IL PRESIDIO DEL MUSCATELLO IN FASCIA TRICOLORE. E INTANTO ANCHE IL SINDACO DI MELILLI SORBELLO SUL FRONTE PRO MUSCATELLO DICE: “NON SORBISCO”

ULTIMA SPIAGGIA PRO “MUSCATELLO”: LUNEDI’ 20 SI OCCUPA, CARRUBBA CON LA FASCIA TRICOLORE/ I CITTADINI INVITATI A PARTECIPARE

  

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AUGUSTA.  Spes ultima dea, dicevano i Romani e noi diciamo che la speranza è l’ultima a morire. Ricordiamo il proverbio latino e italiano a proposito della prevista occupazione dell’ospedale Muscatello, indetta, organizzata e diretta, in prima persona, dal sindaco Carrubba,  che ha annunciata  al consiglio comunale, indetto ad hoc, dal  presidente Amato, la mattina di venerdì 17. E, immediatamente, è stata suonata  la grancassa da alcuni gruppi dei social network e da qualche organizzazione sindacale, come la CGIL, che ha reclamizzato l’evento con  un paio di manifesti murali vergati a mano, in cui l’organizzazione, come ha fatto altre volte, invita “tutti i cittadini a partecipare”. Secondo gl’intendimenti del sindaco, che sembra si sia svegliato da un lungo letargo, l’occupazione del presidio ospedaliero dovrebbe far recedere il duetto regionale Lombardo-Russo, rispettivamente “governatore” e assessore alla Salute della nostra Regione dal loro proposito di trasferire  i reparti di ginecologia-ostetricia e pediatria nel faraonico ospedale di Lentini, bello sicuramente a vedersi, che ne è privo, tanto che molte donne lentinesi vengono a partorire proprio qui ad Augusta. E , allora, perché togliere a Augusta un reparto augustano doc, nato e potenziato per volere di un augustano di vaglia quale è stato lo scomparso  Salvatore Paci, medico specialista con libera docenza all’Università di Catania? Perché, rispondono Lombardo e Russo, in coro o singolarmente, bisogna risparmiare e bisogna tagliare i “punti nascita” (orribile espressione coniata forse dai due: uno, Lombardo,  psichiatra in aspettativa dell’ASP di Catania, l’altro, Russo, magistrato,sempre in aspettativa, del tribunale etneo).Che bisogna risparmiare è giusto, ma è anche sacrosanto e giusto che non si  deve risparmiare sulla pelle dei cittadini, com’è sancito dalla Costituzione. Bisogna tagliare dov’è logico: Facciamo due esempi. A Ragusa città c’erano, fino a non molti anni fa, tre ospedali: due di questi, il Civile, ex ospedale Mussolini”, ubicato a Ragusa superiore aveva tutti i reparti di un ospedale funzionale, l’altro, chiamato “Paternò Arezzo”, ubicato a Ragusa Ibla, la Ragusa vecchia, aveva gli stessi reparti del “Civile” .
Quest’ultimo, addirittura, aveva un doppione al suo interno: oltre al normale reparto di ginecologia, dove nascevano i bambini, c’era un altro reparto, denominato fittiziamente di “patologia ostetrica”,  dove nascevano regolarmente i bambini: Il doppione era stato realizzato per accontentare due primari. Un’enormità, ovviamente. Il terzo ospedale ragusano, chiamato “Giambattista Odierna”, aveva reparti specialistici. Questi tre ospedali aveva autonomia amministrativa e gestionale,Quando, però, è subentra la razionalizzazione delle ASL, poi ASP in Sicilia, sono stati eliminati i doppioni dispendiosi. Ovviamente, com’era giusto. Per risparmiare, sono stati aboliti molti primariati. Facciamo un esempio: nei vari ospedali di un’ASP ci sono i reparti di oculistica, ognuno dei quali, prima,  aveva un suo primario; ora c’è un solo primario o dirigente per tutti i reparti e, se è necessario,  tale dirigente si sposta da un reparto all’altro. Però, per risparmiasre non sono state abolite le figure o non sono stati drasticamente ridotti gli stipendi  dei cosiddetti manager o direttori generali che, di norma, sono pagati 250 mila euro l’anno, con l’aggiunta di benefici, cioè altri soldi, se procurano risparmi. Come li procurano questi risparmi? Lesinando sui prodotti farmaceutici ,garze o altro, come mi confermava un medico del Muscatello, che vuol mantenere l’anonimato. Però, poi spendono i nostri quattrini per far stampare giornali semiclandestini, con tanto di stipendio al direttore e ai redattori, giornali  “inutili”, come direbbe Celentano, anche perché a Siracusa il giornale dell’ASP, diffuso non sappiamo dove e quando, riporta spesso la foto a tutti denti del sorridente direttore generale Maniscalco, come abbiamo potuto constatare quando c’è stata mostrata una copia. Maniscalco, su ordini del Duo Lombardo-Russo, ha disposto con decreto il trasferimento di ginecologia-ostetricia per accontentare chi? I lentinesi, in primo luogo, il loro deputato Gennuso, che milita nell’MPA di Lombardo, e poi Lombardo  e Russo, non certo per motivi di razionalizzazione della spesa, perché se si volesse davvero razionalizzare, l’ospedale Muscatello manterrebbe il “suo” reparto di ostetricia e quello, collegato, di pediatria, e  il nosocomio di Lentini potrebbe avere reparti nuovi di zecca. Il mio ragionamento è logico.  Ma la logica non coincide con la politica.

 

Giorgio Càsole

 

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Il sindaco di Melilli,  Pippo Sorbello,  contesta l’abolizione dei reparti di ginecologia e pediatria nell’ospedale Muscatello. L’utenza di Melilli fa riferimento all’ospedale augustano e inoltre è in corso un monitoraggio per le malformazioni neonatali che si registrano nel triangolo industriale Augusta-Melilli-Priolo. Continua, quindi, l’impegno dell’Amministrazione comunale di Melilli a sostegno delle azioni dirette al consolidamento e al potenziamento dell’ospedale Muscatello di Augusta, potenziamento previsto da una ben nota legge regionale, più volte ricordata, secondo la quale gli ospedali,  che in Sicilia sono ubicati in aree a rischio ambientale, devono essere potenziati non già impoveriti, con riduzione di posti-letto e trasferimenti di reparti in altri ospedali.  Nonostante le proteste dei cittadini e delle amministrazioni locali, lo scorso 5 gennaio l’assessorato regionale ha emanato il decreto che cancella ginecologia-ostetricia a Augusta e lo assegna a Lentini.Questo atto è stato considerato dalla popolazione che fa rifermento all’ospedale Muscatello, un atto di  vera e propria ingiustizia. Il decreto doveva  essere messo in atto il 18 febbraio, ma in sèguito alle discussioni “vivaci” del sindaco Carrubba con il direttoregenetrale ASP Maniscalco e con lo stesso “governatore Lombardo,  l’attuazione è stata rinviata al 28 febbraio. Questa decisione ha comunque  indignato il sindaco di Melilli, Sorbello,  che non intende minimamente indietreggiare nella battaglia che è già in atto. «Ho già spiegato” – afferma Sorbello –“ che l’ospedale di Augusta è punto di riferimento per molti cittadini di Melilli, che, data la vicinanza al nostro territorio, spesso viene preferito all’Umberto I di Siracusa. Lo confermano i dati ufficiali». Ora si attende la presenza dI Sorbello, che è stato assessore nella Giunta regionale presieduta da Lombardo, lunedì  20 febbraio per “occupare” il “Muscatello”, unitamente al suo collega Carrubba.

 M. P. P.

 

IL PRESIDIO DEL MUSCATELLO IN FASCIA TRICOLORE. E INTANTO ANCHE IL SINDACO DI MELILLI SORBELLO SUL FRONTE PRO MUSCATELLO DICE: “NON SORBISCO”ultima modifica: 2012-02-19T19:01:00+01:00da leodar1
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