I GIOVANI VANNO FUORI SICILIA, MA LO SCEMPIO DEL TERRITORIO AUGUSTANO CONTINUA

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AUGUSTA. Questa foto l’ho scattata di fronte la stazione di Brucoli , dopo una nota pizzeria. Si stanno effettuando scavi da parte di una cooperativa edilizia per la costruzione di case. Oramai il nostro comune concede, dopo opportuni cambiamenti urbanistici, i terreni agricoli per edificare. Lungo la strada provinciale N° 1 da Augusta a Brucoli, da anni, si stanno costruendo, a macchia di leopardo, abitazioni abusive e regolari su terreni agricoli, dopo averli opportunamente spezzettati. Contrada Falà, Piano Ippolito, Vignali sono stati, durante gli anni, le risorse di questa città. Per anni in quelle terre si è coltivato di tutto, aranceti, limoneti, oliveti, frutta, verdura di buona qualità che hanno dato da vivere alle famiglie di Augusta. Ora sono irrimediabilmente compromessi, a quale scopo? Il centro storico si svuota, i nostri figli da due generazioni hanno lasciato Augusta e si sono sistemati fuori Sicilia. Perché tutto questo scempio? Ci siamo fatti fuori il mare, inquinato dalle industrie e dalle fogne. I pesci contengono mercurio, la favola dello sviluppo industriale è finita e ora il territorio è seriamente compromesso dall’inquinamento. Abbiamo prosciugato quel lago di acqua che esiste a 150 metri di profondità da cui i terreni traevano benefici. Penso che sia ora di invertire la rotta, altrimenti questo territorio diventerà un deserto.

   Carmelo Patanè