AUGUSTA, INGIUSTA E INIQUA LA DECISIONE DI TOGLIERE I REPARTI DI GINECOLOGIA E PEDIATRIA ALL’OSPEDALE “MUSCATELLO” – di G. Moschitto

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UTILITA’ DEI DATI EPIDEMIOLOGICI 

     Sull’utilità di questa banca dati riportiamo un brano tratto dal volume ” I Tumori in Provincia di Siracusa dal 1999 al 2002 redatto dall’ Azienda USL 8 Siracusa e dal Dipartimento di Igiene dell’Università di Catania:

…..oltre alla sorveglianza sanitaria e alla ricerca scientifica, l’altro vero scopo dell’informazione epidemiologica è quello del supporto guidato alla valutazione dei servizi ed alla programmazione sanitaria del territorio, senza i quali ogni studio diventa vano e fine a sé stesso.

La verità, come non ci stancheremo mai di ripetere, è che il compito dell’epidemiologia è anche quello di informare, … e soprattutto di farlo col massimo rigore scientifico, senza superficialità e senza enfatizzazioni.

Ai mezzi d’informazione, al management e soprattutto al decisore politico l’arduo e nobile compito di fare buon uso di questi dati!”

       Questo è quanto scrive la Comunità scientifica, “Far buon uso dei dati epidemiologici …..” Altro che buon uso! l’Assessorato alla Sanità, nel programmare il piano sanitario della provincia di Siracusa, ha completamente ignorato i dati prodotti dal Registro Tumori di Siracusa (11 anni di osservazione) e da altri importanti studi condotti negli ultimi 15 anni, sulla cui accuratezza e credibilità non vi sono dubbi. Dati statistici che avrebbero dovuto essere lo strumento di apporto alla preparazione di un piano sanitario provinciale imparziale, tale da assicurare un servizio sanitario equo e adeguato alle esigenze del Territorio, e invece, senza questo apporto scientifico, è stato prodotto un decreto ingiusto che dà minori servizi e maggiori disagi, in particolare, ai cittadini di Augusta e delle aree limitrofe.

 

RISULTATI DELLE INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE

        Tornando alla domanda su cosa dicono i risultati degli studi condotti negli ultimi 15 anni, diciamo subito che, già da un semplice sguardo delle mappe territoriali colorate, il cui gradiente di colorazione è legato ai valori dei tassi degli indici epidemiologici, risulta in modo chiaro che i Tassi più alti di malformazioni e di tumori si riscontrano nell’area costiera tra Augusta e Siracusa. Ribadiamo però che il compito di interpretare e valutare i risultati degli studi compete a chi gli stessi studi ha condotto, come l’O.E.R., l’I.S.MA.C., il Registro Tumori di Siracusa, l’AIRTUM e l’OMS i soli in grado di valutare i risultati in modo oggettivo, senza alcuna influenza o ambiguità interpretativa. Bene, anche questi  Organismi scientifici istituzionali hanno confermato che l’area più critica della provincia di Siracusa, per l’alta frequenza delle patologie tumorali e malformative e gli altissimi Tassi di Interruzioni Volontarie di Gravidanze, è quella servita dall’Ospedale Muscatello di Augusta, come si può vedere dalla descrizione che segue.

Stralci dei più importanti studi sono riportati fedelmente tra virgolette e, per ognuno, è stato indicato il riferimento bibliografico.  

    

 Mortalità per Malformazioni Congenite (5 anni di Osservazioni 1995-1999):

“In provincia di Siracusa la mortalità per Malformazioni Congenite non presenta scostamenti significativi dai valori osservati nella media nazionale. Tuttavia un certo allarme suscita il caso del Distretto di Augusta dove il Tasso Standardizzato osservato nel sesso maschile (8,5), supera di gran lunga sia il dato nazionale (3,3) sia il dato regionale (5,1)”.  (La salute di Aretusa e … i padroni del Tempo).

 

Mortalità per Malformazioni Congenite (11 anni di Osservazioni 1995-2005):

 “Rispetto al precedente periodo, estendendo l’osservazione a 11 anni i Tassi Standardizzati provinciali si attestano poco oltre quelli regionali e nazionali, ad eccezione del Distretto di Augusta dove, seppure in calo, presentano valori circa doppi rispetto a quelli provinciali” (Rerum Cognoscere Causas).

 

Incidenza delle Malformazioni Congenite (4 anni di Osservazioni 1995-1998):

“La fase dell’indagine epidemiologica ha confermato che in alcuni ambiti della provincia di Siracusa le Malformazioni Congenite presentano valori di incidenza effettivamente più elevati rispetto al dato medio provinciale, segnatamente ad Augusta e nella fascia costiera compresa tra Augusta e Siracusa con i Territori limitrofi” (O.E.R., ASL-8 SR, I.S.MA.C.).

 

Ricoveri per Malformazioni Congenite (1 anno di Osservazione 2004):

 “I più alti Tassi di ricovero si osservano tra i maschi nel Distretto di Siracusa e tra le femmine in quello di Augusta”. (Rerum Cognoscere Causas).

 

Mortalità per Malattie di Origine Perinatale (5 anni di Osservazioni 1995-1999):

“I Tassi di mortalità per malattie di origine perinatale in provincia di Siracusa (M= 4,5 F=2,0) non mostrano scostamenti significativi da quelli nazionali (M= 4,1 F= 3,0), se non addirittura in difetto per quanto concerne il sesso femminile (RSM Rapporto Standardizzato di Mortalità =66,5). Nel Distretto di Augusta invece sono stati osservati nel sesso maschile Tassi molto più elevati (9,3) con un RSM di 226,5”.

“La mappa territoriale di mortalità mostra chiaramente un cluster che abbraccia tutta l’area industriale del siracusano (Augusta, Melilli, Priolo e Sortino)”. (La salute di Aretusa e … i padroni del Tempo).

  

Mortalità per Malattie di Origine Perinatale (11 anni di Osservazioni 1995-2005):

 “In provincia i Tassi più elevati sono stati osservati nel Distretto di Augusta” (Rerum Cognoscere Causas).

 

Mortalità per Tumori totali (8 anni di Osservazioni 1995-2002):

“In provincia di Siracusa negli ultimi anni si è osservato un lieve aumento delle mortalità per tumori in entrambi i sessi. Rispetto al quinquennio 95-99, estendendo l’osservazione a 8 anni (95-02), i TSI si attestano sui valori medi regionali e al di sotto di quelli nazionali, a eccezione del Distretto di Augusta che detiene il primato in provincia tra i maschi (295,3) attestandosi al di sopra dei valori medi regionali (264,0) con un RSM (110,8) dotato di significatività statistica”. (La peste, gli untori e l’immaginario).

 

Mortalità per Tumori totali (11 anni di Osservazioni 1995-2005):

“I TSI provinciali si attestano sui valori medi regionali e al di sotto di quelli nazionali, a eccezione del Distretto di Augusta che detiene il primato in provincia tra i maschi attestandosi ben al di sopra dei valori medi regionali” (Rerum cognoscere Causas).

 

Ricoveri per Tumori totali (1 anno di Osservazione 2004):

“I più alti Tassi di Ricovero per Tumori si osservano in entrambi i sessi nel Distretto di Lentini con Tassi Grezzi (espressi come Ricoveri annui per 100000 abitanti): Maschi = 1136;  Femmine = 1117 ed i più bassi nel Distretto di Siracusa (M = 930 e F = 950); nel Distretto di Augusta (M = 1034 e F = 1073)”. Desta preoccupazione il fatto che il basso numero di Ricoveri rispetto all’alto numero di mortalità mette a nudo una realtà ancora più grave e cioè, come viene commentato dagli autori, che questa anomalia “potrebbe spiegarsi con la notevole insorgenza di Tumori a bassa sopravvivenza ad Augusta (quindi dotati di alta mortalità)”. (Rerum cognoscere Causas).   

 

Tassi di “Incidenza” dei Tumori totali (4 anni di Osservazioni 1999-2002):

“Confrontando il dato osservato nelle aree coperte dagli altri Registri Tumori italiani, la provincia di Siracusa si colloca ben al di sotto della media del Pool dei Registri Nazionali, attestandosi come Ragusa sui livelli del Centro-Sud, al di sopra di Salerno per i maschi e al di sopra di Salerno e Napoli per le femmine. I TSI , però, non sono omogenei nelle varie aree interne della Provincia di Siracusa, risultando massimi ad Augusta con un Tasso Standardizzato di 608,4 tra i maschi (superiore anche al TSI di 552,8 della media nazionale)”. Questo fenomeno, definito come “Il caso Augusta” è stato oggetto di attenzione e trattato a parte dettagliatamente nelle “Conclusioni”. (I Tumori in Provincia di Siracusa dal 1999 al 2002- ASL8 di Siracusa / Università di Catania).

 

Tassi di Incidenza dei Tumori totali (4 anni di Osservazioni 2002-2005):

“Il confronto (con gli altri Registri italiani) colloca la provincia di Siracusa ben al di sotto della media del Pool dei Registri Nazionali attestandosi sui livelli del Centro-Sud, ma comunque al di sopra di Napoli, Salerno e Ragusa, sia tra i maschi che tra le femmine ed al di sotto di Sassari. I TSI, però, non sono omogenei nelle varie aree interne della Provincia di Siracusa, risultando massimi ad Augusta con un TSI di 603,8 tra i maschi, e a Priolo di 565,3 (entrambi superiori anche al TSI di 552,8 della media nazionale)”. Il fenomeno, definito come “I casi di  Augusta e Priolo” è stato oggetto di attenzione e trattato a parte dettagliatamente nelle “Conclusioni”. (I Tumori in Provincia di Siracusa dal 2002 al 2005)- ASL8 di Siracusa / Università di Catania).

 

Interruzioni Volontarie di Gravidanza:

“GRAVIDANZE A RISCHIO NEL NOSTRO TRIANGOLO INDUSTRIALE”: “Nel triangolo Industriale siracusano si individua, come dimostrato dallo studio del dott. Madeddu,  il tasso più elevato di interruzioni di gravidanza (di cui un terzo per difetti del sistema nervoso centrale riferibili al mercurio) con valori quadrupli di interruzioni rispetto al riferimento nazionale”  (Il Giornale di Augusta –Gennaio 2009).

 

XIII Riunione scientifica annuale AIRTUM   tenuta a Siracusa dal 6 all’8 Maggio 2009

Il caso Augusta è stato oggetto di attenzione anche dall’Associazione Italiana Registri Tumori durante la riunione scientifica annuale tenuta a Siracusa dal 6 all’8 maggio 2009, nel corso della quale è stato evidenziato lo stato di criticità dovuto a  tumori e malformazioni (tipico delle aree industriali) in cui vive la popolazione di Augusta, Priolo e Melilli.  Particolare enfasi è stata posta all’altissimo Tasso di Incidenza (numero di nuovi casi all’anno per 100000 abitanti) dei Tumori registrato nel comune di Augusta dal 1999 al 2002. (Giornali e televisione locali e nazionali oltre alle riviste scientifiche nazionali ed internazionali).

 

Convegno OMS – tenuto a Siracusa il 5 novembre 2009:

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato il 5/11/2009 a Siracusa lo studio epidemiologico  condotto in provincia di SR dal 1995 al 2002 confermando i dati riportati nei volumi “La salute di Aretusa e … i padroni del Tempo” e “La peste, gli untori e l’immaginario”: dati preoccupanti per i comuni di Augusta e Priolo dove le mortalità per malattie tumorali risultano le  più alte rispetto agli altri comuni della provincia ed in crescita, per gli uomini per i tumori alla trachea, e alla pleura, e per le malattie respiratorie acute; e per le donne per il mieloma multiplo, per la cirrosi epatica e per le malattie dell’apparato digerente. (Ampio servizio di tutti i giornale e delle televisioni locali).

 

CONCLUSIONI

    Da quanto riportato sopra è emerso che esiste un’ampia documentazione scientifica, prodotta rigorosamente da Organismi istituzionali competenti, dalla quale risulta che l’area della provincia di Siracusa dove sono stati registrati i più alti Tassi di “Incidenza” e di “Mortalità” per Malformazioni Congenite, i più alti Tassi di “Mortalità” per malattie perinatali ed i più alti Tassi di “Interruzioni Volontarie di Gravidanza” (4 volte superiore al riferimento nazionale), è il territorio dove ricade il Distretto sanitario di Augusta. Dal che deriva che, proprio in questo territorio, l’assistenza Ginecologica (alle donne in età fertile, alle donne in stato di gravidanza e alle partorienti) e l’assistenza Pediatrica (ai neonati e ai bambini dall’età infantile fino all’età della fanciullezza), dovrebbe essere assicurata e potenziata per adeguarla ai bisogni reali della popolazione residente. E invece, deludendo le aspettative della popolazione e contro ogni logica, viene decretata la chiusura dei reparti di Ginecologia e di Pediatria dell’ospedale di Augusta. Una decisione ingiusta perché non si è tenuto conto delle esigenze reali della popolazione, riconosciute anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e irrazionale perché presa affrettatamente senza il supporto tecnico dei preziosi dati epidemiologici, prodotti da Organismi istituzionali accreditati dall’IARC e dall’OMS.

Proprio così, sono stati ignorati quei dati che servono a descrivere il passato e conoscere il presente per programmare il futuro (per curare e prevenire), ossia le regole che Ippocrate dettò 2500 anni addietro e che sono ancora attuali.

    Per tutti questi motivi la popolazione dell’area che orbita attorno all’ospedale Muscatello profondamente indignata, chiede all’unisono che l’Assessorato alla Sanità della Regione siciliana revochi il decreto e ne faccia uno nuovo, giusto e imparziale, tenendo conto dei risultati degli studi epidemiologici prodotti, interpretati e divulgati dall’O.E.R., dall’I.S.MA.C., dal Registro Tumori di Siracusa, dall’AIRTUM, dall’OMS e da altri Studiosi del problema. Altrimenti i cittadini residenti in questo territorio hanno il sacrosanto motivo di indignarsi e protestare, anche a causa del ripetersi di fatti anomali fortemente penalizzanti per la loro salute. Desideriamo ripetere che nel 1980 fu creato un caso di estrema gravità che ha traumatizzato la popolazione residente nell’area sopradetta, basato su dati assolutamente inattendibili (secondo gli Organismi Istituzioni); nel 2011 sempre la popolazione residente in questa area subisce un altro torto, la chiusura dei reparti di Ginecologia e di Pediatria dell’ospedale di Augusta, perché vengono ignorati i dati assolutamente attendibili (secondo gli Organismi Istituzioni) indispensabili ai fini di una corretta ed equa valutazione della programmazione sanitaria.

Un’ultima precisazione, i cittadini residenti in questa area martoriata non chiedono privilegi, chiedono soltanto che il Giusto prevalga sull’Ingiusto.

 

                                                                           Giuseppe MOSCHITTO

AUGUSTA, INGIUSTA E INIQUA LA DECISIONE DI TOGLIERE I REPARTI DI GINECOLOGIA E PEDIATRIA ALL’OSPEDALE “MUSCATELLO” – di G. Moschittoultima modifica: 2011-07-15T09:07:28+02:00da leodar1
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