privilegiato, ti stendono il tappetino rosso, se sei povero non sei nessuno, la polizia non ha la pistola ma il coltello per non sprecare pallottole, poliziotti presi dalla giungla del Borneo, che non sanno ne leggere e né scrivere, freddi, impassibili.. se paragonati ai temibili OMON dei gruppi antisommossa russi, questi sono di ghiaccio, ti ammazzano solo perché puzzi.. basta un nulla e ti massacrano di botte. Con me in stazione sono stati gentilissimi, mi hanno offerto un caffè, anche una ragazza che non raggiungeva la maggiore età, ma io sono di sani principi, e rifiuto tutto quello che non mi compete. Oggi ho visitato negozi bellissimi, super protetti, ma vuoti perchè a Giacarta i posti per noi potrebbero sembrare normali, per la grande quantità della gente sono per super ricchi, la massa non ha nemmeno gli occhi per piangere… e prendono d’assalto chiunque possa in qualche modo avere dei soldi. Giunta l’ora di rientrare vado per prendere il treno che porta a Kota Jakarta, rimango inorridito, la polizza che prende a bastonate i passeggeri, senza pietà, ad uno hanno spaccato i denti.. basta il solo sospetto, di essere “portoghesi” (viaggiare senza il biglietto).. un semplice sospetto e ti massacrano di botte senza nemmeno verificate se hai un titolo di viaggio valido, giù botte con una freddezza e decisione impressionante, un trattamento che nessuno normale sarebbe in grado di riversare nemmeno nei confronti di un animale. La polizia tratta la gente peggio delle bestie… La cosa mi ha sconvolto, forse non so se ho fatto bene a parlarne.. mah, mi ha sconvolto non la brutalità in se stessa, ma i privilegi del “ricco” e la discriminazione della gente comune che qui è povera. Questa discriminazione vi è anche in Italia, il Nano-Malefico non è trattato come la gente comune.. Non so, la cosa non mi fa dormire, preferisco riflettere.

  Andrea Bruno

TROVATO CORPO SENZA VITA A BORDO DEL PATTUGLIATORE VEGA DELLA MARINA MILITARE


pattugliatore-Vega-della-Marina-Militare-300x224.jpgMartedì 22 scorso, a bordo del pattugliatore Vega della Marina Militare, impegnato nel Canale di Sicilia nell’ Operazione Mare Nostrum, è stato rinvenuto nel proprio alloggio il corpo senza vita del medico di bordo, tenente di vascello Sebastiano Laudani. 
Sono in corso accertamenti per determinare le cause del decesso, riconducibili ad un probabile malore. I familiari sono stati informati dell’accaduto. Il Capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi esprime il più sentito cordoglio a nome di tutta la Marina Militare. 

In teatro torna “Comics”, irresistibile concentrato di umorismo e satira

theatre-mask.jpgCATANIA – Arrivano i fuoriclasse della risata. Battute fulminanti, umorismo irresistibile, satira al fulmicotone. Tutto è pronto per la ventunesima edizione di Comics, autentico concentrato di arguzia e divertimento. Ad organizzare sinergicamente la fortunata rassegna sono l’associazione culturale Ecco Godot (che l’ha ideata e promuove fin dal 1992) e il Teatro Stabile di Catania, nella cui programmazione Comics è presente a pieno titolo già da due stagioni. E visto il crescente successo dei cartelloni, per la prima volta l’inaugurazione avverrà nella capiente sala del Teatro Verga e vedrà alla ribalta, per il secondo anno consecutivo, il gettonatissimo Sergio Vespertino (15 e 16 novembre). Quindi Comics tornerà come di consueto al Teatro Musco, sul cui palcoscenico si succederanno Leonardo Manera in “L’Ottimista” (5 e 6 dicembre), Daniele Raco in The Raco horror picture show (21 e 22 febbraio), Debora Villa in “Donne che corrono dietro ai lupi” (14 e 15 marzo) e Paolo Macedonio in “Un fulmine a ciel sereno” (11 e 12 aprile). «L’inserimento di Comics nel programma dello Stabile – evidenzia il direttore Giuseppe Dipasquale – rientra in una visione più ampia e articolata. Vogliamo essere la casa del teatro, di tutto il teatro, e la comicità di alto livello vanta e merita spazi adeguati. Tanto più in tempo di crisi, come abbiamo avuto diverse volte modo di sottolineare. Divertire con intelligente leggerezza lo spettatore è un modo infallibile per gratificarne l’umore, stimolare la sua riflessione toccando la corda dell’ironia. E proprio l’accurata selezione di nomi e proposte è alla base del riscontro di Comics, che cresce di edizione in edizione nei consensi del pubblico e della critica». 

Buona parte del merito è da ascrivere alle scelte e alla tenacia di Marco Vinci, fondatore e direttore artistico di Ecco Godot, che propone variegate voci fuori dal coro, come vuole l’autentica comicità, con un occhio attento al riscontro teatrale come all’audience televisiva. «Comics – evidenzia Vinci – si conferma così l’appuntamento di sempre, immancabile per alcuni, occasionale per altri. D’accordo con il direttore dello Stabile, l’avvio della rassegna sarà al Verga, per poi ritornare a “casa” – al Teatro Angelo Musco – a partire dal secondo appuntamento. Un premio? Chissà, io farò di tutto per onorare un luogo artisticamente “sacro”. L’importanza dell’apertura mi ha convinto ad affidarmi nuovamente al palermitano Vespertino, una conferma, dopo il successo della scorsa edizione. Sergio torna con il nuovo spettacolo “Il Signor Vattelappesca”, accompagnato ancora dal suo fedele compagno di palcoscenico, Pierpaolo Petta, autore delle musiche. Il secondo appuntamento sarà con Leonardo Manera, decano di Zelig, che sceglie di lasciare a casa i personaggi che lo hanno reso noto al pubblico televisivo. Prendendo spunto dal “Candido” di Voltaire, creerà infatti un immaginario ponte tra il XVIII secolo e la nostra epoca, e con profonda leggerezza farà luce sugli abusi di potere di ora e di allora».  Dopo la pausa di gennaio, la rassegna riprenderà in febbraio con presenze altrettanto interessanti. «Il terzo appuntamento, sempre in area Zelig, sarà dedicato ad un filone fortunato, cominciato alcuni anni fa: la comicità genovese. Infatti dopo Antonio Ornano e Maurizio Lastrico, verrà Daniele Raco, il padre artistico dei comici genovesi. Il quarto appuntamento è dedicato a un’attrice graffiante, a mio avviso, tra le comiche di Zelig, la più incisiva e divertente insieme a Lella Costa, l’alter ego di Dario Cassini: Debora Villa. Se con Dario abbiamo riso delle follie e delle manie delle donne, prepariamoci al peggio, e ora di pagare il conto! Infine chiudiamo, tornando in Sicilia, con lo straordinario artista agrigentino Paolo Macedonio. Inscindibilmente attore e comico insieme, con le sue tante maschere sarà davvero capace di sorprenderci». Le rappresentazioni avranno inizio alle ore 21. Costi abbonamenti: intero: €85 per i turni A e C; €90 per il turno B; ridotto universitari €45, ridotto aziendale €75. Ingresso singolo spettacolo: intero €20; ridotto €18. Info: Associazione Culturale “Ecco Godot”

Caterina Rita Andò