30 STUDENTI DEL LICEO “MÈGARA” A OXFORD PER IMPARARE L’INGLESE

E non importa non aver potuto dormire sul proprio letto, di non esser stati con la propria famiglia e con gli amici di sempre per tre settimane intere quando in una città straniera e sconosciuta hai lasciato un pezzo di cuore, una nuova famiglia e amici di cui porterai per sempre il ricordo.

 

 

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AUGUSTA. Si potrebbe pensare di svegliarsi la mattina con l’odore di bacon alle narici, di bere latte e the in tutte le ore della giornata e di parlare sempre e solo di condizioni metereologiche. In realtà non è successo nulla di tutto questo, o quasi, ai 30 ragazzi del liceo Classico Mègara Sezione Scientifica Annessa che hanno partecipato al progetto PON An Amazing Experience Abroad. I ragazzi sono stati ospitati da 15 famiglie inglesi residenti ad Oxford, tipica cittadina universitaria nella contea di Oxfordshire, vivendo per tre settimane a contatto con usi, costumi e tradizioni inglesi. Oxford offre tanti punti di riferimento culturali, a partire dalla scuola che offriva corsi pomeridiani per lo studio autonomo e, soprattutto, grandi forme architettoniche di chiese e università. Le principali attrazioni oxfordiane sono senza dubbio la St. Mary’s Tower, il Christ Church college – famoso per alcuni spazi ripresi nella celebre saga di Harry Potter – e l’ Hertford Bridge meglio conosciuto come Bridge of Sighs  (ponte dei sospiri, simile a quello di Venezia).  Inoltre nella città il sempre più frequente afflusso di giovani permette ai tanti pub e locali di riempirsi e non mancano certo le tradizionali attrazioni come cinema e teatri. Nel fine settimana erano organizzate escursioni nei dintorni, come Londra, Stradford-Upon-Avon e Bath che davano modo agli studenti di visitare celebri attrazioni presenti nelle città e divertendosi allo stesso tempo.

Usi e costumi inglesi sono però molto distanti da quelli italiani. Cominciando dal cibo, infatti, si possono aprire grandi parentesi con polemiche e critiche sul modo di cucinare inglese, sui suoi piatti tipici e fare squilibrati confronti con la cucina italiana. Tradizionalmente la cucina britannica è definita come una delle peggiori al mondo, ma più che altro è uno stereotipo che l’Inghilterra si trascina da secoli. E’ indubbio che il modo di mangiare, e gli stessi ingredienti siano qualitativamente diversi rispetto a quelli della cucina italiana, ma vivendo tre settimane a contatto con le famiglie si sono potuti riscontrare sapori e cibi totalmente diversi dalla nostra visione,  poiché molte famiglie – essendo di diverse nazionalità- erano solite cucinare secondo le loro tradizioni e i loro usi.  Il fatto che, però, la cucina inglese non abbia tradizioni non vuol dire non dover provare nuovi sapori e rimanere fussy eater, cioè un po’ schizzinosi nei confronti dei cibi non italiani.  Al contrario, questa esperienza è in parte servita a coloro magari un po’ diffidenti verso le altre culture, che hanno potuto assaporare culture diverse e tradizioni radicate nella storia. Infatti, al contrario di quanto si pensi la cucina inglese , senza dubbio molto lontana da quella italiana, trova forti tradizioni legate a eventi storici che hanno cambiato anche il modo di rapportarsi al cibo. Ad esempio il piatto tipico inglese Wellington Lamb prende il nome dal duca di Wellington, vincitore su Napoleone a Waterloo. Oppure le tradizionali zuppe si fanno risalire al cibo un po’ veloce e poco nutriente che gli operai, vivendo in condizioni disagiate durante la rivoluzione industriale,  consumavano. In alternativa si potevano comunque trovare ristoranti di qualsiasi tipo: cinese, indiano, giapponese e, dulcis in fundo, italiano.

Un’altra cosa a cui i 30 ragazzi hanno dovuto abituarsi è sicuramente il clima. Nettamente opposto a quello caldo e afoso nostrano, il tempo è una delle pecche che Oxford e l’Inghilterra in generale, offre agli studenti che invadono la città nel periodo invernale. Li costringe ad addobbarsi, come alberi di Natale in anticipo, di sciarpe, capelli e cappotti, al contrario invece della popolazione inglese che va in giro vestita come fosse ancora la stagione estiva con gonne corte, maglie leggere e infradito. Evidentemente saranno abituati ad un altro tipo di freddo, quello tagliante e fastidioso, che noi nemmeno sogniamo sulle nostre calde coste ma nonostante ciò il caldo ambiente di scuola, casa e locali, è stato molto confortante e ha permesso di eliminare anche questa piccola pecca.

Una buona abitudine inglese è quella di muoversi con biciclette, taxi e mezzi pubblici, con servizi alterni ogni 5 minuti e attivi fino a tarda serata. Infatti, tutti gli studenti erano muniti di abbonamento trisettimanele di autobus per muoversi da una parte all’altra della città con estrema facilità, riscontrando anche un nuovo modo di spostarsi totalmente diverso da quello usato nelle nostre zone , fatto solo di motorini e macchine. Inoltre, gli studenti hanno imparato a muoversi autonomamente per la città e ciò potrà essere utile in un futuro prossimo, quando dovranno muoversi in città sconosciute per i propri studi. Accresce il senso di responsabilità e di autonomia di ogni individuo, si gestiscono i propri soldi e si pianifica la giornata senza l’aiuto di un superiore “responsabile”.

La sistemazione in famiglie rappresenta un altro punto a favore di questa vacanza studio, poiché non solo fornisce una sistemazione più economica e autonoma, ma permette di migliorare la propria lingua non dal punto di vista scolastico, ma prettamente dal punto di vista lessicale. Stando a contatto con persone di nazionalità straniera bisognava relazionarsi nell’unica maniera possibile: gesticolando e arricchendo giorno dopo giorno il nostro vocabolario. Non avremmo mai potuto imparare come dire “melanzana” in inglese se la nostra padrona di casa non ci avesse chiesto cosa non gradivano e nemmeno che con l’espressione A piece of cake non ti veniva offerto un pezzo di torta, bensì si trattava di un modo di dire che sta ad indicare la semplicità di qualcosa, corrispondente al nostro Facile come bere un bicchiere d’acqua. 

Il fatto è che per quanto ci ostinavamo a disprezzare il cibo, l’ambiente freddo e qualunque altra pessima qualità si riuscisse a trovare, quella di Oxford rimarrà un’esperienza davvero unica, Amazing come aveva preannunciato il progetto, da raccontare a nipoti e pronipoti in un freddo pomeriggio d’inverno. E non importa non aver potuto dormire sul proprio letto, di non esser stati con la propria famiglia e con gli amici di sempre per tre settimane intere quando in una città straniera e sconosciuta hai lasciato un pezzo di cuore, una nuova famiglia e amici di cui porterai per sempre il ricordo.

 

   Sara Margani,  Foto di Elena Cappadona

AUGUSTA, i liceali del “Megara”: in viaggio tra spazio e realtà

ASTRONOMIA, STUDIO, AUGUSTAGiorno 15 dicembre  nell’aula magna della cittadella degli studi, denominata “teatro comunale”,i ragazzi della classi prime dei tre licei classico, scientifico e delle scienze umane,  con la partecipazione straordinaria della IV D del liceo scientifico, hanno avuto il piacere e l’onore di prendere parte alla conferenza Il sistema solare nell’era spaziale organizzata dalla professoressa Anna Lucia Daniele,docente di matematica e fisica, al liceo “Mègara”, per ascoltare l’interessante relazione  del dottor. Giovanni Catanzaro, astrofisico, augustano di adozione,  in servizio all’Osservatorio Astrofisico di Catania, che dipende dall’Istituto Nazionale di astrofisica

Dopo la presentazione della soddisfatta ed entusiasta dirigente scolastica  Maria Concetta Castorina, gli alunni sono stati accompagnati in un viaggio “interplanetario” e, attraverso nebulose, galassie e i vari pianeti del sistema solare, hanno avuto modo di apprendere tutto ciò che riguarda quell’affascinante porzione di universo ormai non più sconosciuto.

In seguito all’interessante spiegazione da parte dell’astronomo   Catanzaro, gli alunni hanno dato libero sfogo alle loro curiosità e ai loro dubbi rivolgendo all’esperto domande circa il lavoro, l’iter di studi da affrontare al fine di diventare astronomo come lui  e le sue recenti scoperte riguardanti “l’oscillazione di tipo solare nelle stelle della classe Delta Scuti”, ricevendo in cambio risposte esaurienti e incoraggianti.

Di certo non sono mancati momenti “leggeri” e divertenti che hanno invogliato gli alunni a seguire l’interazione con più entusiasmo e con particolare partecipazione e interessamento.

Nella seconda parte alcune classi hanno avuto la possibilità di presentare i propri lavori realizzati dagli alunni sotto la supervisione delle docenti di Scienze. A questo mini-concorso hanno partecipato: la classe I A  del classico, accompagnata dalla professoressa Jessica Di Venuta, che ha esposto l’evoluzione delle stelle e i pianeti del sistema solare, le classi I B del classico, I A e I B  dello scientifico, accompagnate dalla professoressa Claudia Valvo, che hanno presentato rispettivamente il diagramma H-R, la vita delle stelle, il sistema solare, con cartelloni e plastici in polistirolo,  le classi I C e I D  dello scientifico, accompagnati dalla professoressa Maria Romano, divise entrambe in vari sottogruppi:  i primi hanno trattato dell’originalissimo tema della spazzatura “spaziale” e delle comete, i secondi hanno riproposto la nascita dei corpi siderali, il sistema solare, la presenza di extraterrestri e la genesi della luna. La classe I A  del liceo delle scienze umane, accompagnata dalla professoressa Sandra Amara, ha trattato in modo specifico il Sole.

Tutti gli elaborati e i progetti sono stati esposti dagli alunni con diapositive e cartelloni.

Ardua è stata la scelta del vincitore,  ma alla fine il dott. Catanzaro ha ritenuto opportuno premiare tutte le classi partecipanti per l’impegno e l’originalità dei lavori.

    Silvia Mattei

Sequestrato un totale di Kg. 300 di GPL ad Augusta

gas.jpgAUGUSTA La Guardia di Finanza di Augusta, nell’àmbito dell’ordinaria attività di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni di natura economica e finanziaria, in armonia  con le  direttive operative impartite dal comando provinciale di Siracusa, ha sottoposto a controllo un’attività commerciale (impianto di distribuzione stradale di carburante)  localizzata nella Frazione di Brucoli e inerente la vendita al minuto di bombole contenti Gas di Petrolio Liquefatto (GPL). Nel corso dell’attività di controllo, è stata posta l’attenzione, oltre che sugli aspetti prettamente fiscali, anche su eventuali profili di interesse concernenti il rispetto della normativa di prevenzione incendi e di sicurezza dei luoghi di lavoro. I depositi, infatti, devono necessariamente rispondere a tassativi standard di sicurezza, anche ai fini della prevenzione degli incendi, alla luce della potenziale pericolosità della merce . Le Fiamme Gialle,  a seguito dell’intervento ispettivo, hanno accertato la detenzione di un quantitativo di prodotto di gran lunga superiore a quello indicato nel certificato di prevenzione incendi e la mancanza della prevista autorizzazione amministrativa della Regione Sicilia per l’esercizio dell’attività e dell’autorizzazione  rilasciata dall’Agenzia delle Dogane; intanto i militari procedevano al sequestro di 300 Kg di GPL denunciando a piede libero il titolare dell’esercizio commerciale e segnalando lo stesso all’Agenzia delle Dogane e alla Regione Sicilia.

 G.d.A.

AUGUSTA E ROSOLINI, “MONNEZZA” A RISCHIO SOTTO NATALE

Stato di agitazione del personale delle due ditte che si occupano del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ad Augusta e a  Rosolini

rifiuti, augusta, ecologiaStato di agitazione del personale delle due ditte che si occupano del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ad Augusta e a  Rosolini. La decisione è stata adottata dalla FIT Cisl Siracusa e comunicata, ai rispettivi sindaci  e alla prefettura. Alla base della protesta la mancata retribuzione di alcuni stipendi che, ad Augusta, rischia di assumere contorni ancora più gravi. “La società gestore, la Pastorino,” – ha detto il segretario generale della FIT provinciale, Franco Di Stefano –“solo pochi giorni fa ha pagato la mensilità del mese di settembre. Nessuna notizia, però, sugli stipendi di ottobre, novembre e sulla tredicesima. Ritengo che, a oggi, debba essere apprezzata la sensibilità mostrata da tutti i lavoratori, e dal sindacato, che non hanno intrapreso nessuna iniziativa di protesta. Lo si è fatto per permettere all’Amministrazione comunale e alla stessa ditta di trovare i fondi disponibili per sanare quanto spetta agli operai. Ora è  giunto il momento di risolvere la questione. Proprio per questo, contestualmente alla proclamazione dello stato di agitazione, chiediamo un incontro urgente, entro le prossime 48 ore, al Sindaco e alla Pastorino.” A Rosolini, invece, i lavoratori chiedono notizie dello stipendio di novembre. Stato di agitazione, così, deciso per spingere l’amministrazione comunale e la E.F. Servizi ecologici a pagare la mensilità spettante. “Una prassi purtroppo consolidata e rinnovata ogni mese. I lavoratori di Rosolini, per ricevere lo stipendio del mese maturato, sono praticamente costretti a proclamare puntualmente lo stato di agitazione. Una situazione inaccettabile. Anche a Rosolini abbiamo chiesto un incontro urgente entro venerdì prossimo; se non dovessero esserci notizie positive indiremo assemblee giornaliere in cantiere.”

   G.C.