DEGRADO DI AUGUSTA, LE OSSERVAZIONI CRITICHE DEL GENERALE INZOLIA

enzo_inzolia.jpgAUGUSTA. Chili di troppo e, soprattutto i consigli di un amico medico per evitare problemi di ipertensione, mi hanno indotto a sostituire le gambe all’automobile per gli spostamenti cittadini. Non lo avessi mai fatto! Constatare alla velocità di una passeggiata il baratro in cui questa Città è sprofondata mi ha fatto innervosire tanto da sviluppare l’appetito e far schizzare verso l’alto i valori della pressione arteriosa. Infatti muovermi con l’auto, a parte i continui “smoccolamenti” causati dalle strade ridotte a trazzere, non mi faceva apprezzare a sufficienza lo spettacolo indecoroso che si offre alla vista calma e non affrettata di chi cammina a piedi. E’ impressionante la sporcizia in ogni angolo, in ogni via piccola e grande; per non parlare dei cumuli maleodoranti di immondizie deposte accanto ai cassonetti sempre insufficienti e malsani; e sì che ogni volta che abbiamo sollevato il problema la risposta è stata monotona e arrogante ad un tempo: non è vero, il servizio è molto migliorato e la città è pulita! Provoca una stretta al cuore la visione della “villa” ove diecine e diecine di alberi secolari rischiano seriamente di morire nel giro di qualche mese-e forse per alcuni non si può più parlare di rischio- assediati dal secco e dall’incuria; ma dove sono gli ambientalisti sempre pronti alle crociate? E cosa fanno i giardinieri comunali se, come si dice, ve ne sono ben sette fra i dipendenti in pianta organica? In compenso le erbacce prosperano anche sui marciapiede di ogni via, centrale o periferica che sia. Vogliamo citare i “ponti di campagna” con le protezioni laterali semidistrutte e, in qualche parte, divelte tanto da costituire un pericolo immanente di caduta in mare per qualche bambino che dovesse avventurarvisi? E i lampioni? Guardateli con attenzione!  Ancora, mai viste tante saracinesche desolatamente e definitivamente abbassate in pieno centro, lo stesso che starebbe rinascendo! Infine, ma l’elenco sarebbe lungo da riempire una enciclopedia, che dire di quei cipressi abbattuti dalla recente ondata di maltempo e che ancora ieri, oggi non ho controllato, ostruivano il viale di accesso al Cimitero la cui Cappella a distanza di ventidue anni dal terremoto del 1990 è chiusa e pericolante: il Duomo di Monreale, con la sua imponenza e i suoi seimila metri quadri di mosaici fu completato in venti anni! Uno sgarbo alla città ed ai suoi rappresentanti, grida il tapino! E chi sarebbero i rappresentanti di questa città?Suvvia, direbbe il simpatico Mughini.

   Enzo Inzolia

DEGRADO DI AUGUSTA, LE OSSERVAZIONI CRITICHE DEL GENERALE INZOLIAultima modifica: 2012-04-05T08:41:00+02:00da leodar1
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