A CITTA’ DELLA NOTTE, DOMENICA 5 FEBBRAIO MASSIMO DAPPORTO DIRA’ LA VERITA’

 

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Città della notte/VILLASMUNDOCon un’esibizione travolgente dell’orchestra giovanile del Teatro Bellini di Catania, è ripresa alla grande la stagione del 2012, diretta dal tenore Marcello Giordano Pellegrino, che ha voluto dare un’impronta diversa rispetto alla precedente direzione artistica: non solo prosa, ma anche musica, canto e balletto. Domenica 5 febbraio sarà la volta della prosa con un’allegra commedia intitolata “La verità”, con Massimo Dapporto e Antonella Elia. Come tutti ricorderanno, Antonella Elia ha conosciuto un periodo di successo televisivo grazie alla popolare trasmissione “ La corrida”, trasmessa da canale 5. Nell’edizione di Città della notte, Antonella Elia reciterà in sostituzione di Benedicta Boccoli, altra piccola star televisiva degli anni passati. Il pubblico verrà condotto allegramente fra tradimenti veri e tradimenti raccontanti insieme ai personaggi, che oscillano dal ruolo della vittima a quello del colpevole … e, alla fine, al pubblico rimarrà il piacere di capire la verità del titolo. Ma sarà bene conoscerla davvero? Com’ è noto, la verità può anche far male. La pièce  gioca con il classico tema del tradimento coniugale portandolo alle estreme conseguenze, in un continuo scambio di ruoli, fra i quattro personaggi sulla scena, un gioco di specchi, vero divertimento della commedia, specchi che riflettono verità sorprendenti: un gioco quasi pirandelliano diretto dal regista cinematografico Maurizio Nichetti, un tempo mimo tra i più famosi d’Italia.

Cecilia  Càsole    nella foto, da sin.: Nichetti, Elia, Dapporto

AUGUSTA, NUOVA VIOLENZA NEL CARCERE DOVE MANCANO 130 AGENTI

 

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AUGUSTA.  Un nuovo  episodio di  violenza nei confronti di un agente di polizia penitenziaria nella carcere di massima sicurezza, locato sulla provinciale per Brucoli  (per questo impropriamente chiamato  carcere di Brucoli) è avvenuto lunedì 30 gennaio:  un detenuto affetto da disturbi psichiatrici, recentemente rientrato in istituto dopo un periodo di osservazione psichiatrica,  ha aggredito  un assistente capo, giudicato guaribile  in dieci giorni a causa  delle ecchimosi e  delle le forti contusioni riportate. La notizia è stata diffusa dall’attivo e pugnace sindacalista Massimiliano Di Carlo, segretario provinciale del Fsa/Cnnp, che più volte ha fatto conoscere l’allarmante stato in cui versa il carcere di Augusta, pesantemente sotto organico. Sembra quasi di risentire le stesse notizie che venivano diffuse negli anni Settanta, quando scoppiano episodi di violenza nel vecchio carcere all’interno del castello svevo, tanto che nel 1978, , dopo una vera rivolta, il carcere fu evacuato nel giro di due giorni, per decisione presa dall’allora generale dei CC Carlo Albero Dalla Chiesa, venuto nottetempo ad Augusta, senza preavviso, per fendersi conto de visu della situazione. Com’è noto, Dalla Chiesa anni dopo fu nominato prefetto di Palermo per contrastare la criminalità mafiosa, della cui violenza cadde vittima dopo poco più di tre mesi. Ora lasciamo la parola De Carlo:  “Ormai in Sicilia, e d’altronde in tutti gli Istituti della penisola, la scia delle aggressioni sembra inarrestabile e se ci si sofferma sulla gravissima situazione lavorativa del personale che opera nella casa di reclusione di Augusta, aggravata anche dal sovraffollamento, dalla notevole carenza di personale, dalla esiguità di risorse finanziarie necessarie per garantire quantomeno i livelli minimi di salubrità e igiene dei posti di servizio e delle sezioni detentive e dalle carenze strutturali, ci si rende facilmente conto che non si possono chiedere ulteriori sacrifici a questi uomini se non prima aver dato un forte segnale d’interessamento delle istituzioni a ciò preposte. Necessitano interventi incisivi per far fronte al disagio lavorativo, vissuto dagli agenti di Polizia penitenziaria in servizio nella struttura carceraria augustana . Il personale è fortemente demotivato e stanco di operare in continua emergenza. Ci sono circa 700 detenuti e poco più di 200 agenti. mancano almeno 130 unità.”.
  Giorgio Càsole

 

AUGUSTA IN GINOCCHIO DOPO UNA SETTIMANA DI SCIOPERO SELVAGGIO DEGLI OPERATORI ECOLOGICI

spazza.jpgAUGUSTA. Uno sciopero selvaggio, attuato, senza alcuna proclamazione, dal sindacato autonomo  della CISAL, dal 24  al 31 gennaio, ha messo in ginocchio Augusta, teatro già nel recente passato di astensioni degli operatori ecologici, che hanno protestato solo perché non ricevevano le spettanze da diversi mesi, da novembre addirittura, nonostante i regolari pagamenti da parte dell’Amministrazione civica, stando alle parole dell’attuale sindaco Carrubba. Nonostante l’astensione lavorativa riguardasse  il turno di raccolta, mentre è regolarmente continuato il servizio di pulizia delle strade, Augusta poteva essere tranquillamente paragonata ad altre città del Sud, più importanti, quali Napoli e Palermo, ma egualmente maleodoranti e con gravissimi rischi per la salute pubblica, tanto da essere stata allertata la prefettura in quanto ufficio territoriale del governo. Per giustificarsi il sindaco ha detto:“Abbiamo già emesso due mandati di pagamento alla Pastorino:  una somma pari a 250 mila euro la scorsa settimana e l’altro, due giorni fa, per un importo di 170 mila euro che sarà incassato a breve dalla Pastorino. Confidavamo nel fatto che, la raccolta ricominciasse già lo scorso fine settimana  così purtroppo non è stato. I mandati di pagamento, sia il primo che il secondo, sono stati effettuati indipendentemente dallo sciopero selvaggio messo in atto dagli operatori ecologici  non vorrei che i dipendenti della Pastorino pensassero che per ricevere lo stipendio occorre incrociare le braccia. Ci auguriamo che le condizioni del territorio possano tornare alla normalità”. Per evitare altri scioperi selvaggi come questo e per evitare addirittura scioperi a oltranza, come hanno minacciato i dipendenti della Pastorino – di cui molti hanno famiglie da mantenere con un solo reddito,stanchi della situazione ciclica di mancato pagamento – sarebbe opportuno o pagare regolarmente, principio di buona   amministrazione o ritornare all’antico o costituire un’Azienda municipalizzata, come altrove, nell’Italia che conta o che vuole contare.

    G. C.

OSPEDALE MUSCATELLO, GLI AUGUSTANI RACCOLGONO FIRME E… ASPETTANO IL MIRACOLO

musca.jpgAugusta è dopo il capoluogo, la città più grande della provincia siracusana, inoltre nel suo territorio sono presenti complessi industriali che senza soluzione di continuità con i comuni limitrofi di Prioli e Melilli, rappresentano il polo petrolchimico più grande d’Europa all’interno del quale si sta progettando la costruzione di un rigassificatore. Un’ area quindi in piena crisi, in cui il rischio d’incidenti rilevanti è legato alla contemporanea esistenza di tre rischi (militare, sismico e industriale) che possono essere sottoposti a effetto domino. Nel nord-est siracusano esiste un triangolo produttivo (Augusta, Melilli, Priolo) densamente popolato, biologicamente penalizzato ed economicamente non avvantaggiato. E’ obbligatorio, quindi, affrontare, per Augusta – Brucoli – Priolo – Villasmundo e Sortino, un attento esame delle specifiche esigenze territoriali che indica un aumento dei bisogni sanitari. Da ciò deriva la necessità del mantenimento dei reparti e dei servizi dell’ospedale pubblico di Augusta, ma soprattutto il potenziamento strutturale e strumentale dell’ospedale civile, in modo che rispondano alle esigenze di un territorio così densamente popolato in termini di presenze umane e di rischi. Gli studi epidemiologici dell’ Autorità giudiziaria dell’O.M.S, dell’Enea e dell’Assessorato regionale Sanità dimostrano come nell’area del triangolo industriale sia la mortalità che l’incidenza dei tumori sono  in continuo aumento, inoltre i distretto di Augusta presenta una frequenza più elevata rispetto alla media nazionale nell’ambito delle patologie infiammatorie polmonari, di malformazioni congenite. In data 12/06/2009 la commissione istituita dai rappresentanti dell’ASL 8 e dell’azienda ospedaliera Umberto I di Siracusa delibera una proposta di rimodulazione della rete ospedaliera della provincia di Siracusa, prevedendo per l’ospedale di Augusta 121 posti letto per acuti e 32 posti letto per lungodegenza e riabilitazione. Nonostante tutto quanto suddetto il decreto dell’assessorato regionale per la salute del 25/05/2010 stravolge la pianificazione aziendale riguardo al presidio ospedaliero di Augusta prevedendo il trasferimento della psichiatria, del punto nascita e del reparto . di ginecologia-ostetricia e pediatria presso l’ospedale di Lentini con il conseguente ridimensionamento dell’ospedale di Augusta a circa 70 posti letto.

Quindi, nel luglio del 2010,  nonostante un documento redatto dell’ASP di Siracusa che evidenzia un numero di ricoveri al l  “Muscatello” di Augusta superiore a quello  di Lentini si attua, con una scelta incomprensibile, la chiusura del reparto di Augusta. Il 25/05/2010 viene pubblicato il decreto assessoriale regionale per la salute che prevede che il punto nascita, la ginecologia e ostetricia e la pediatria dell’ospedale di Augusta sono temporaneamente allocati presso il presidio ospedaliero di Lentini, e ciò senza tener conto che la casistica di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Augusta ha sempre assicurato dal 1980 un numero di pazienti superiori a tutti gli ospedali della provincia di Siracusa, con una riduzione registrata solo nel biennio 2007/2008,  legato all’inizio dei lavori di adeguamento strutturale alle normative di sicurezza nazionali del reparto di ginecologia ed ostetricia. Nello stesso biennio i primari di cardiologia e medicina, che a vario titolo si trasferirono in altri ospedali, non venivano integrati, il primario del laboratorio analisi non veniva sostituito e il concorso a primario di cardiologia non veniva bandito. Tutto ciò ha eterminato il conseguente “impoverimento” dell’ospedale di Augusta. Naturalmente alla  notizia del decreto dell’assessorato regionale per la salute che stravolgeva la pianificazione aziendale riguardo al presidio ospedaliero di Augusta il popolo augustano non è rimasto a guardare, lo testimoniano i diversi scioperi dove i cittadini, rimasti soli dopo il dietrofront del sindaco, probabilmente per ragioni politiche, cercano da soli di farsi giustizia immobilizzando la città, organizzando cortei per le strade o raccogliendo, come nei giorni scorsi, firme per una petizione al fine di scongiurare in  extremis il già decretato trasferimento. Il19 gennaio scorso doveva essere celebrata una seduta di consiglio comunale avente come oggetto il salvataggio dei reparti del Muscatello che dovranno essere trasferiti a Lentino, ma la riunione del massimo consesso civico è stata rinviata e dovrà tenersi entro la prossima settimana. Ma forse sarà  già troppo tardi. Gli augustani aspettano il miracolo.

Antonio Ranno.

AUGUSTA, GIOVANI LICEALI PARLANO DELLE STELLE

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Si è svolta un’insolita lezione di Astronomia presso la sede locale dell’Unitre. Ad affascinare soci e presidente dell’università delle Tre Età sono stati nove alunni della IC del Liceo Scientifico, coordinati dalla prof. ssa Maria Romano. La docente ha spiegato il sistema Terra – Luna, gli alunni Dalila Danieli, Filippo Gallucci, Agata Garsia,Luca Passanisi e Fabrizia Romeo hanno illustrato una presentazione in Power-Point dal titolo “Dalla spazzatura locale alla spazzatura spaziale”, gli alunni Chiara Formoso, Federica Presente, Lorenzo Scionti e Samuele Marsano hanno esposto una relazione dal titolo “Noi figli delle stelle” sempre con l’ausilio del Power -Point.

   G.C.