C’era una volta… la biblioteca comunale

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Giorni fa per puro caso ho assistito alla narrazione della nascita della Biblioteca Comunale di Augusta. Chi parlava dichiarava di esser stato a suo tempo uno studente universitario che, insieme con altri suoi colleghi di Augusta, stimolarono l’allora sindaco di Augusta Avv. Bordonaro a mettere in piedi una biblioteca. Costui raccontava che la biblioteca nacque non solo grazie al loro stimolo verso il Comune, ma anche con l’attività di volontariato da loro svolta la sera, per la catalogazione dei primi libri acquistati dal Comune e posti negli scaffali collocati al primo piano di quello che era una volta l’Ufficio di Collocamento. Bordonaro non solo favori l’idea,  ma in pratica ridusse anche la disponibilità dei locali messi a disposizione dal Comune a quell’Ufficio, e sostenne quei ragazzi volenterosi premiandoli la sera per il loro impegno con qualche vassoio di cannoli e qualche fetta di pizza. La Biblioteca Comunale, come sappiamo, nel tempo si è arricchita, bene o male, con migliaia di volumi e si è impreziosita col Fondo Sebastiano Blasco che, come i più sanno, è costituito da un rilevante numero di documenti e libri antichi, alcuni dei quali veramente rari. Il Fondo Blasco è una tappa obbligata per quanti amano il passato storico di questa Città e non solo. Fatta questa premessa, della nostra biblioteca non si ha più notizia da quando forse due anni fa fu chiusa per un intervento di muratura allo scopo di sanare alcune crepe del solaio da cui gocciolava l’acqua quando pioveva. Biblioteca chiusa, riparata e non più riaperta. Tutto questo ha comportato l’impossibilità per chi frequentava la Biblioteca a qualsiasi titolo di poter dar corso alle proprie ricerche o alle proprie letture anche semplicemente dei quotidiani. Qualche stupido potrebbe dire che ormai su Internet c’è tutto e che se vai sul più insicuro dei siti enciclopedici il cui nome rimanda a un noto ex locale sulla strada di Villasmundo, puoi soddisfare le tue domande.  Ma come potrete convenire le cose non stanno così!   Il mio parroco, parlo di un uomo che tutte le mattine leggeva il “Corriere della Sera” e non i nostri giornali regionali, che amava dialogare coi giovani per confrontarsi e farci confrontare, amava dire a noi ragazzi a proposito dell’importanza della Scuola e dell’Istruzione una frase che ho sempre creduto essere il frutto della sua intelligenza e della sua lungimiranza, piuttosto che un detto siciliano. Egli, infatti, quando si parlava di Scuola  per esortarci a studiare e a leggere sempre anche i giornali, si toccava coll’indice il labbro inferiore e ci diceva: –Picciotti! I libra fannu i labbra!  Che tradotto significa: “Ragazzi! I libri fanno le labbra” ovvero è dallo studio e dalla lettura dei libri che deriva la vostra formazione e la vostra capacità espressiva, il vostro saper capire e stare nel mondo! Credo con questo aneddoto di aver detto tutto, sperando in qualche notizia positiva sulla riapertura della Biblioteca Comunale di Augusta intitolata al fu archeologo francese e conduttore degli scavi di Megara Iblea, George Vallet. 

   Campacavallo 

       S.R.

C’era una volta… la biblioteca comunaleultima modifica: 2011-06-27T13:18:00+02:00da leodar1
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