Passaggio di consegne al Comando Servizi Base della Marina Militare di Augusta

 

Il Capitano di Vascello Giuseppe Barbera subentra al Capitano di Vascello Antonio Amore

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Stamani , alle ore 10.30,  presso la Darsena di Terravecchia di Marisicilia, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento al Comando dei Servizi Base di Augusta (MARIBASE) tra il Capitano di Vascello Antonio Salvatore Amore (a sinistra nella foto) ed il Capitano di Vascello Giuseppe Barbera (a destra nella foto). Alla cerimonia hanno presenziato l’Ammiraglio di Divisione Salvatore Ruzittu (al centro nella foto), Comandante Militare Marittimo Autonomo in Sicilia e le massime Autorità locali. Il Comandante Amore  lascia il Comando dei Servizi di Base, dopo circa due anni di intensa attività, per assumere altro incarico nella sede di Augusta. Il Comandante Barbera, nato a Taranto il 22 marzo 1961, proviene dalla sede di Taranto dove ha appena lasciato l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore alle Operazioni di Maridipart Taranto. Al termine dell’Accademia Navale, il Comandante Barbera, conseguita la specializzazione in Telecomunicazioni ed Informazioni Operative di Combattimento è stato  imbarcato su numerose unità della Squadra Navale come Ufficiale alle Operazioni. Ha  comandato Nave Ponza e Nave Stromboli. Tra gli altri incarichi è stato Direttore del Centro Telecomunicazioni di Taranto, Capo Ufficio Piani del Comando delle Forze d’Altura e del Comando delle Italian Maritime Forces. Ha inoltre frequentato numerosi corsi di specializzazione nella comunicazione e nelle relazioni pubbliche conseguendo presso la Scuola Superiore di Amministrazione Pubblica di Roma il Master in “Comunicazione Pubblica ed Istituzionale per le Amministrazioni e le Aziende Pubbliche” ricoprendo quindi l’incarico di  Capo Ufficio Stampa del Dipartimento Militare Marittimo di Taranto. E’ laureato in “Scienze Marittime e Navali” presso l’Università degli Studi di Pisa e con lode in “Scienze Politiche” presso l’Università degli Studi di Trieste. E’ sposato con la signora Maria Luisa ed ha un figlio di nome Alessandro. Il Comando Servizi Base di Augusta ha un ruolo fondamentale nel fornire supporto logistico sia alle unità navali militari Italiane ed Estere in sosta nella città che ai Comandi/Enti della base Navale di Augusta mantenendo in efficienza le infrastrutture e gli impianti assegnati all’Alto Comando Periferico ed al Comando Servizi Base per l’esecuzione dei propri compiti.

P.P.

QUANDO AL MUSCATELLO NASCEVANO PIU’ BAMBINI CHE ALTROVE IN PROVINCIA

RSCN0165.JPGAugusta. Sono trascorsi poco più di quarant’anni anni da quando il reparto di ginecologia-ostetricia dell’ospedale Muscatello di Augusta mieteva i primi successi divenendo in breve tempo un Centro Parto di eccellenza, paragonabile per la qualità delle prestazioni mediche ai migliori Centri Parto regionali. Un successo dovuto non al caso ma esclusivamente alla professionalità ed alla dedizione del Personale medico e paramedico guidato dal primario prof Salvatore Paci, abile professionista, apprezzato non solo per la sua alta preparazione scientifica ma anche per le sue doti morali ed umane. Il Centro Parto del Muscatello era diventato il fiore all’occhiello della Sanità provinciale di cui gli augustani andavano orgogliosi. Dal 1970 al 1979 (10 anni) al Centro Parto di Augusta sono nati 7507 bambini con una media di 750,7/anno, raggiungendo il massimo nel 1975 con 868 nuovi nati; nel decennio successivo (1980- 1989) si è registrata una lieve flessione con 6984 nuovi nati (698,4/anno), ma nulla di preoccupante perché dovuta al fenomeno generale del calo delle nascite, in linea con l’andamento nazionale; dal 1990 al 2000 (11 anni) le nascite sono state 6945 (631/anno), un calo più marcato che fa scattare il primo allarme, attribuito all’andata in quiescenza del primario; il calo è continuato ad aumentare nel decennio successivo, dovuto a diversi motivi, quali il rinvio, sine die, dell’assetto della pianta organica e la fuga di alcuni medici, attestandosi alla fine del 2006 a circa 500 nascite l’anno. Negli anni 2007-2008 c’è stata una flessione verticale dovuta ad un evento del tutto contingente quale la ristrutturazione dei locali, raggiungendo il minimo storico con circa 300 nuovi nati/anno.

Questo evento, è stata la causa del declino del Muscatello.  E’ chiaro che 300 nascite/anno sono poche per mantenere un Centro Parto, motivo per cui l’assessorato alla sanità regionale, nel preparare il nuovo piano di riordino ospedaliero della provincia, senza tenere conto del passato ed ignorando che il riferimento di circa 300 parti/anno era un valore assolutamente privo di rappresentatività statistica, (essendo la domanda del bacino naturale di utenza del Muscatello, secondo i dati ISTAT, di circa 650 parti/anno e non 300), decreta l’eliminazione del Centro Parto di Augusta con una motivazione che sa di cinismo: costa troppo, si deve chiudere.  Una scelta non condivisa dai cittadini di Augusta, ritenuta ingiusta perché non supportata da elementi di valutazione oggettivi, ed anomala perché è incomprensibile che si possa chiudere, anziché riconoscerne il merito, una struttura che per decenni si è distinta per qualità ed efficienza. Il decreto, infatti oltre alla presunta illegalità per la mancata applicazione dell’art. 6 della legge 5, per cui il comune di Augusta ha fatto ricorso al TAR di Catania, presenta, a giudizio del sottoscritto, altre anomalie riconducibili al metodo di valutazione usato per il riordino ospedaliero, metodo che non ha tenuto conto né di alcuni Indicatori epidemiologici né dei reali Indicatori demografici del territorio, indici che hanno un ruolo determinante nel processo decisionale per la distribuzione delle risorse economiche nel territorio. Indignati per tale ingiustizia, i cittadini di Augusta si sono rivolti alle parti politiche chiedendo loro di far luce sulle molte ombre che il decreto assessoriale presenta, ma fino ad ora sono arrivate soltanto risposte ambigue e fuorvianti. Pare che i giochi siano stati fatti e per il Centro Parto di Augusta non c’è scampo: deve chiudere. Dall’altare alla polvere.
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 Giuseppe Moschitto   Chimico industriale

87enne derubato ad Augusta

ladro.jpgMario Cantone, 87 anni, è stato alleggerito,  molto elegantemente, del portafogli giovedì 29 settembre mentre si trovava nell’area del mercato settimanale del giovedì in compagnia della moglie. Cantone non si è accorto immediatamente della sparizione del portafogli contente 200 euro circa e i documenti, segno che il ladro è un professionista con la mano di velluto che, quasi certamente, ha approfittato di un momento di ressa, si è avvicinato all’anziano e lo ha derubato.  Cantone ha denunciato il furto alla polizia, ma si rivolge agli organi di stampa per sollecitare il ladro a restituirgli in forma anonima non tutto il maltolto, ma almeno i documenti.

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