UN PRESEPE AL FARO CON IL ROTARY CLUB E LA GUARDIA COSTIERA AUSILIARIA

 

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rotary club,guardia costiera ausiliaria augusta,augustanewsAUGUSTA. Il  2013 si annuncia come una splendida giornata: mattina soleggiata, temperatura quasi primaverile. La”location” è il Faro di S. Elena, nei cui locali la Guardia Costiera ausiliaria ha la sua sede. Intorno a mezzodì di capodanno arrivano alla spicciolata i “coraggiosi” che si vogliono fare un bagno fuori stagione. Com’è tradizione, ormai, da qualche anno, il Rotary club ha “sponsorizzato” un bagno a mare sotto il faro: presenti, fra gli altri, il  presidente Piero Amara e famiglia, il segretario Paolo Gemelli e consorte, l’ex governatore Lombardo e l’ex presidente Milluzzo e, fra gli estranei al sodalizio, Iano Di Mauro, in rappresentanza della guardia costiera ausiliaria. Un presepe  in ceramica è stato deposto e poi rimosso ai piedi della scaletta del faro. Dopo il bagno, tutti invitati, bagnanti e no, a festeggiare il nuovo anno con un aperitivo nella villa-residence del socio Alfio Fazio. Prima del congedo il segretario Gemelli comunica che, fra non molto tempo, appena si sentiranno i primi caldo, il Rotary  organizzerà escursione a mare per i non vedenti, per far toccare loro con  mano le meraviglie del fondo marino.     

C. C.

 

LETTERA APERTA DI PAOLO AMATO AL COMMISSARIO DEL COMUNE DI AUGUSTA

“IL MOMENTO E’ SERIO, TRAGICO, NON PUOI CHIEDERCI SCONTI”

 

amato.jpgAUGUSTA. Paolo Amato, imprenditore responsabile dell’Hotel Villa dei Cesari e dell’omonima baia, ha indirizzato al commissario regionale La Mattina, che da settembre, regge le sorti del Comune di Augusta, la lettera che vi proponiamo per intero, perché rappresenta un documento significativo per tutti quegli imprenditori che rischiano di fallire, se non  sono falliti, a causa dell’inadempienza delle amministrazioni pubbliche. Ecco il testo della lettera: “Da notizie di stampa ho appreso la proposta del commissario del Comune di Augusta , Antonio La Mattina, rivolta a tutti i creditori che vantano somme dall’ente, di accettare un abbattimento del loro credito nella misura del 20 per cento e la rinuncia a tutti gli interessi. Non è corretto moralmente chiedere oggi sconti su debiti  già certificati da anni, su cui piccole e medie imprese continuano a pagare pesanti interessi, dichiarato Iva e reddito.  Decine di imprese creditrici di questo comune si trovano in serie difficoltà a causa di mancanza di liquidità  che ha comportato il mancato versamento di tasse, imposte e contributi e sono finite nella “lista nera” dell’Inps e di altri enti. Sono imprese condannate a non potere lavorare con gli enti pubblici a causa della mancata presentazione del famigerato Durc senza il quale non si può partecipare a bandi e fornire servizi. E’ la fine di molte imprese  e dei loro dipendenti.Un esempio pratico è il mancato pagamento di fatture relative a una emergenza  di cui il comune si era fatto carico. Nel 2008  la struttura alberghiera che ho l’onere di dirigere ha dovuto ospitare alcuni nuclei familiari che avevano perso gli appartamenti a seguito di un incendio in un condominio del quartiere Monte Tauro. Le persone sono state mantenute nella struttura alberghiera per circa un mese, vitto e alloggio, con la garanzia che il comune, a seguito di una convenzione stipulata con il dirigente pro tempore, avrebbe saldato il dovuto. Stiamo ancora aspettando, da allora sono trascorsi inutilmente oltre 4 anni. Non sono bastati numerosi solleciti e un decreto ingiuntivo esecutivo. Oggi mi si chiede uno sconto del 20%, dopo aver dichiarato Iva e redditi, pagato interessi passivi alle banche che nel frattempo hanno aumentato i tassi con proposte unilaterali, prendere o lasciare.  Il credito iniziale si è dimezzato oggi il dottor La Mattina ci chiede lo sconto? Siamo tutti figli di questa città, il momento e serio, forse tragico. La disoccupazione è a livelli storici e insostenibili, la dignità umana è ai limiti minimi e messa in discussione quotidianamente per migliaia di uomini ,donne e giovani. Il governo nazionale dice di vedere la luce alla fine del tunnel, ma sicuramente sono i fari  del treno della crisi che corre incontro a folle velocità. Egregio commissario, la invito a risolvere seriamente i problemi di questa realtà che, come afferma spesso, le sta a cuore, faccia un piano di rimborso dei crediti serio e ragionato senza chiedere ulteriori sacrifici a chi ha già dato tanto e che , nonostante tutto, continua a dare tanto per cercare di fare impresa.  Al commissario  consigliamo di lasciare stare i miracoli, cerchi di svolgere il suo ruolo, l’ordinaria amministrazione, nella speranza che questa città al più presto riesca a ritrovare quella buona politica che forse fin’ora è mancata.” Firmato, Paolo Amato. Si fronteggiano due opposte visioni. Amato, che, costretto da un’ordinanza sindacale, ha messo la sua struttura a disposizione di cittadini, gravando sul modesto bilancio della sua azienda e che ha anticipato i quattrini,  vuole avere giustamente il suo. La Mattina, invece, vuol tentare di porre una pezza all’enorme debito comunale, sollecitando uno sconto nell’interesse pubblico. Chi la spunterà?

       D. C.