La fiaccolata della speranza

 

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Ha avuto corso ieri sera la “fiaccolata della speranza”, promossa dagli organizzatori per manifestare il più ampio dissenso alle ultime disposizioni che prevedono il ridimensionamento dell’ospedale Muscatello. Il corteo, che ha visto la partecipazione di circa un migliaio di persone, compreso quelle provenienti dai paesi limitrofi, ha iniziato silenziosamente il suo percorso partendo da piazza Duomo per dirigersi verso il piazzale dell’ospedale Muscatello, dopo avere attraversato via Giovanni Lavaggi, viale Italia e piazza America, quest’ ultima meglio conosciuta come “fontana”.

E’ bastata quella luminosità irradiata dalle migliaia di candele accese, luci di speranza,  per evidenziare ancor più quei volti tristi, resi ancor più cupi dalla fioca intensità di luce che partiva dal basso, volti pieni di rabbia che ancor oggi esprimono disappunto e delusione verso la classe politica che ha permesso negli ultimi decenni la “naturale” riduzione delle nascite, quasi a voler cancellare del tutto il dato dei nascituri ad Augusta, attraverso la chiusura del reparto pediatria dell’ospedale Muscatello,  a voler impedire la “tracciabilità delle nascite” dei bambini in quest’area notoriamente  compromessa e avvelenata dall’ industrializzazione selvaggia e dall’inquinamento.

Augusta ha bisogno di cure; tra la folla, un accalorato e disperato urlo di speranza: “L’ ospedale non si tocca”.

  Giuseppe Tringali –   foto  di Salvo Cappello

 

Stato di agitazione dei dipendenti comunali di Augusta

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Si sono riuniti ieri mattina a Palazzo San Biagio i dipendenti comunali di Augusta, che da qualche tempo non percepiscono regolarmente il salario, con i rappresentanti sindacali della CGIL-CISL-UIL e RSU, per indire lo stato di agitazione, mentre nella mattinata di mercoledì prossimo gli oltre 300 dipendenti si riuniranno in assemblea per decidere quali eventuali azioni di lotta intraprendere a tal proposito. I rappresentanti sindacali, nel frattempo, sono stati ricevuti in tarda mattinata dal sindaco Massimo Carruba per discutere delle ragioni della protesta nel tentativo di addivenire a una soluzione. Il primo cittadino, dal canto suo, ha rassicurato le parti sociali facendo sapere di contare sui fondi statali che presto andranno ad alimentare le casse comunali, nonché sulla imminente liquidità derivante dal pagamento, da parte dei cittadini, della tassa sui rifiuti solidi

  G.T.