Cerimonia di avvicendamento della Capitaneria di porto di Augusta

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capitaneria di porto augustaIl 24 agosto  si è svolta, presso il piazzale della Capitaneria di Porto di Augusta,  la cerimonia di cessione del Comando tra il C. V. Francesco Frisone (comandante cedente) ed il C.V. Raffaele Macauda (comandante accettante, nella foto a sinistra), alla presenza dell’ Ammiraglio Raffaele Caruso,  comandante militare autonomo in Sicilia, il sindaco Massimo Carrubba e numerose altre autorità militari e civili . A distanza di 2 anni, il Capitano di Vascello Frisone cede il comando della Capitaneria di Porto di Augusta per andare a ricoprire il prestigioso incarico di Capo Ufficio Contratti e Forniture presso MARICOGECAP, ovvero il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, a Roma.

Il Capitano di Vascello Raffaele Macauda, dal 2009 ha ricoperto a Siracusa l’incarico di Comandante in seconda presso la Capitaneria di Porto. Nato a Modica nel 1963, sposato con tre figli, è  laureato in Scienze Biologiche. Ufficiale della Marina Militare dal 1988 del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha lavorato dal 1995 al 1997 all’Ufficio Circondariale e del porto di Gela in qualità di comandante, presso le Capitanerie di Porto di Mazara del Vallo dal 1989, di Siracusa dal 1993, comandante in seconda dal 2002 al 2005 della Capitaneria di Porto di Pozzallo, dal 2005 al 2009 della Capitaneria di Porto di Gela. E’ specializzato in sicurezza delle navigazione ed antinquinamento, è Ispettore “Port State Control” per la verifica, sul naviglio estero, del rispetto della normativa internazionale a tutela della sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino.

TANTO RUMORE PER NULLA: LA CHIUSURA TEMPORANEA DEI LIDI DELLA MARINA MILITARE DI AUGUSTA – di Francesco Migneco

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 È nota la vicenda, in pieno agosto, della chiusura dei tre lidi elioterapici della Marina Militare di Punta Izzo. Chiusura suggerita dagli eventi alluvionali del 23 luglio scorso, per revisionare l’impianto elettrico e relativo sistema di sicurezza rimasto degradato in alcune parti. L’amministrazione militare, opportunamente, per provvedere ai lavori di messa in sicurezza, decideva di sospendere temporaneamente l’ingresso al pubblico. Quindi, chiusura prettamente tecnica per l’esecuzione di lavori specifici, che i comandi operativi hanno risolto in meno di una settimana restituendo in piena efficienza ed agibilità i lidi ai frequentatori, non solo militari ma anche alle numerose famiglie di civili che ne usufruiscono. Però, il problema dei lidi della Marina Militare di Punta Izzo, è un vecchio e monotono ritornello. L’occasione ha dato luogo di mettersi in mostra ai soliti tromboni e tribuni di turno a sfoderare le loro donchisciottesce lance e partire all’assalto “dell’esproprio proletario e dello smantellamento dell’area in questione”. Per questo argomento, suggeriamo ai nuovi paladini di attardarsi sulle varie legislazioni e altri disposti di legge che regolano la materia. Invece, ancor oggi ci sorprendiamo come certi capipopolo hanno il coraggio di gridare “agli sbocchi a mare”. Ci limitiamo, per onor di cronaca, agli ultimi dieci anni della presente amministrazione comunale, ove essi sono inutilmente acquartierati. Cosa è stato fatto per l’individuazione degli sbocchi a mare per la città, ben sapendo che la nostra giurisdizione amministrativa consta di ben otto miglia di costa? E, perché non si è pensato di bonificare siti balneabili reperibili nel porto Xifonio? Perché, quindi, sempre Punta Izzo, fra l’altro costiera frastagliata? Perché è più facile sfoggiare demagogia politica ed elettorale specialmente quando si è nell’area. Un assessore, a parte di quell’altro più bellicoso di voler cacciare i militari da Punta Izzo proletariamente, ha dichiarato ad un quotidiano isolano che “… è vero che la Marina Militare ha permesso a molte persone di entrare, ma non c’è niente da ringraziare”. Altro che, signor assessore, c’è invece tanto da ringraziare e sino ad oggi perché l’ente militare oltre ad aver permesso e permette ai civili la fruizione delle strutture, ha mantenuto e mantiene l’intera area efficiente, che se per avventura fosse stata in altre mani, oggi non resterebbero che le sterpaglie di stagione. E, infine, non va taciuto l’impegno ed il buon senso profuso nell’evento dall’Ammiraglio Raffaele Caruso, comandante di Marisicilia, per la sollecita riapertura dei tre lidi e che, al contempo, ha inteso migliorare e disciplinare “favorevolmente” l’affluenza dei civili alla fruizione degli stabilimenti in premessa.

   Francesco Migneco

Augusta: tentato suicidio in carcere, detenuto salvato dalla Polizia Penitenziaria

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Stava tentando di impiccarsi nella sua cella quando sono sopraggiunti gli agenti della Polizia Penitenziaria. E’ l’ennesimo caso di un detenuto che tenta il suicidio, sventato dal pronto intervento della Polizia Penitenziaria. L’episodio è accaduto nel carcere di Augusta (SR), nel primo pomeriggio di giorno 11. Il sindacato rappresentativo della Polizia Penitenziaria (CNPP) vuole chiedere una ricompensa all’ Amministrazione Penitenziaria da concedere al personale che ha salvato il detenuto. Nel sottolineare come la tempestività e la professionalità degli Agenti penitenziari contribuisca a contenere il numero dei suicidi, il Segretario Provinciale del CNPP, Massimiliano DI CARLO, denuncia “le loro difficili e pericolose condizioni di lavoro”. Condizioni gravate ancor più da una gravissima mancanza di personale della Casa Reclusione di Augusta (circa 210 unità rispetto all’organico di 357 Poliziotti previsti).

 

 Massimiliano Di Carlo – Segretario Prov. FSA/CNPP

Riaprono gli stabilimenti elioterapici di Punta IZZO

 

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Riaprono a tempo di record, a distanza di una settimana esatta, i cancelli degli stabilimenti elioterapici della marina militare, in località Punta Izzo ad Augusta, dopo la manutenzione straordinaria effettuata per adeguare le strutture a maggiori condizioni di sicurezza.  I familiari e gli ospiti dei dipendenti civili e militari potranno così riprendere la terapia solare interrotta bruscamente da un provvedimento di chiusura dei lidi, che tanto eco e allarmismo ha creato in città, come se ad Augusta il mare si fosse di colpo prosciugato lungo tutti gli altri chilometri di costa e ne fosse rimasto solo una chiazza a Punta Izzo.

Ci si auspica che l’episodio possa servire a risvegliare le coscienze dei cittadini e dei nostri politici, affinchè gli augustani possano essere messi nelle condizioni di andare a riscoprire, non solo in barca,  altre loro magnifiche insenature costiere,  bagnate da uno stupendo e immenso mediterraneo  mare.

   Giuseppe Tringali

AD AUGUSTA, ARBUSTI E ALBERELLI CRESCONO SPONTANEI IN PIENO CENTRO URBANO

Lettera aperta al Sig. Santi Arena – Assessore alle Politiche Sportive, Verde Pubblico, Arredo e Decoro Urbano di Augusta

 

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Egregio Signor assessore, in qualità di Consigliere della circoscrizione Isola, mi corre l’obbligo di rassegnarLe le lamentele dei residenti relative alle erbacce che infestano il nostro quartiere ed il decoro urbano che da esse scaturiscono. Non Le ho trasmesso la presente nota prima, sperando che le lamentele dei residenti finissero con gli interventi che si usano fare per la festa di San Domenico, ma ora, visto che neanche gli attuali interventi pre-elettorali (piazzette, riapertura castelli ed ascensori ed altro) non hanno sortito alcun risultato in relazione al verde, ho deciso di scriverLe per mero dovere istituzionale. Nel frattempo le erbacce sono diventate rigogliosi arbusti ed alberelli che si fanno guardare; i residenti non sanno se il persistere di tale verde è da attribuire ad un’attenzione particolare del Suo assessorato, volta a non disturbarli con i fastidiosi rumori dei tagliaerba, o ad un discreto modo di creare delle aiuole spontanee di verde autoctono. Queste ultime renderebbero più salubre il footing a chi lo pratica e sicuramente sarebbe apprezzato dai cani, randagi e non, che anche ora le usano indisturbati per i loro bisogni, incuranti dal ricevere nel loro pelame ospiti come le zecche. Tornando agli alberelli di cui sopra, mi pregio allegarLe una mia foto con uno di essi, alto circa 2 metri (vedasi angolo fra le vie O.M. Corbino e G. Amato), a testimonianza di quanto anzi scritto. Per detto alberello, trattasi di uno splendido esemplare di Ficus Carica caprificus o selvatico, appartenente alla famiglia delle Moraceae, i residenti mi hanno avanzato l’ipotesi di adottarlo, prevedendone l’innesto a Ficus Domestico, al fine di poterne gustare i frutti nelle prossime estati: così si realizzano contemporaneamente i fini impegnativi della Sua delega a “Politiche Sportive, Verde Pubblico, Arredo e Decoro Urbano”, e quelli meno impegnativi dei residenti di “degustazione gratuita di fichi freschi di quartiere”. Tanto Le dovevo signor assessore e, augurandoLe buon lavoro, porgo distinti saluti

Augusta 31 luglio 2012

      Luigi Solarino

 

ACCADE IN SICILIA, MENTRE LO SPENDING REVIEW DIVENTA LEGGE DELLO STATO

PRIOLO GARGALLO – Carissimi concittadini, la crisi economica-politica ha colpito l’intera Comunità Europea, alcuni Stati hanno ricorso all’elezioni anticipate, mentre in Italia pochi hanno scelto per noi il governo-tecnico di Mario Monti, sostenuto dalla larghissima maggioranza.
il faro, priolo gargallo, augustanewsIn Sicilia accade di più! Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo (nel tondo) , dimessosi il 31 luglio 2012, d’accordo con i capi gruppo dell’ARS, così che con questa strategia, i deputati regionali non saranno ridotti di numero nella prossima legislatura, da 90 a 70. Non è ancora chiaro quale sia il numero delle Province siciliane che saranno mantenute né quelle che saranno accorpate secondo una corretta logica di risparmio del costo della politica. Ma contrariamente alla logica del buon padre di famiglia, nel comune di Priolo G. i nostri consiglieri comunali percepiscono €. 126,05 per gettone di presenza al consiglio c.-commissioni, per un totale lordo mensile di €. 1058,78, la somma più alta prevista dalla legge regionale. E’ il momento di dire basta! I cittadini sono indignati per queste somme! E’ già iniziata la ricerca dei partiti, movimenti, associazioni e dei candidati sindaco dei candidati al consiglio comunale, ai quali prospettare, a prescindere dalle proprie capacità, la eventualità di realizzare un vero e proprio stipendio per cinque anni: il gettone di presenza! Il “FARO” ha più volte denunciato il costo della politica priolese e gli sprechi nei 14 settori del Comune di Priolo. Tali motivazioni spingono il nostro gruppo ad avviare la raccolta di firme autenticate per chiedere un referendum consultivo sulla possibilità di riportare l’ammontare del gettone di presenza al minimo previsto dalla legge. In questo modo si incentiva un sano modo di fare politica per gli interessi della collettività e non per soldi! Inoltre si rendono liberi i consiglieri di adottare le scelte politiche opportune ed eventualmente anche di sfiduciare il Sindaco senza essere influenzati dalla perdita di €. 1058,78!


Francesco Bosco – Giuseppe Buccheri – Natale Scigliano – Alessandro Scirè – Angelo Musumeci

Augusta: l’ isola e il mare negato

 

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Augusta – Ha suscitato notevole scalpore la notizia pubblicata dalle redazioni dei giornali locali circa la chiusura temporanea disposta dai vertici della marina militare, in piena stagione estiva, degli stabilimenti elioterapici, impropriamente chiamati lidi, dislocati in località Punta Izzo, i quali verranno sicuramente riaperti al pubblico non appena saranno completati i lavori di manutenzione che riguardano la messa in sicurezza della struttura. Le organizzazioni sindacali della funzione pubblica CGIL – CISL e UIL, tirati a loro volta in ballo dalla stampa locale,  il giorno successivo alle pubblicazioni, hanno prontamente voluto smentire, attraverso un comunicato stampa, pubblicato in basso,  le voci sul loro presunto coinvolgimento dovuto ad alcune “fantomatiche” rivendicazioni riguardanti l’affidamento a società private di strutture che, in passato, sono state sempre gestite dal personale in forza alla marina militare, essendo stata concessa quest’anno la gestione mediante regolare gara pubblica di appalto. La questione, comunque, andrebbe risolta nel più breve tempo possibile, vista la numerosa affluenza di persone che ogni anno prendono d’assalto quel tratto di costa rimasto ancora oggi accessibile ai familiari e agli ospiti dei dipendenti della marina militare, specialmente il circolo dei dipendenti civili della difesa, grazie certamente alla sensibilità e alla buona integrazione di questa forza armata, che ha voluto nel tempo offrire i loro spazi alla comunità locale e che oggi si trova a dover affrontare problematiche che avrebbero dovuto avere un risvolto diverso, trattandosi di questioni che avrebbero dovuto interessare la componente politica.  Ancora oggi, infatti, non Image96.jpgci si spiega come Augusta possa essere un’isola circondata dal mare e, paradossalmente, gli augustani debbano d’estate spostarsi in penisola per potersi bagnare, a loro rischio e pericolo,  in tratti di costa sempre più limitati, visti i divieti di accesso ai bagnanti disseminati praticamente ovunque tutto il perimetro costiero, dall’ isola, (dove ancor oggi  si discute se vi sia la necessità o meno di  impiantare un depuratore fognario), all’infinita spiaggia di Agnone Bagni, “la Rimini mancata”, come qualcuno la definisce, passando dalle stupende insenature e baie naturali, molte delle quali rese arrogantemente ancor più inaccessibili al transito automobilistico e pedonale dalla speculazione politica e dall’ urbanizzazione selvaggia.  Ecco perché gli augustani non possono prendersela per quel brevissimo tratto di costa oggi negata, chiamata Punta Izzo, quando tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare avvelenato dalle polveri sottili dell’industria del petrolio, quelle che più tardi si scopriranno essere metalli pesanti, dallo scarico fognario e, soprattutto, dall’indifferenza generale.

    Giuseppe Tringali –  nella foto in alto, lo stabilimento elioterapico dei dipendenti civili della difesa – nel tondo, bagnanti alla Badiazza (anni 30)

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A seguito dell’articolo apparso sulla redazione di ….omissis    in data 4/8/2012,  CGIL FP – CISL FP – UIL PA Difesa di Siracusa precisano quanto segue:  la chiusura temporanea dei lidi ubicati in zona Punta Izzo è frutto di una decisione unilaterale dei vertici della Marina Militare di Augusta.  Nessuna pressione, tantomeno denunce di qualsivoglia natura, sono state fatte dalle scriventi per auspicare tale decisione, che tra l’altro amareggia sia come rappresentanti sindacali, sia come fruitori delle strutture. Manifestano profondo rammarico per le insistenti voci secondo le quali le scriventi avrebbero un ruolo attivo nella vicenda. Ruolo da sempre limitato a spronare l’Amministrazione per un miglioramento delle strutture, per disciplinarne l’accesso e per una chiara e trasparente gestione degli appalti.  Rimangono sorpresi e in disaccordo con la scelta della chiusura fatta, ancora una volta, in modo unilaterale dall’Amministrazione, nonostante l’obbligo di informare ufficialmente le Organizzazioni Sindacali territoriali e, quindi, i dipendenti circa le motivazioni e la durata della chiusura stessa.

AUGUSTA, 06 Agosto 2012

Sebastiano Trigilio (FP CGIL) – Daniele Passanisi (CISL FP) – Bruno Di Blasi (UIL PA)

Conclusasi la VI edizione Shortini Film Festival 2012, svoltasi in Piazza D’Astorga e Piazza Turati ad Augusta

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shortini festival 2012,augusta,augustanewsLa città che vorremmo” è il titolo del workshop presentato della S&S Gym Center, all’interno della rassegna “shortini film festival”, venerdì 3 agosto nella pittoresca piazza Turati del centro storico di Augusta. L’esibizione di teatro-danza ideata da Sonia Blanco, Sara D’amico e Giulia Gulino, è stata perfettamente in linea con gli obiettivi del progetto quadro “apq”di valorizzazione dei  giovani in quanto soggetti attivi e determinanti per lo sviluppo della Sicilia. “È stato osservando un’onda che ho deciso di vivere qui, in Sicilia”….Sono le prime parole del copione, scritte dalle stesse allieve e coreografe, che hanno espresso in parole, gesti e danza il desiderio dei giovani di poter guardare con orgoglio al luogo in cui vivono. Le metafore che hanno fatto da filo conduttore sono state: il mare, e in particolare l’onda che con la sua energia travolge e sconvolge, la forza purificatrice dell’acqua, troppo spesso inquinata da discariche scriteriate di sostanze nocive, i colori e la loro tanto anelata nitidezza, contro il  grigiore provocato dai gas ammorbanti; i sogni, l’amore, i desideri che partono dal cuore e arrivano persino a mettere piede sulla Luna; la denuncia, infine, di un uso sconsiderato della tecnologia, che può minacciare le vere relazioni e il contatto umano.  Ma come ogni gioventù che si rispetti lo spettacolo non poteva che terminare con un augurio di positività e di speranza: “Nessun uragano è più forte di un desiderio che nasce in fondo al cuore…”

I giovani sono consapevoli e responsabili del fatto che tramite il loro amore possono cambiare il mondo, “colorare ciò che è in bianco e nero, lavare ciò che è sporco, trasformare il rumore in musica, il caos in armonia”, e persino la morte in vita vera.

  Giulia Gulino

AFFITTO PLESSO CAPUANO? SI POTREBBE EVITARE E RISPARMIEREMMO QUATTRINI

Si potrebbe chiedere ospitalità ai frati Cappuccini e nel frattempo costruire un nuovo plesso dentro la cittadella (in basso nella foto)

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AUGUSTA. Non è stato risolto il problema annoso e costoso nonché penalizzante del palazzo Capuano affittato dalla Provincia, sette anni fa, per allocare le classi dello scientifico, del classico e dell’allora socio-psico-pedagogico, visto che i plessi della cosiddetta cittadella dovevano essere riattati con criteri antisismici. Da tre anni siamo tornati alla cittadella, ma la Provincia continua a sborsare per due piani del palazzo Capuano la bella cifra di 25o mila euro per ospitare appena 12 classi perché nei due plessi  della cittadella non ci sono aule a sufficienza. Com’è noto, fino a giugno l’intero palazzo era a nostra disposizione, inutilmente, e l’esborso era superiore. Devo precisare che docenti, alunni e genitori trovano fortemente ghettizzante il plesso di Via Adua, dove a turno occorre far ruotare le classi ogni anno, quando si potrebbe scegliere una soluzione più praticabile e più economica: quella di affittare le aule necessarie per le dodici classi al convento dei frati cappuccini, non distante dalla cittadella, mi risulta che i frati si accontenterebbero di un terzo della cifra e comunque potrebbe essere una soluzione tampone nell’attesa di por mano definitivamente a risolvere il problema. Per esempio, si potrebbe costruire un plesso nello spiazzo verde di fronte al cancello e sarebbe un prolungamento del plesso ex scientifico oppure, meglio ancora, si potrebbe abbattere il rudere attuale dell’ex palestra e realizzare n plesso di due piani per le 12 classi; considerat ii tanti mesi della bella stagione, si può fare educazione fisica ll’aperto o continuare a usufruire dell’ospitalità della vicina palestra Stampanone della M.M. NON SEMBRANO e NON SONO PROGETTI NE’ UTOPISTICI NE’ IRREALIZZABILI. Per quanto riguarda l’ affitto di aule del vicino convento dei frati cappuccini, ricordo distintamente che, vent’anni fa, quando ancora esisteva il liceo “Saluta”,un intero corso dello scientifico era allocato nel convento dei frati.  Vorrei ricordare che grida vergogna lo spettacolo del “Costa 2” lasciato marcire da anni, costruito con fondi comunali. COME SI PUO’, DUNQUE, PARLARE DI “RAZIONALIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI e vantarsi spudoratamente d’aver risolto la “quasi totalità dei problemi di edilizia scolastica che da anni si  registravano nel nostro territorio”, come leggo nell’odierno pezzo d’apertura. C’è un “QUASI” grosso come un MACIGNO, non come un sassolino. La vera razionalizzazione la mise in atto a metà egli anni Sessanta l’amministrazione Fruciano, ch’ebbe la lungimiranza di concepire, progettare e realizzare la cittadella degli studi. Oggi non si riesce a progettare e a realizzare una soluzione idonea a evitare il ripetersi ciclico dell’acqua alta, fenomeno  che mi ha danneggiato pesantemente, provocando la distruzione di molti libri, alcuni preziosi, e di altra documentazione,  custoditi gli uni e l’altra nella mia libreria allocata  nello scantinato di via delle Saline, in un palazzo di fronte al quale h abitato per quasi quarant’anni. L’attuale sindaco, che, dunque, conosce molto bene la situazione.

 Giorgio Càsole.