L’AMARO SFOGO DI UN CITTADINO AUGUSTANO

ascensore.JPGCambia il comandante, gli ufficiali sono sempre gli stessi e la nave continua a fare acqua e ad affondare. Da quasi un anno é stata decapitata la politica ad Augusta. Il processo dirà chi ha avuto le responsabilità di un dissesto finanziario, politico e sociale del Comune di Augusta, suddividerle in proporzioni agli amministratori a tutti i livelli, susseguitesi nei tempi. A quasi 1 anno dallo scioglimento del Consiglio Comunale,i problemi sono rimasti tutti sul tappeto:mancanza di controllo sul territorio,sporcizia per le strade,lavori di rattoppo non a regola d’arte,lasciati delle ditte che scavano le strade ed i marciapiedi, senza che nessuno utilizzi la cauzione,come disposto da un Consiglio comunale. Inoltre, le strade del centro storico che sono pericolose e non hanno una manutenzione da oltre 30 anni, continuano ad allagarsi, creando difficoltà nella circolazione Gli uffici statali periferici che si stanno, man mano, perdendo senza un minimo di opposizione. Il finanziamento della rete fognaria che scade il 30 giugno, non si sa a che punto si trovi, si spera che vada in porto per poter avere le coste augustane, finalmente, balneabili. Invece, abbiamo la zona Faro S. Croce, intasata di auto multate per l’obbrobrio delle due grandi piazze, progettate da politici- scienziati. Per fortuna che abbiamo festeggiato il Santo Patrono di Augusta S. Domenico, ripulendo la villa e sostituendo diverse lampade ma molte zone della città rimangono al buio. Le strade periferiche del monte sono piene di erbacce miste a sporcizia. I topi che scorazzano per le vie del centro, i tombini otturati di fango, non si sa di chi la competenza,ma i cittadini pagano circa 400 mila euro al mese per la pulizia delle strade. Il prolungamento di via marina ponente, lasciato a metà, la fontana del milite ignoto che funziona quando decide un dipendente di attivarla e non perché gestita da un timer. E ancora, i soldi spesi per l’ascensore della Posta, non riattivato, mentre l’immondizia si accumula all’interno e le persone non vanno al mercato perché non si vedono nemmeno i pullmini elettrici. Infine, e non sul per perché meno importanti, nessuno che ci aggiorna sulla situazione degli impianti sportivi e del teatro comunale. Una città senza sport e cultura è una città morta. Scusate lo sfogo, ma se il Consiglio Comunale è stato sciolto per mafia, non devono essere i cittadini a pagarne le conseguenze. Vorrei che qualcuno cominciasse a chiedere conto dei soldi spesi per le strisce blu, perché non sussistevano né i motivi né l’urgenza di istituirle, chiedendo il risarcimento del danno.

 

        Mimmo Di Franco

L’AMARO SFOGO DI UN CITTADINO AUGUSTANOultima modifica: 2013-05-29T22:18:46+02:00da leodar1
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