ESCLUSIVO / IL TAR DEL LAZIO RESPINGE IL RICORSO DEI 7 EX CONSIGLIERI COMUNALI

Immagine 011.jpgAUGUSTA. Gli ex consiglieri comunali Roberto Conti, Silvia Belfiore, Giulio Morello, Salvatore Ponzio, Agata Sortino, Francesco Sessa e Giuseppe Ramaci, rappresentati e difesi dagli avvocati Scuderi e Luca, non sono stati accontentati dal TAR del Lazio, cui avevano presentato ricorso contro  il Ministero degli Interni e per il decreto del 7 marzo scorso che ha provocato lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, l’annullamento delle elezioni amministrative e l’insediamento di una commissione straordinaria, composta dal prefetto Librizzi, che riveste le funzioni di sindaco, dal viceprefetto Cocciufa, che svolge le funzioni riservate alla Giunta, (entrambe donne), e dal funzionario Puglisi, in luogo del consiglio comunale, una triade che dovrebbe restare in carica per almeno diciotto mesi. Il Ministero degli Interni è difeso dall’Avvocatura dello Stato. Il sindaco pro tempore, Librizzi,  non si è presentato in giudizio. I sette ex consiglieri chiedevano l’immediato annullamento del decreto, ma il TAR ha deciso in modo diverso e ha fissato la prima udienza per il 9 aprile del prossimo anno, cioè quando la triade commissariale avrà già maturato  oltre un anno di amministrazione. Questa è la motivazione contenuta nell’ordinanza del TAR pronunciata mercoledì  19 giugno e depositata venerdì 21 giugno scorso: “Considerato  che il provvedimento di scioglimento dell’Ente, per ingerenza della criminalità organizzata mafiosa (presuntivamente, il clan Nardo di Lentini), è intervenuto poche settimane prima dalla conclusione naturale della consiliatura, sicché il pregiudizio per i ricorrenti – tutti consiglieri del Comune di Augusta, e dunque ormai comunque cessati dal mandato – appare, allo stato, piuttosto di natura morale che correlato alla lesione del loro ius ad officium, e dunque riparabile per tale soltanto all’esito del giudizio di merito; che, ciò posto, secondo l’istanza verbale formulata dal difensore dei ricorrenti nel corso dell’udienza camerale, va ordinato all’Amministrazione dell’interno di produrre gli atti fondanti la relazione del Ministro, con la quale è stato richiesto al Presidente della Repubblica lo scioglimento in questione, e così, in particolare, la relazione del prefetto di Siracusa 7 dicembre 2012, la relazione – o le relazioni – della commissione d’indagine nominata dal prefetto il precedente 29 agosto, nonché la relativa documentazione allegata;che la documentazione suddetta andrà trasmessa alla segreteria della I Sezione del T.A.R. per il Lazio, entro sessanta giorni dalla comunicazione in via amministrativa della presente decisione, in copia conforme cartacea, all’interno di un plico sigillato, a garantirne la riservatezza, e accompagnato da elenco completo; in ulteriori tre copie cartacee semplici – con gli stessi indicati accorgimenti – ovvero, per queste ultime, alternativamente su supporto digitalizzato in formato pdf o equivalente; che le spese vive per la formazione della documentazione predetta, debitamente documentate, ex artt. 63, II comma, e 210 c.p.c., andranno anticipate dalle parti ricorrenti, previa comunicazione del loro importo al difensore presso il domicilio eletto;che pare comunque opportuno fissare fin d’ora per il giorno 9 aprile 2014 l’udienza pubblica per la discussione del ricorso in epigrafe. Per questi motivi, Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima), definitivamente pronunciando nella presente fase:a) rigetta l’istanza cautelare;b) dispone gli adempimenti istruttori in premesse;c) fissa per discussione nel merito del ricorso la pubblica udienza del 9 aprile 2014.Così deciso in Roma nella camera di consiglio addì 19 giugno 2013 con l’intervento dei signori magistrati: Calogero Piscitello, presidente, Angelo Gabbricci, consigliere  estensore, Alessandro Tomassetti, consigliere.”.Quest’ordinanza fa intuire chiaramente che il TAR del Lazio potrà, eventualmente, dare soltanto ai ricorrenti una sorta di soddisfazione morale. Se ne riparlerà, dunque, il  9 aprile del prossimo anno.

 

    Giorgio Càsole

 

AUGUSTA/ NUOVA REALTA’ SPORTIVA: LA SCHERMA

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AUGUSTA. E’ nata una stella? Oggi è difficile rispondere, è però certa la presenza di una nuova realtà sportiva nella nostra città: la neonata Società scherma Augusta, che è stata fondata dal maestro Gianni Cannata. Originario di Augusta, si è formato e appassionato alla nobile arte delle lame alla la scuola di Modica,  dalla quale proviene anche l’oro olimpico Londra 2012 per il fioretto a squadre maschile: Giorgio Avola. Il maestro di Avola, Eugenio Migliori, è stato anche maestro di Gianni Cannata. Dal mese di gennaio 2013,alcune ragazze e ragazzi augustani hanno cominciato a familiarizzare con la pedana, gli assalti e le stoccate, prima a mo’ di gioco con le spade in plastica, per poi entrare nelle categorie “esordienti” e “prime lame”, ovvero chi brandisce per la prima volta una spada regolamentare. Il battesimo del fuoco per questi giovani schermidori è avvenuto domenica 16 giugno alla “festa della scherma” organizzata proprio per coloro i quali, come loro, da poco tempo si sono avvicinati a questa disciplina dalla sezione regionale della Federazione Italiana Scherma nel palazzetto, dedicato agli assalti, della società di scherma acese a Linera. I nostri giovanissimi atleti si sono distinti non solo per gli ottimi risultati raggiunti, ma soprattutto per la massima compostezza, il grande garbo e il fair play dimostrati in pedana. Perché l’aspetto peculiare di questo sport è l’autodisciplina e il rispetto assoluto dell’avversario, nonché dell’arbitro, a entrambi si stringe la mano alla fine di ogni incontro. Tutto questo è stato interiorizzato benissimo dai nostri ragazzi con grande soddisfazione del maestro. Bisogna anche sottolineare che, solo dopo pochi mesi di allenamento, i piccoli megaresi si sono distinti non solo per l’atteggiamento tenuto durante gli scontri ma anche per i piazzamenti di tutto rispetto: Giuseppe di Tommaso secondo posto nella spada maschile, Veronica Paci e Carolina Pappalardo rispettivamente seconda e terza nella spada femminile, Giuseppe Catalano e Valentina Di Mauro quarti nella spada maschile e femminile. Sveva De Filippo, Giuliano La Ferla, Valerio Lamari e Attilio Tringali piazzati nei primi otto sempre per la spada.  La federazione siciliana ha premiato durante la manifestazione gli atleti siciliani che si sono distinti nelle gare nazionali e internazionali tra cui l’olimpionica Rossella Fiammingo di Acireale. Un premio speciale della federazione l’ha meritato la lodevole iniziativa  del maestro Cannata di fondare questa nuova società schermistica ad Augusta. Inutile sottolineare l’importante opportunità, offerta ai nostri giovani, di praticare uno sport così altamente formativo, dove l’aspetto etico viene prima di quello agonistico.

Zaira Lipari

L’ESORDIO NELLA SCRITTURA DEL REGISTA MIMMO CALOPRESTI CON L’AUTOBIOGRAFICO “IO E L’AVVOCATO”

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CATANIA – Rimane in Mimmo Calopresti il dolore forte di non essere riuscito a salvare un amico. E ha usato – lui, uomo di cinema – non la pellicola ma la pagina scritta come elemento risolutivo di quell’ossessione. Il vibrante conflitto, fisico e psicologico, si è sciolto nella staticità del foglio, approdando a un grande affresco, duro e coinvolgente, di cinquant’anni della nostra storia. Pluripremiato regista, da “La parola amore esiste” a “L’abbuffata”, ma anche documentarista e attore, in prima linea sulle questioni sociali, Calopresti accantona per un attimo la macchina da presa ed esordisce con il romanzo in buona parte autobiografico “Io e l’Avvocato-Storia dei nostri padri”, edito in questo 2013 per i tipi Mondadori. Un’opera prima che, a ben vedere, è perfettamente coerente con la filmografia dell’artista, grazie a una narrazione tutta giocata tra tanti parallelismi e un chiasmo, ambientata in quella “Torino Felix” anni ’60 dove, in pieno boom industriale, si costruivano speranze e si calamitavano illusioni. Chi sia quell’enigmatico “Avvocato” è palese sin dal titolo.

 

E al pubblico catanese lo presenterà lo stesso autore, lunedì 24 giugno alle ore 21, nella spettacolare corte barocca del Palazzo Platamone, intitolata all’attrice Mariella Lo Giudice. Calopresti sarà infatti il secondo ospite di “LibrinScena”, la rassegna di novità editoriali che il Teatro Stabile di Catania dedica al mondo della letteratura, della narrativa e del giornalismo. Lo Stabile etneo, con questa e altre iniziative, si apre così oltre la prosa ad ampi orizzonti di confronto e approfondimento con i diversi linguaggi dell’arte, proponendosi a 360 gradi come un vero e proprio istituto di cultura, secondo la linea progettuale tracciata dal direttore Giuseppe Dipasquale. La nuova edizione di “LibrinScena”, alla cui cura ha collaborato Ornella Sgroi, è sostenuta dal prezioso contributo dello Sheraton Catania Hotel. A condurre l’incontro con Mimmo Calopresti sarà la giornalista Maria Lombardo, firma di spicco della critica cinematografica.  Il regista, di origini calabresi, ripercorrerà in chiave personale la contrapposizione, all’ombra della Mole Antonelliana, tra la classe proletaria e il mondo imprenditoriale, sviluppata attraverso la storia di due famiglie. Opposti, sono, infatti, Emilio e Gianni: il primo resta l’operaio, il secondo il padrone, erede dell’immenso impero Agnelli. E opposti sono i rispettivi figli: Micco s’iscrive all’università e diviene prima professore e poi regista di successo, mentre Edoardo, sfortunato e fragile, imbocca un cammino di fallimenti e disillusioni. I due, però, si sfiorano: su richiesta di don Luigi Ciotti, Micco proverà a essergli amico, ma niente e nessuno saranno in grado di sottrarlo al suo tragico epilogo. Il titolo, poi, sintetizza e la dicotomia della struttura e il cuore pulsante del racconto, che nasce da una storia di povertà, paradigmatica del profondo Sud; con un sapiente montaggio alternato, si confondono gli eventi storici, le invenzioni romanzesche e le suggestioni autobiografiche, richiamando la morbida memoria che rinvia all’infanzia, a quei sapori, a quei toni, alle sfumature della Calabria natia. “Io e l’Avvocato”, insomma, è anche storia di emigrazione, come ce ne sono tante nel Meridione. E grande è l’attenzione del calabrese per il tema, già trattato nel lungometraggio, “Preferisco il rumore del mare” del 2000 (il cui titolo riprende un verso del poeta Dino Campana) che vantava la performance di un superlativo Silvio Orlando. Anche la Fiat è elemento ben saldato nell’immaginario artistico dell’autore. «Mi ero messo a studiare con furia – scrive Calopresti – e, invece di trovare la chiarezza che cercavo, avevo aggiunto confusione a confusione. Un solo concetto era rimasto in me come un marchio indelebile: ero figlio di un operaio della Fiat. Questa definizione, quando la ripetevo, mi inorgogliva, mi sentivo uno di loro e lo sarei stato fino al giorno in cui uno di quegli uomini fosse rimasto sulla faccia della terra». “Tutto era Fiat” del 1999 è un documentario per la tv che farà conoscere Calopresti come regista impegnato sul piano civile, confermatosi, poi, con il lavoro “La fabbrica dei tedeschi”, sull’incidente di Torino alla stabilimento Thyssen Krupp. E da acuto documentarista, dunque, il Calopresti scrittore è accurato, minuzioso, attento e punta, con la sua cinepresa fatta di parole, sui dettagli, nelle case, nelle piazze e negli animi dei personaggi. Il tutto, naturalmente, accompagnato da un’adeguata colonna sonora: i Clash, Guccini e i Nomadi… Il successivo appuntamento con LibrinScena è per lunedì 1 luglio con Viola Di Grado e il suo “Cuore cavo”. Sempre al Cortile Platamone, sempre alle ore 21.
 
   Caterina Rita Andò

 

LUNEDÌ 24 GIUGNO CON WWF SU NAVE VESPUCCI PER UN MEDITERRANEO DI QUALITÀ

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AUGUSTA. Il comando di Marisicilia, con sede in Augusta, informa i nostri lettori che Il WWF e la Marina Militare, a 35 anni dalla prima collaborazione “Il mare deve vivere”, sono di nuovo insieme per educare le nuove generazioni alla tutela degli ambienti marini. Per tutta l’estate le Navi Scuola maggiori della Marina Militare, per la prima volta con la bandiera del panda a riva, visiteranno i principali porti italiani insieme agli esperti del WWF, in uno speciale tour di sensibilizzazione per un “Mediterraneo di Qualità”, che svelerà ai visitatori, all’Equipaggio e agli Allievi a bordo della Nave le meraviglie del nostro mare, le sue minacce e le azioni necessarie per salvaguardarlo e viverlo nel rispetto delle sue straordinarie ricchezze naturali.  In questo contesto, durante la navigazione del VESPUCCI da Civitavecchia a Napoli, gli Allievi della Scuola Navale Militare Morosini di Venezia, impegnati nella loro campagna di istruzione, hanno iniziato un percorso, grazie ad un biologo del WWF, attraverso lezioni di biologia marina e attività pratiche come l’avvistamento dei cetacei. Lunedì 24 giugno alle ore 11.00 a bordo di Nave Vespucci ormeggiata nei pressi della stazione marittima verrà tenuta una conferenza stampa per consentire ai media locali di comprendere meglio l’importanza ed il valore di questa vincente sinergia tra la Marina Militare ed il WWF. Ospiti di questo evento Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del WWF Italia, Adriano Paolella, direttore generale del WWF Italia e Massimiliano Rosolino, campione olimpico di nuoto e endorser del WWF.