Lo sciame sismico dei Monti Iblei e la scossa nel golfo di Augusta

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Uno sciame sismico di modesta entità, manifestatosi in questi ultimi due giorni nei monti iblei, tra Noto e Caniccattini, continua a  destare preoccupazione tra la popolazione locale, tanto che molta gente si è riversata in strada subito dopo le prime scosse. I sindaci delle due città sono rimasti in contatto con gli uffici della protezione civile per il monitoraggio degli eventi, attivandosi con alcuni provvedimenti al fine di garantire l’incolumità dei cittadini e prevedendo, tra l’altro,  la chiusura temporanea delle scuole di Canicattini. L’ epicentro è stato registrato nei pressi di Testa dell’ Acqua, seppure  stamani, alle 11.11, è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 2.7  nel golfo di Augusta, in mare profondo.   Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania si stanno adoperando per il controllo serrato di tutto il territorio interessato allo sciame, installando  nel contempo due sismografi e altri congegni trasmittenti di  tipo portatile in grado di trasmettere i dati in tempo reale alla sede centrale. C’è da dire comunque, contrariamente a quanto si possa ipotizzare,  che l’attività eruttiva che sta investendo l’Etna ha poco a che fare con lo sciame sismico manifestatosi nei Monti Iblei, interessato piuttosto a movimenti delle faglie attive del sottosuolo,  cioè le attività non sono collegate perché di diversa natura.

Gli esperti comunque rassicurano in quanto  eventi sismici di piccole entità normalmente impediscono il verificarsi di terremoti di proporzioni più vaste poichè  l’energia verrebbe scaricata gradualmente dallo sciame  in più riprese. 

  G.T.