Premio C.O.N.I. al canottiere augustano Rosario Galoforo della Canottieri Club Nuoto Augusta per la vittoria del 4 di coppia Cadetti al Festival dei Giovani di Piediluco 2010.

Al giovane talentuoso atleta augustano abbiamo chiesto cos’è il canottaggio per lui.

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Per me il canottaggio è uno sport  molto faticoso e impegnativo, ma se è fatto bene può dare molte soddisfazioni. Questo sport costa tempo e sacrifici e visto che mi impegno anche nella scuola, devo anche rinunciare ad alcune cose nel mio tempo libero. Il canottaggio è lo sport che praticavano i miei genitori, dopo aver praticato per quattro anni il Karate (cintura blu) e per due stagioni estive il nuoto, a dieci anni ho iniziato per gioco un po’ come tutti, senza pretendere molto divertendomi a stare in barca e giocare con i remi, così pian piano mi sono appassionato. Divertendomi da Allievo ho iniziato a vincere le prime gare ed essere nel gruppo dei più bravini. Quando da cadetto dopo i primi raduni e le gare  selettive ho visto che potevo fare parte del 4 di coppia regionale, mi sono prefisso come obiettivo principale quello di indossare il body della “Sicilia”, allenandomi intensamente con criterio e impegno ho potuto insieme ai miei compagni di barca “Siciliani“ vincere il 4 di Coppia Cadetti al Festival dei Giovani 2010 ed essere finalista con la stessa barca al Trofeo delle Regioni 2010 (finale non disputata per le cattive condizioni del tempo). Dopo questi risultati il canottaggio cominciava a diventare un sogno un bellissimo sogno e il mio nuovo obiettivo era di entrare nella nazionale Juniores ed emulare il mio campione preferito e concittadino Antonio Scaduto, anche se della canoa. Però a metà Ottobre proprio quando stavo preparando il Trofeo delle Regioni arriva la comunicazione che non si poteva più entrare in Marina e quindi non mi potevo allenare in barca, allora si diceva che era una situazione che si sarebbe sbloccata in poco tempo. A fine Novembre sono stato visionato dall’ allenatore della Nazionale Italiana Juniores Claudio Romagnoli che insieme ad altri giovani siciliani mi ha definito “un cavallo di razza” . A Dicembre ho partecipato al raduno nazionale cadetti al Centro Nazionale della Federazione Italiana Canottaggio a Piediluco. In quel periodo speravo che i problemi per la mia società,  per me incomprensibili, si sarebbero sbloccati in modo da poter mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti al Centro Nazionale. Adesso dopo sei mesi sono costretto ad allenarmi a Siracusa e a Catania per fare qualche uscita in barca sperando che non ci sia brutto tempo, così alla fatica, al sacrificio e alle rinunce si è aggiunto anche lo stress. L’obiettivo che mi ero prefissato il mio sogno, è diventato un incubo, lo voglio raggiungere comunque ma in queste condizioni sembra difficile forse impossibile anche se continuo ad allenarmi con lo stesso impegno, credo che la mia stagione sia irrimediabilmente compromessa, nonostante la vittoria nel Singolo Ragazzi di Domenica scorsa. I miei risultati, i risultati della giovane squadra della Canottieri Club Nuoto Augusta non riescono a suscitare gli interessi di chi potrebbe risolvere il problema della mia Società e rilanciare il canottaggio ad Augusta. Di me si è interessata la redazione di Rai 3, Rai Storia di Giovanni Minoli che vogliono fare un parallelismo fra me Rosario Galoforo e il mio emulo e campione olimpionico Antonio Scaduto, ma tutto questo sembra non voler interessare a nessuno. Voglio solo ringraziare il mio allenatore Domenico Moschitto  e i miei genitori  che mi incoraggiano e sostengono moralmente ed economicamente nel mio cammino sportivo.

   Canottieri Club Nuoto Augusta