Il giorno dello sciopero cittadino a difesa del civico Muscatello – di G. Càsole

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Ore sei del mattino di lunedì 30 maggio: la giornata si preannuncia calda, dal punto di vista meteo e dal punto di vista morale. Fino a sera inoltrata del giorno prima è passata un’autovettura, con tanto di volantinaggio al seguito,  per ricordare alla gente di Augusta lo sciopero dell’indomani in difesa dell’ospedale cittadino.  Ricordando il gran numero di persone – circa diecimila –  che,  sabato 26 marzo, per la stessa ragione, sfilavano in corteo  lungo la via principale per confluire nell’area della nuova darsena ad ascoltare la formidabile invettiva del pediatra Ricardo Fazio, ero convinto che, alle 6,15, Viale Italia fosse animato. Percorro quella via per recarmi nel punto di raduno, così come raccomandato dai numerosi messaggi inseriti nella rete telematica: gli abitanti della “Borgata” si rechino in Piazza America, nome comunemente usato in luogo di quello ufficiale, “Piazza Fontana”.

 Viale Italia e, sì,  animato, ma secondo l’ordinario. C’è il solito bar, dove si fa una sosta prima d’andare a lavorare,  ci sono  rade automobili che sfrecciano nelle due direzioni di marcia;  è aperta la chiesa di Santa Lucia, è semiaperta un’agenzia di pompe funebri. Si tratta di “segnali” scaramantici?  Arrivo in  Piazza Fontana in tempo per veder partire il corteo dei manifestanti, preceduti dal suono costante di un tamburo.  Il corteo è sorvegliato da un nutrito stuolo di agenti di polizia di varie divise. In proporzione sono più gli uomini delle forze di polizia che i manifestanti. Mi sembra già un brutto segno,anche perché il corteo non procede compatto, ma in ordine sparso: chi segue  il tamburo, chi una donnina che impartisce ordini attraverso un megafono e non le par vero di  impartirli a Enzo Inzolia, generale in congedo dei carabinieri, che mantiene fede al suo impegno di augustano attaccato alle radici: essere presente per manifestare la sua solidarietà. La stessa donnina vede defilato  un politico priolese e lo insulta gratuitamente, solo perché  politico o perché non è intruppato (?) corteo si scinde. Un gruppuscolo va a presidiare l’area del distributore Esso-Casalaina, per impedire  a chi viene da fuori di entrare in città, un altro si dirige verso il ponte Federico II per recarsi nei pressi della piscina.
Faccio marcia indietro, a piedi naturalmente, per capire meglio e, poco dopo, arrivo alla Porta Spagnola, in tempo per assistere al primo tentativo di forzare il blocco, compiuto da un ex giovane politico rampante, che ama collocare il suo sorriso su gigantografie  e che avrebbe l’interesse a non perdere la calma, come prima non l’ha persa il collaudato esponente priolese che ad Augusta raccoglie messe di voti.  L’ex giovane tuttora rampante, invece, gratifica di insulti il povero Mimmo Di Franco, componente del comitato pro ospedale, che in questo momento rappresenta legalmente il comitato per aver firmato la richiesta di autorizzazione a svolgere la protesta. Scene simili si ripeteranno durante la giornata, ma non tutti reagiscono come l’ex giovane: tutti sono costretti ad andare a piedi se non vogliono scioperare e tutti vanno a piedi: dal medico Felice Ventura a uomini e donne in divisa della Marina Militare, da insegnanti e personale non docente delle varie scuole,  che restano aperte (tutte, tranne il  II istituto superiore): i dirigenti scolastici hanno ammonito: “Se non vi fanno passare con l’auto, andate a piedi”. Nessun ufficio pubblico è  ufficialmente in sciopero.

Da chi è stato proclamato lo sciopero cittadino? Da un comitato privato, che non può dettare legge in casa altrui. Può esercitare un’azione di persuasione e di pressione nei confronti dei privati, ma, certo, non può intervenire nelle pubbliche amministrazioni se non c’è un accordo congiunto con i sindacati. Non tutti i privati hanno aderito.  Nell’isola centro-storico  due , che si fronteggiano in  centro, sono rimasti aperti a fare affari, come qualche tabaccheria e  altri negozi, per non parlare degli sportelli bancari. E’opinione consolidata che astenersi dal lavoro significa per i lavoratori  provocare un disagio  all’azienda per rivendicare un diritto. Lo sciopero o sit-in, come pure è stato definito , del 30 maggio aveva lo scopo di battersi per l’ospedale, a chi ha provocato disagio? Non sarebbe stato più logico organizzare un sit-in nell’area portuale e in quella industriale o addirittura a Palermo?

Com’è stato organizzato, allora, lo “sciopero” con tanto di blocchi nei punti nodali della città, se poi non si dà a tutti la possibilità di solidarizzare concretamente? Ecco una prima domanda che in molti si pongono, cui, per corollario, segue questa: “Come mai è stato scelto un lunedì e non un sabato, come il 26, quando in migliaia scesero in piazza?” Notoriamente, il sabato è il giorno in cui molti non vanno a lavorare.  Per qualche ora, nella mattinata del  30, è stato  bloccato il traffico ferroviario, ma non si è pensato a bloccare il traffico all’interno del porto e delle industrie inquinanti della raffinazione. Perché, come mai non è stato fatto?  Solo se si bloccano queste attività produttive è possibile sperare in un’azione concreta, positiva, di revoca del famigerato decreto Russo  volto a far chiudere il “Muscatello” come ospedale.  E’ il  porto di Augusta, il nostro porto, quello per cui i nostri padri  si batterono nella famosa, storica, giornata del 28 dicembre 1960, che dà all’erario, cioè alle casse pubbliche fior di milioni di euro, è dalle industrie  inquinanti di raffinazione che parte il carburante per approvvigionare un terzo dell’ Italia.

Non aver fatto questo non ha prodotto risultati, nemmeno dal punto di vista mediatico. Nessuno ci ha filati, nemmeno quel TGR siciliano che, spesso, manda inutili servizi da Palermo, come se fosse una tivvù cittadina. Se escludiamo un flash nella sera del 30, niente. Avete visto una telecamera della RAI? Altra domanda rivolta molto umilmente e cortesemente ai componenti il comitato: pensate sinceramente e realisticamente che l’assessore Russo revochi il decreto solo perché noi augustani ci chiudiamo a riccio  e impediamo ai nostri concittadini  di andare a sostenere un colloquio di lavoro o un esame universitario o perché impediamo ai poveri ambulanti di vendere la verdura o il pesce  fresco?

Giorgio Càsole

Nella foto di G. Tringali: momenti della manifestazione del 30 maggio

La voce dei lettori sul “sit in” cittadino di ieri contro il ridimensionamento del civico ospedale Muscatello

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 Diamo voce ai lettori, pubblicando i commenti rilasciati in questo blog, testè  come pervenuti.

       1 giugno 2011: si allunga la lista

   

    <Sono di Augusta, ho partecipato al corteo del 31 maggio ma credo che bloccare la cittadinanza per 2 (o forse più) giorni non sia affatto la mossa più corretta per far sentire le nostre ragioni! Non ha senso segregare all’interno dello stesso quartiere gli onesti cittadini che appoggiano la protesta. Questo significa farsi del male da sé (per non dire “darsi le martellate sui…”). Chi ci rimette siamo noi stessi cittadini.  Il problema della chiusura di alcuni reparti del P.O. Muscatello, è più complesso di quanto si possa pensare e di certo non dipende né dai cittadini, né dal personale paramedico della limitrofa Lentini.
Se veramente vogliamo far valere le nostre ragioni, non dobbiamo bloccare Augusta. Si deve iniziare a bloccare le sedi direttive dell’ASP n.8 a Siracus (in Corso Gelone). Blocchiamo QUELLE strade, ma non le nostre! Allora sì che qualcuno potrà sentirci!
Avvisiamo anche TUTTE le testate giornalistiche locali, siciliane e nazionali (Rai, Sky, Mediaset, La7). Non lo stesso giorno, ma almeno 1 settimana prima, in modo che si organizzino preventivamente. E mentre ci troviamo nei paraggi, blocchiamo anche gli ingressi alla zona industriale, in modo da fermare per un paio di giorni gli impianti petrolchimici (dispensatori di malattie e morte), così da far riflettere i dirigenti del nord che da decenni si arricchiscono facendo morire di cancro i cittadini di Augusta (e che ripagano con le briciole chi ci lavora).  Ragazzi, riflettiamo su questi aspetti ed evitiamo di fare del male a noi stessi, alla nostra città già fin troppo martoriata.>

    

    <Allora, giustamente qualcuno dice che lo sciopero cosi come fatto è poco incisivo e dannoso solo agli stessi cittadini. Ok! un pò è anche vero. Quando i benzinai fanno sciopero non è che regalano la benzina facendo danno alle industrie, ma mettono disagio ai cittadini stessi, anzichè andare a fermare le fabbriche, chi governa tanto sa che non ci perde, perche la benzina la verderà il giorno prima o il giorno dopo. ALLORA bisogna colpire al cuore vale a dir, occupare le strade di accesso alle fabbriche i dipendenti stessi delle industrie devono astennersi di lavorare e fermare la produzione , basta pensare quanti miliardi perderebbero le iundustrie in un solo giorno di fermo, questo bastrebbe a far NUOVERE IL GOVERNO e non solo…e se è il caso si va a ROMA…>

    

     <E me lo chiami “sciopero con le palle” questo? E’ stato solo fatto un danno agli stessi augustani (manifestanti) che sono stati segregati nei loro quartieri! Non è questo il modo di protestare, fra l’altro senza che TG nazionali e regionali ne abbiano parlato. Si deve bloccare Siracusa, gli ingressi degli uffici ASP n.8 e soprattutto gli ingressi del petrolchimico!  Si devono FERMARE gli impianti per alcuni giorni (io spererei per sempre).Sono questi che ci fanno ammalare e che ci obbligano a tenere un ospedale con reparto oncologico! Organizziamolo meglio questo sciopero, a favore dei cittadini e non a loro sfavore. Bisogna indirizzarsi verso i vertici dell’ASP 8 e degli impianti industriali Esso & C. Blocchiamo loro, non i cittadini>

   

     <Gli augustanesi avremmo bisogno di un Ospedale “Efficiente” ed “Adeguato” alla popolazione, non se ne fanno nulla di una scatolone sempre più grande, ma sempre più vuoto. Sono ormai anni che vengono distolte risorse sia economiche che umane dall’ospedale Muscatello, a scapito degli utenti della cittadina megarese. Quindi uniamo le nostre forze e chiariamo bene i termini della richiesta ” Un Ospedale completo” e soprattutto “Efficiente”, fatto di gente che sappia trattare con i pazienti, che come dice la stessa parola già sono pazienti per trovarsi in uno stato di bisogno, quindi non gli rimane tanta pazienza per sopportare angherie e sorprusi vari, così come ci hanno abituato i lavoratori ospedalieri.”>

  

       <finalmente uno sciopero con le palle facciamoci sentire ma non un solo giorno tutti i santi giorniiiiiiiii>

 

     <per tutti i veleni che ci sono ad Augusta nessuno protesta perché ci mangiano, sono 40 anni che gli augustani ci mangiano, invece per il trasferimento di 10 medici a Lentini stanno paralizzando una citta booooh>

      <…non capisco!…davvero nn capisco….disagio solo ed esclusivamente x gli augustani!! cassa di risonanza pari a zero! nessun tg nazionale si è interessato…nessun sito a livello nazionale si è posto il problema di augusta…ma quale è il senso di questa manifestazione “locale”???…mmha! 

    <Chissà per quale motivo al mondo c’è sempre qualcuno che va contro corrente. Siamo circondati da Ospedali?? Azz… ma allora che lottiamo a fare siamo dei veri imbecilli… meno male che ci sono persone che ci aprono gli occhi…. arritititi beddu
La questione inquinamento è un busines multimiliardario oltre che di interesse Nazionale ed internazionale e manco se tutti i cittadini si incatenano riusciranno a sbooccare, fatevene una ragione, quando le energie alternative meno inquinanti avranno preso il sopravvento al petrolio, allora si che le raffinerie saranno chiuse , ma in quel tempo la città di Augusta avrà si e no 1000 abitanti… poi magari ricomincerà a crescere ma ci vediamo fra 200 anni ok, io vi aspetto..>

 

    <Sono di Augusta e non riesco a capire. Ma che senso ha bloccare i vostri concittadini?????? Io non capisco! Ma se chi decide sta nei palazzi del potere a Palermo o Siracusa o Roma, cosa significa bloccare tutte le strade di Augusta? Che senso ha, aprire le portiere di un’ambulanza per controllare chi c’è dentro? Cosa si vuol ottenere impedendo a tutti i cittadini di poter svolgere le proprie attività?
Avrebbe più senso bloccare le asl a Siracusa o protestare a Palermo contro l’assessorato interessato! Così non otterrete nessuna pubblicità a livello nazionale.>

    < Augusta è circondata da tanti ospedali perchè protestate? Mobilitatevi invece contro l’inquinamento del Petrolchimico…>

   < premetto che non sono di Augusta, ma mi reco spesso in questo paese come è successo ieri sera.Nonostante gli allarmanti avvisi, io sono riuscito ad entrare in città senza difficoltà.Lottate per una causa giustissima, soprattutto alla luce dei miliardi spesi per costruire l’ospedale di lentini (non ancora funzionante) nonostante i miliardi spesi per costruire un nuovo Muscatello (e mai aperto). Non mollate, continuate, continuaiamo a lottare.Una cosa però non la capisco. Il blocco di ieri (che se non ho capito male proseguirà anche oggi) ha portato disagio a SOLO ai cittadini di Augusta, alle imprese di Augusta. Non potete e non dovet gettarvi la zappa sui piedi da soli.
Il disagio dovete portarlo agli altri. Andate a bloccare le autostrade, le ferrovie, se è il caso anche gli assessorati a palermo ma lasciate libera la vs città.>

   < A ROMAAA FATE LA MARCIA SU ROMA AUGUSTANI TUTTI AL CAMPIDOGLIO….. PERNOTTAMENTO FORZATO IN PIAZZA FINO A QUANDO QUALCUNO DEI POLITICI NON SI ALZA DALLA POLTRONA. IO SONO A MILANO E MI ACCODERO’ AD UNA COSA COSI. NON MOLLATE>

    < LEGGENDO I VS. COMMENTI CAPISCO CHE NON CAPITE L’IMPORTANZA DI QUELLO CHE VI STANNO TOGLIENDO. PENSATE SOLAMENTE CHE PER UNA PERSONA CHE HA UN INFARTO, OGNI ISTANTE E’ PREZIOSO PER SALVARSI LA VITA ED IL TEMPO CHE DOVREBBE IMPIEGARE UN AMBULANZA PER ARRIVARE DA LENTINI GLI POTREBBE ESSERE FATALE! INOLTRE PROVATE A PENSARE SE QUESTA PERSONA FOSSE UN VOSTRO FAMILIARE. E QUESTO E’ SOLO UN ESEMPIO… INOLTRE L’ OSPEDALE AD AUGUSTA GLI SPETTA PER LEGGE, PERCHE’ “ATTUALMENTE” AUGUSTA E’ UN POLO PETROLCHIMICO, HA UNA BASE MILITARE, UN PORTO E E UNA POPOLAZIONE DI CIRCA 35.OOO ABITANTI. SICURAMENTE LA POTRESTA DI IERI POTEVA ESSERE ORGANIZZATA MEGLIO, MAGARI MANTENDO LA CIRCOLAZIONE ALL’INTERNO DEL PAESE, BLOCCANDO SOLO I PUNTI D’INGRESSO, MA QUESTO NON SIGNIFICA CHE ANDAVA FATTA! ANCHE PERCHE’ GRAZIE A QUESTA DOMANI 1 GIUGNO 2011 ALLE ORE 11.00, IL PREFETTO DI SIRACUSA  INCONTRERA’ IL NOSTRO SINDACO, I RAPPRESENTANTI DEL NOSTRO COMITATO CITTADINO E L’ORGANO COMPETENTE DELLA SANITA’ REGIONALE, PER DISCUTERE LA PROBLEMATICA. IL COMUNE DI AUGUSTA E IL COMITATO CITTADINO RICHIEDERANNO LA SOSPENSIONE DEL PROVVEDIMENTO. SE VOLETE SAPERE L’ESITO, VENITE DOMANI ALLE ORE 18.00 ALLA DARSENA, DOVE INCONTREREMO IL COMITATO CITTADINO. INFINE VOLEVO PRECISARE CHE RAI 3 HA FATTO IL SERVIZIO SULLO SCIOPERO DI IERI. E VOLEVO ANCHE CONSIGLIARVI DI ESSERE UN PO’ MENO SUPERFICIALI NELL’ ESPRIMERE I GIUDIZI!>

     <Tanto furore per nulla. Si crea il caos per evitare il disagio di percorrere pochi chilometri e nessuno si accorge che il megaporto commerciale di Augusta è un fantasma. Si aprono le porte industriali e commerciali con l’oriente in seguito alle lotte di democratizzazione di quei paesi e il porto commerciale, proiettato verso questi paesi, resta deserto. Potrebbe dare ricchezza e lavoro ed espansione alla città, che sta morendo, e i cittadini ciechi, gregge governato da qualche pappone politico, alzano la testa per un riscatto di vuoto orgoglio di campanile. Peggio per loro. Peggio per loro.” >

    < previsto anche per l’ 1 di giugno lo sciopero?” >

    NEL SITO YOUTUBE CHE OSPITA IL FILMATO DELL’EVENTO, E’ STATO RILASCIATO QUESTO VERIFICABILE COMMENTO :

      < Cari amici di Augusta, vi auguro che il vostro ospedale non venga chiuso, ma non credo che a qualche politico interessi le vostre proteste. Faranno come fanno sempre, in ogni paese d’Italia: vi faranno promesse che non manterranno. E allora cosa bisogna fare? Innanzi tutto non credergli più, nè a quelli di sinistra, nè a quelli di destra, cioè non votarli mai più. Potete invece il 12 e 13 giugno prossimi votare “sì” ai referendum abrogativi sul nucleare e sull’acqua pubblica. Ecco cosa farei io.>

 

      Nella foto in alto, un momento del sit in

Pallavolista augustana conquista l’oro al XV JEUX DES ILES SICILIA 2011

DSC01094.JPGAnche Augusta è stata protagonista della XV JEUX DES ILES SICILIA 2011 (giochi delle isole). La pallavolista augustana Giorgia Patania classe 1996, ha conquistato l’oro nella squadra siciliana di pallavolo femminile battendo con notevole distacco tutte le squadre del girone, Azzorre, Mayotte, Madeira, Corsica e Sardegna. I Giochi delle Isole furono ideati nel 1989 da Pierre Santoni attuale Presidente del COJI e Presidente del CROSC con l’intento di promuovere, attraverso lo sport, i valori della convivenza e dell’integrazione sociale e, nello stesso tempo di favorire una collaborazione dinamica tra le isole di tutto il mondo. La XV edizione dei “GIOCHI DELLE ISOLE-SICILIA 2011” è stata affidata all’ organizzazione della Regione Siciliana-Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo, e del CONI, Comitato Olimpico Regionale della Sicilia, con il patrocinio della Provincia Regionale di Palermo e del Comune di Palermo. Le cerimonie di apertura e di chiusura dei Giochi, che hanno coinvolto gli atleti e le delegazioni provenienti da diversi continenti dal 23 al 29 maggio, si sono svolte il 24 e il 28 maggio, nell’ incantevole scenario del sito archeologico Castello a Mare di Palermo. Le isole partecipanti alla XV edizione Giochi delle isole Sicilia 2011 sono: l’ arcipelago delle Azzorre, Cipro, Corfù, Corsica, Elba,  Jersey, Korcula, Madeira, Malta, Martinica, Mayotte, Sardegna, Wight. Le discipline sportive interessate sono state nuoto, atletica, pallamano, pallacanestro, tennis tavolo, tennis, pallavolo, Wushu kungFu. La Sicilia vince per la terza volta consecutiva i Giochi delle Isole. I risultati :  Sicilia 1° class   tot  117 –  Sardegna 2° class tot  112 – Martinica 3° class tot 74.

Era già accaduto nel 2010 alle Azzorre e prima ancora nel 2009 a Maiorca.

   S. P.

UNITRE AUGUSTA: chiusura anno accademico 2010/11

 

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La ormai tradizionale serata di chiusura dell’anno accademico dell’Unitre di Augusta si è svolta presso il Teatro Comunale il 25 m.s.Con la splendida esibizione del Coro dell’Associazione, ha aperto la serata il presidente, Dr. Giuseppe Caramagno, che dopo i ringraziamenti ed i saluti a tutti gli intervenuti, ha presentato le novità più salienti che hanno caratterizzato l’anno accademico.Anzitutto la nuova sede degli incontri culturali, costituita dall’aula magna del 2° Istituto di Istruzione Superiore, “Arancio Ruitz” di Augusta, della cui disponibilità un sentito ringraziamento è stato sottolineato dall’applauso degli oltre 150 alunni presenti, rivolto al dirigente scolastico, Preside Prof. Carmelo Gulino, presente fra gli invitati.

Sono state ricordate le materie oggetto degli incontri culturali bisettimanali, dal novembre 2010 al maggio 2011. Nell’ambito delle nuove iniziative realizzate nel corso dell’anno, il presidente ha evidenziato:

·           la creazione e realizzazione di un video documentario storico sugli effetti         della 2.a guerra mondiale su Augusta con testimonianze di alcuni sopravvissuti;

·           la realizzazione del blog telematico dell’associazione, curato dalla Sig.ra   Franca Morana Caramagno e la successiva realizzazione del sito web curato dal Sig. Francesco Bari;

·           due corsi di videoscrittura, posta elettronica e navigazione in Internet con i due docenti volontari Proff. Giuseppe Blancato e Giovanni Ruta, e con l’assistenza in aula dei Sig.ri Salvatore Ponzio, Francesco Bari e della Sig.ra Franca Morana Caramagno, i quali hanno anche, successivamente ad ogni lezione, guidato gli alunni nelle relative esercitazioni pratiche;

·           la formazione del Coro della nostra associazione, composto da 30 alunni guidati e assistiti, con continue prove settimanali, dai maestri Giuseppe Bellistrì, Cristina Russo, e successivamente da Maria Grazia Morello;

·           lo screening visivo, in collaborazione con la sezione di Augusta dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, per i bambini dai tre ai cinque anni del 1° Circolo didattico “G. Pascoli” di Augusta;

·           la creazione e realizzazione per tutti i soci alunni di un tesserino associativo e identificativo, che ha successivamente consentito all’associazione la stipula, a favore degli iscritti, di successive convenzioni agevolative con esercenti di varie attività commerciali e artigianali.

 

Il presidente ha sottolineato anche alcune delle novità didattiche che sono state introdotte e apprezzate dagli alunni:

·           lezioni tenute in aula dai docenti con l’ausilio della multimedialità e quindi con proiezioni di schede sintetiche e immagini;

·           pubblicazione nel sito delle sintesi delle lezioni fornite via e-mail dagli stessi docenti successivamente all’incontro;

·           possibilità di interloquire da parte dell’alunno, tramite il sito, con il docente per chiarimenti sull’argomento oggetto della lezione.

 

Anche durante l’anno accademico 2010-2011, tenendo conto che l’uomo è un essere di relazione e che esso cresce in umanità relazionandosi, confrontandosi e dialogando con gli altri, l’Associazione si è adoperata per essere palestra di socializzazione mediante gli incontri bisettimanali in aula, le gite sociali, le serate di convivialità, la tombolata di Natale con cena a seguire, il Precetto pasquale presso la casa di preghiera dei pp Carmelitani a Villasmundo e successiva cena alla Cavaliera, con l’attività del Coro e delle esercitazioni di informatica, con l’utile strumento del sito web.

 

 Quindi il presidente, senza addentrarsi nei particolari ha accennato alle iniziative telematiche avviate a mezzo del sito, per offrire ai soci alunni occasioni di ulteriore crescità umana. Esse sono così rubricate:

·           tutti collaboratori attivi;

·           interviste a docenti, a presidenti di club service, a presidenti di associazioni di volontariato, a uomini significativi della città;

·           dialogo tra soci e dialogo tra  soci-alunni e docenti;

·           l’Unitre, la città e il nostro sito.

 

L’Associazione si è anche adoperata per favorire e alimentare la solidarietà tra i soci quasi come comportamento spontaneo e già, in parte, tra tanti compagni di classe avviene, nei casi di sofferenza fisica e/o morale. L’associazione, richiedendone la disponibilità ai soci ha assunto quasi come proprio impegno morale cittadino una attenzione particolare verso i non vedenti e gli ipovedenti mediante una concreta azione di accompagnamento quando richiesto, e una integrazione spontanea nelle serate di convivialità.  Per il prossimo anno accademico il Direttivo ha deciso di privilegiare, oltre al Coro e alle esercitazioni assistite dell’uso del computer, i seguenti laboratori di attività Unitre: Canto – Recitazione – Pittura – Ginnastica dolce – Arteterapia – Fotografia.  Il presidente ha quindi ribadito in chiusura che l’Unitre – Università delle tre Età – non è una associazione culturale generica, ma una Associazione Culturale che a mezzo delle sue attività propone, diffonde e offre ai soci, di “non più giovane età”, un nuovo stile di vita per:  “aggiungere anni alla vita”. Al termine, come in ogni buona famiglia, tutti i presenti hanno concluso la serata con un momento di simpatica e gioiosa convivialità presso La Cavaliera, con la gradita presenza di alcuni docenti ospiti.

 

     La Redazione   UNITRE AUGUSTA