IL CELEBRE E POPOLARE ATTORE SICILIANO TUCCIO MUSUMECI CELEBRATO IN UN LIBRO

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Mercoledì 14 dicembre 2011 alle ore 20 al Teatro Vitaliano Brancati di Catania con Pippo Baudo presentazione dell’ l’ultimo libro di Santino Mirabella dal titolo “In Scena-Conversazione con Tuccio Musumeci” (edizioni Flaccovio Editore).Una serata evento che celebra un attore simbolo del nostro teatro  Tuccio Musumeci. Cinema, televisione, ma soprattutto teatro:Tuccio Musumeci in un’ inedita conversazione insieme all’autore , ripercorre la sua carriera di interprete, dagli esordi in coppia con Pippo Baudo – che firma la prefazione al volume – fino ai più recenti successi. Una dichiarazione d’amore per un mestiere vissuto con passione quasi esclusiva, ma anche una fonte inesauribile di notizie di prima mano su sessant’anni di storia dello spettacolo in Italia. Santino Mirabella , giudice al Tribunale di Catania, è un grande appassionato di teatro e letteratura. Autore presente in numerose antologie di poesia e narrativa , tra le sue pubblicazioni più recenti : l’ Opera di poesie Come qualsiasi delle ombre…’, (2011 Casa editrice: ‘Gruppo Albatros Il Filo’ , premiato alla VI^ Edizione del Concorso Internazionale di Poesia ‘Vitruvio’, in Lecce ed alla X^ Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Italo Carretto”, in Bardineto e la pluripremiata opera di poesie Per i Viali senza via’ (2010), con illustrazioni di Luigi Fiore( ‘A&B Editrice’) . Tra i vari riconoscimenti di Santino Mirabella si annoverano il Premio Italo Calvino’ (Sanremo); Premio Letterario Nazionale “Le Nuvole–Peter Russell, in Napoli; Premio ‘Giordano Bruno’ dell’Accademia Internazionale Partenopea “Federico II”, in Napoli.

<<Il libro su Tuccio Musumeci -dichiara l’autore – nasce da un atto d’amore per l’uomo e per l’artista>>.

Alla serata di mercoledì 14 dicembre al Teatro Vitaliano Brancati presenti, l’autore , Tuccio Musumeci e PippoBaudo.

    Claudia   Catalano

LUIGI SOLARINO SUI PRIVILEGI DELLE FARMACIE

EQUITA’ E GIUSTIZIA: IN ITALIA C’E’?

  

farmac.jpgChiar.mo Signor Presidente,

apprezzo i principi ispiratori del Suo Governo e le Sue iniziative, davvero lodevoli e condivisibili, che danno speranza a tutti gli Italiani.

Mi permetta un’osservazione: in Italia è consentito intraprendere un’attività lavorativa (barbiere, idraulico, meccanico, etc.) e lo stesso avviene per la maggior parte delle attività professionali (avvocato, commercialista,agronomo, ingegnere, etc.), ma non per tutte: infatti è il caso di chi, avendo conseguito la laurea in farmacia, o titolo equipollente, pur in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista, non gli è consentito svolgere in proprio la sua professione.

Non pensa anche Lei che questo sia un clamoroso caso di Iniquità e di Ingiustizia?

E visto che il Suo è un Governo tecnico e non politico, non sarebbe il caso di applicare, finalmente, i principi di Equità e di Giustizia anche ai farmacisti?

Grato per l’attenzione e con l’augurio di buon governo, porgo distinti ossequi.

 

Luigi Solarino    solarino@unict.it