E’ POSSIBILE LA COESISTENZA TRA AMBIENTE E INDUSTRIA?

AUGUSTA, GLI  STUDENTI DEL “MÈGARA” ALLA SASOL

 

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AUGUSTA. Qualche giorno fa, alle ore 9.30 alcuni studenti del Liceo Mègara, accompagnati dai docenti Giorgio Càsole e Jessica Di Venuta, si sono recati allo stabilimento Sasol di Priolo. Sono stati accolti dall’ingegnere Mesiti e da Aurelio Gambadoro, presidente del CIPA, i quali si sono dimostrati disponibili nel rispondere alle molteplici domande poste dai ragazzi, spiegando dettagliatamente i processi chimici e tecnici mediante i quali la Sasol si occupa di elaborare tutte lle materie prime che serviranno per la produzione su scala internazionale di creme e detersivi. Quello della Sasol è pur sempre uno stabilimento industriale, soggetto a rischi di tipo ambientale; per questo motivo è intervenuto il presidente del CIPA Gambadoro che ha illustrato le modalità mediante le quali questa associazione si occupa del monitoraggio della trasmissione di polveri sottili nell’aria in modo da scongiurare eventuali pericoli di alto tasso inquinante. Infine, i ragazzi sono stati accompagnati dall’ingegnere Mesiti in visita all’impianto Sasol. In una società capitalistica come la nostra, tentare di far coesistere protezione dell’ambiente e inquinamento del medesimo è come provare a guardare contemporaneamente a destra e a sinistra: praticamente impossibile. Eppure, nello stabilimento Sasol, si è potuto constatare, grazie alla presenza di numerosissime palme, roseti e pitosfori, una quasi perfetta coesistenza tra flora, fauna e sviluppo industriale.

Concludendo, posso definire che la teoria di protezione ambientale e inquinamento deve essere analizzata da più punti di vista, per dare vita a una “pacifica” coesistenza.

       Federica Fiume –  Nella foto, in 1^ fila, fra gli allievi, i docenti  J. Di Venuta e G. Càsole – in 2^ fila, primo a ds., l’ing. Mesiti