Ennesima aggressione al personale di polizia penitenziaria che opera nel carcere di Augusta

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Si ritiene doveroso segnalare l’ennesimo episodio di aggressione nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria. In particolare in data 30 gennaio, nella Casa di Reclusione di Augusta, un detenuto appartenente al circuito A.S. affetto da disturbi psichiatrici, recentemente rientrato in Istituto dopo un periodo di osservazione psichiatrica, si è reso responsabile di una gravissima aggressione nei confronti di un Assistente Capo di Polizia Penitenziaria che per le ecchimosi e forti contusioni riportate è stato giudicato guaribile in 10 giorni. Ormai in Sicilia, come d’altronde in tutti gli Istituti della penisola, la scia delle aggressioni sembra inarrestabile e se ci si sofferma sulla gravissima situazione lavorativa del personale di Polizia Penitenziaria che opera presso la C.R. di Augusta, aggravata anche dal sovraffollamento, dalla notevole carenza di personale, dalla esiguità di risorse finanziarie necessarie per garantire quantomeno i livelli minimi di salubrità e igienicità dei posti di servizio e delle sezioni detentive e dalle carenze strutturali, ci si rende facilmente conto che non si possono chiedere ulteriori sacrifici a questi Uomini se non prima aver dato un forte segnale d’interessamento delle istituzioni a ciò preposte.

Si chiedono interventi incisivi al fine di contrastare il disagio lavorativo del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la C.R. di Augusta.                             

              Massimiliano DI CARLO