Kayak a Brucoli

L’avventura del kayak a Brucoli

Sembra ieri, un giorno di un freddo gennaio del 2004, apparentemente uno come gli altri, ma che prepara a una di 1328990815.jpgquelle sorprese, di quei cambiamenti che la vita e il destino ti riserva. E il pensiero, quando porta alla vita e alle emozioni, diventa un tarlo, un richiamo lontano assopito dal tempo, una curiosita’, una voglia irrinunciabile di quel mare che era rimasto ad aspettare il ritorno dell’anima, della mente e del cuore, dove il viaggio, la scoperta, l’avventura e l’amicizia dei compagni sono vero nutrimento, gioia e forza.  Mai usai internet per uno scopo piu’ nobile;  cercai un costruttore di Kayak da mare e  in Sicilia ne trovai tre. Si, in quei siti quelle foto e quegli scafi slanciati dai colori sgargianti, promettevano avventura, liberta’, viaggi della mente e dello spirito, allenamento fisico, contatto con la natura e Il mio cuore, la mia mente, gridavano la stessa cosa: un kayak…  Non sapevo, non potevo immaginare che inconsapevoli corsari stavano vivendo quelle stesse sensazioni e che di li a poco uno strano e complice destino avrebbe incrociato le traiettorie dei nostri kayak. All’inizio, un’uscita dopo l’altra da solo con il pensiero a quegli 92224015.jpgaugustani che erano andati in Fiberline finche’, un gelido mattino di un sabato di marzo, con il mare calmo e il primo sole primaverile, partendo dal porticciolo sotto il castello svevo di Augusta, nel procedere verso i lidi della marina scorsi all’orizzonte le inconfondibili sagome di tre kayak da mare. Erano Antonio Stabile (ex campione di Kayak con il CCNA), Piero Iozzia e Luca Scivoletto. Qualche giorno dopo, nonostante le intemperie, lungo il litorale del lido granatello notai un tizio con una WW polo rossa e una canoa caricata sul tetto, era Elio Giummo. Pagaiando pagaiando conobbi Francesco Stabile, fratello di Antonio, con un vecchio kayak fluviale bianco e riparaticcio, mentre  Antonio porto’ Gino Nicosia. Poi fu la volta del mitico Sergio Piazza e dello  zio Elio, il solitario uomo misterioso della polo rossa. Di li un crescendo: l’ ex canoista  Marco Abramo, Vincenzo Tringali, Gino Briganti che con Francesco sono peggio di Toti e Totino, l’ex canottiere, anzi ancora canottiere e fine 1847957647.jpgoratore Domenico Di Mare, l’architetto Memo Garsia  che con Emanuele Gentile sono i pescatori del gruppo, Enzo Marino che si rilassa pagaiando nel mediterraneo tra un volo transcontinentale e l’altro. Ancora oggi mi chiedo quale strana coincidenza ci abbia fatto incontrare. Nel frattempo il gruppo cresceva sempre piu’ con le adesioni di Danilo Passanisi, Guglielmo Ventura, Gigi Grasso, Salvo Micciulla, Melo Sicuso , Vincenzo Ortisi e con loro crescevano sempre più le nostre aspirazioni, fino a farci prendere la decisione di trovare una sede nel golfo di Brucoli che potesse essere la culla della nostra societa’, la “SEA KAYAK ADVENTURE”, e cosi fu. Avevamo finalmente il nostro mitico garage sul mare con  le rastrelliere piene di kayak e le attivita’ andavano moltiplicandosi, cosi come le uscite settimanali del sabato e della domenica mattina. Abbiamo organizzato gia’ due volte la  fiaccolata notturna con le canoe in onore della festa del patrono di Brucoli, San Nicola di Bari, fiaccolata che oltre ad essere stata inserita nel programma ufficiale dei festeggiamenti  si arricchisce ogni volta di nuovi partecipanti provenienti da Catania, Siracusa, Palermo etc, e di  nuovi giochi di luci. Palermo e’ poi una tappa costante che inaugura l’estate di ogni anno con la sua bellissima e ben organizzata voga longa chiamata “Palermorema”, evento non solo di kayak, ma anche di nutrite mangiate e risate con la partecipazione delle nostre famiglie. Infine, la insperata adesione di Francesco Mandragona, olimpionico augustano che ha tenuto alto il nome della sua citta’ nello sport, e di Salvo Buono, ex atleta canoista, assiduo frequentatore delle goliardiche uscite del fine settimana. Con Fabio Accoto, Fabio Cianflone, Michela e Jose’, il nostro gruppo conta ora addirittura 27 inscritti. La passione e l’entusiasmo non ci mancano e la nostra societa’ continuera’ a crescere e a diffondere con la cultura del kayak l’amore per il mare finché esisterà  l’acqua salata.   

                                    Cesare Artoni