Avremmo voluto esordire in altro modo. Eravamo attaccati a un sottilissimo filo di speranza. Pensavamo, speravamo, desideravamo ardentemente che il colpo di remi del sindaco che ci troviamo avrebbe potuto far mutare le posizioni. Quale illusione! Eppure l’avevamo detto più e più volte in quasi quattro anni, da quando, cioè, alla Regione comandano Lombardo e Russo, che il Muscatello era in pericolo. Su “Augustanews” abbiamo detto che il 18 sarebbe stato il giorno infausto. Siamo stati profetici, sbagliando di qualche giorno solo perché siamo caduti nell’ultima illusione provocata dall’appassionato discorso del Carrubba che, in consiglio comunale, una settimana fa, sembrava intenzionato, lancia in resta, ad andare contro tutto e tutti, pur di salvare il Muscatello, sembrava pronto a barricarsi dentro. E’ durata un giorno questa speranza. Il 21 febbraio Ginecologia-ostetrica a Lentini. Il barricadero s’è arreso subito, forse perché ha visto che pochi cittadini erano con lui. Per forza, gli augustani, apatici e abulici per natura quali siamo, si sono probabilmente stancati o, forse, sono indifferenti al fatto che i figli nasceranno altrove, non più ad Augusta. A meno che non ritornino all’antico, a oltre cinquant’anni fa, quando si nasceva in casa, come sono nati in casa chi scrive. Suo fratello e sua sorella.
Giorgio Càsole